Sensualità come eleganza non è da tutti
La vera ricchezza non è quella che si conta
ma quella che si riceve
con un gesto,
un sorriso,
un abbraccio
Sensualità come eleganza non è da tutti
VIENE DICHIARATA LA PORNO POESIA , ma è stata scritta da una MAESTRA della POESIA , ALDA MERINI .. la PIU' AMATA da ME 💞
cio' che molte donne pensano di lei e' scritto giu' al termine ma mi meraviglio di COME queste facciano o abbiano rapporto sessuale .
Il suo sperma bevuto dalle mie labbra
era la comunione con la terra.
Bevevo con la mia magnifica esultanza
guardando i suoi occhi neri
che fuggivano come gazzelle.
E mai coltre fu più calda e lontana
e mai fu più feroce il piacere dentro la carne.
Ci spezzavamo in due come il timone di una nave
che si era aperta per un lungo viaggio.
Avevamo con noi i viveri per molti anni ancora
i baci e le speranze e
non credevamo più in Dio
perché eravamo felici.
-
Poesia apparsa nella nona puntata del Veliero, come " inizio " per la parità dei sessi, in particolar modo come schiaffo ai troppi benpensanti che tutt’oggi non considerano la donna un essere umano con bisogni fisici e psichici al pari dell’uomo.
In molti siti ( da DONNE viene chiamata " ALDA MERITI la gran Puttana " , posso aggiungere solo .. che ora se hanno acquisito qualche diritto in piu' lo debbono anche a lei , e andassero a lavarsi la bocca e coprirsi la testa di cenere a queste donne nate e vissute vergini e sante , la Madonna forse rispetto a queste lo era )
Sensualità come eleganza non è da tutti
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l’aria, ma non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l’acqua che d’improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d’argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d’aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amor mio, nell’ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d’improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d’autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell’isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l’aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
- Il Passato di Emily Dickinson