PREVENIRE L’INFLUENZA DORMENDO:
Qual è il principale “carburante” del nostro sistema immunitario? Non sono le vitamine o altre sostanze nutritive, o almeno, non solo: pare infatti che uno dei fattori che influenzano maggiormente la qualità delle nostre difese sia dato dalla quantità di ORE che dormiamo ogni notte.
Vi sono alcuni studi a riguardo che espongono chiaramente questa relazione.
L’università di Pittsburgh, per esempio, ha effettuato uno studio consistente nel somministrare un virus influenzale a persone con differenti abitudini riguardo la durata del sonno.
Da tale studio è emerso che coloro che dormivano meno di 7 ore per notte incorrevano in un rischio ben 5 volte maggiore di sviluppare sintomi influenzali quali RAFFREDDORE e MAL DI GOLA rispetto a chi dormiva per almeno 7 ore.
Un altro studio altrettanto sorprendente è quello svolto dall’università di Lubecca: in seguito alla somministrazione del vaccino contro l’epatite A, ad alcuni volontari è stata data la possibilità di riposarsi subito, mentre ad altri è stato consentito di andare a dormire solo 24 ore dopo all’iniezione.
Ebbene, da un’analisi svolta in seguito su entrambi i gruppi è emerso che coloro che appartenevano al primo gruppo avevano sviluppato il DOPPIO di ANTICORPI nei confronti dell’epatite A, rispetto ai pazienti che non avevano potuto coricarsi immediatamente.
Entrambe queste ricerche sono molto interessanti, e mostrano chiaramente come dormire le giuste ore per notte sia necessario per mantenersi in salute.
Ovviamente, la qualità del sonno si riflette non solo sull’efficienza del SISTEMA IMMUNITARIO, ma anche su tanti altri aspetti come lo stress, la memoria, il metabolismo e altri ancora.
L’ideale sarebbe dormire in un arco di tempo compreso tra le 7 e le 9 ore: anche dormire in eccesso, infatti, può rivelarsi controproducente per il nostro organismo.