Mirella Cadeddu

Founder Senior

SECONDA ABITUDINE MATTUTINA Un'altra buona abitudine che mi è stata trasmessa da un amico e chissà quanti di voi già metteranno in atto è il SUCCO con ESTRATTORE. Inizialmente non ero molto motivata. Ma dove lo trovo il TEMPO fra gli slalom d'inizio giornata, pensavo… Ma la curiosità è stata più forte. CAROTA, MELA, SEDANO, FINOCCHIO, LIMONE, l'immancabile (per me) ZENZERO. O frutta di stagione, le verdure a disposizione al momento, e voilà un mix di depuranti, antiossidanti, vitamine, acceleratori di metabolismo, e via così! Ben lavate, tagliate a pezzi, pochi gesti e il risultato, un'esplosione di colori e gusto a ripagarmi! Gli sguardi dei miei figli, fra l'attonito ed il disgustato, come può essere buono di prima mattina finocchio e sedano … Il segreto è la noncuranza, non insistere. Destare curiosità. Prima o poi qualche temerario si spingerà alla prova.. Oggi mi tocca spesso condividere. Cosa non farei per la loro salute... Si dice che per acquisire un'abitudine ci vogliano 21 giorni di ripetizione. Dopodiché il nostro cervello la dà per incamerata. Beh, in fondo è come la doccia, o lavarsi i denti, o farsi la barba. E se fosse un'abitudine riservata ai soli giorni di riposo, qualche beneficio lo porterà comunque. A questo riguardo, l'altra sera in un cinema all'aperto hanno proiettato il film"Momenti di trascurabile felicità" con PIF come protagonista. Che SOLO per aver avuto questa sana abitudine, dal paradiso era tornato temporaneamente sulla terra con un BONUS di ben...1,5 ore! :)

Mirella Cadeddu

Founder Senior

PARTIRE CON IL PIEDE GIUSTO Fare i conti con la quotidianità è una sfida per tutti. L’ideale per iniziare la giornata con una riserva di energia e attivare la nostra carica adrenalinica, sarebbe poterci permettere dell’esercizio fisico. E’ ormai noto che una mezzoretta è sufficiente a recare beneficio. Non sempre gli orari di lavoro e gli incastri familiari ci aiutano, anzi spesso ci danno una mano ad ASCOLTARE QUELLA PARTE DI NOI CHE RIMANDA L’INIZIO DI ABITUDINI SANE…. Oltre all’allenamento fisico, nuove consapevolezze ci indicano l’allenamento mentale come altrettanto importante. Acquisire il giusto “MINDSET” ci aiuta nelle nostre sfide quotidiane, ci permette di relazionarci in modo più sano ed efficace e ci rende più focalizzati nei nostri obbiettivi. Personalmente, la mia formula consiste nello “spezzare” il viaggio mattutino in auto verso l’ufficio, parcheggiando da qualche centinaio di metri ad un paio di Km di distanza (dipende da molte variabili ovviamente), proseguendo con una bella camminata sostenuta. Il tutto accompagnato da dotazione di cuffiette con AUDIOCORSI, preferibilmente di crescita personale e/o motivazionali. Viviamo da questo punto di vista in un’epoca molto fortunata, sta solo a noi attingere dall’inesauribile pozzo della conoscenza che i nuovi strumenti ci mettono a portata di “CLICK”. A me aiuta molto, è un momento tutto mio, una “coccola” che mi sostiene per il resto della giornata. Ah! Dimenticavo... c’è anche il ritorno, che mi aiuta a SCARICARE LE TENSIONI ACCUMULATE DURANTE LA GIORNATA E AD ABBANDONARLE LUNGO LA VIA DEL RIENTRO. Non vi nascondo che qualche volta tutto questo genera curiosità all’esterno… ma ognuno trovi la sua via. Piccoli forse anche banali accorgimenti, ma che spesso se tramutati in normali abitudini possono davvero fare la differenza. E VOI? QUALI STRATEGIE ADOTTATE?

Mirella Cadeddu

Founder Senior

UN MODO DIVERSO DI VEDERE LE COSE In questi giorni mi è capitato di partecipare all'ultimo saluto di una carissima amica, venuta a mancare all'improvviso. La cosa strabiliante, che mi ha colpito tantissimo e che condivido con voi, è il modo per noi insolito in cui l'abbiamo salutata.La sua bellissima famiglia, composta dal marito e 5 figli, ci ha dato appuntamento in spiaggia, davanti ad un sole alle battute finali della sua traiettoria quotidiana, fra la bassa marea e i colori sempre sorprendenti del tramonto sul mare.I loro volti, da anni già abituata a vedere sorridenti, non avevano smesso il loro solito abito, solo x forza di cose il sorriso era un po' più velato, un po' più malinconico. La loro accoglienza però era immutata. Nell'abbracciarti, la loro prima domanda"come stai" mi lasciava attonita ed al tempo stesso emozionata per la grandezza delle loro anime -palpabile. Dopo una piccola e lieve introduzione a quello che avevano preparato x ricordare la persona più importante della loro vita, a piedi scalzi, reggendo in mano un grappolo di palloncini bianchi, ciascuno di loro si avventurava di qualche passo incontro all'acqua. E al gesto convenuto, i vari grappoli sono stati liberati incontro all'infinito. Vedendoci in religioso silenzio, uno dei figli maggiori ci ha con dolcezza esortato a chiacchierare fra noi, ad animarci, perché la loro mamma avrebbe voluto vederci nella nostra gioiosa vivacità , come sempre. Lei x prima pronta al sorriso, alle chiacchiere, alla voglia di vivere. In sottofondo, la musica ci accompagnava. Musica a sfondo religioso, ma gioiosa. Non voglio entrare nel merito delle varie confessioni religiose. Non è questo lo scopo di questo scritto. Ma personalmente è una delle esperienze più forti che mi sia mai capitata. Un modo diverso di vedere le cose. Un grandissimo omaggio e celebrazione della Vita, che comprende anche la Morte.

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