Buon pomeriggio e buona merenda Camers...
Oggi il consiglio è "Olivette di Sant'Agata"
Sono dolcetti di pasta reale di colore verde e ricoperti di zucchero, che si possono gustare principalmente dal 3 al 5 febbraio, nei giorni dei suoi festeggiamenti. Ma
sono "gustabili" già sin da ora.
Una leggenda narra che Agata, inseguita dagli uomini del proconsole Quinziano e giunta ormai nei pressi del palazzo pretorio, fermatasi un attimo a riposare, vide apparire dal nulla un albero di ulivo sotto cui ripararsi e da cui cibarsi. Secondo un’altra, più particolareggiata, mentre veniva condotta in giudizio, fermatasi ad allacciarsi un sandalo vide, appena il suo piede toccò il suolo, crescere un albero di ulivo. Secondo una terza, invece, si sarebbe imbattuta per caso in un albero di ulivo sterile che, al suo tocco, avrebbe prodigiosamente cominciato a fruttificare.
I concittadini dopo il suo martirio presero l’abitudine di raccogliere le olive prodotte dall’albero per conservarle o donarle, a simboleggiare il risveglio della natura che, a febbraio, in Sicilia è testimoniato dal mandorlo in fiore che lascia presagire l’arrivo della primavera.