Il sito di Al’Ubaid si trova nell’antica Mesopotamia, l’odierno Iraq, in cui - secondo l’archeologia tradizionale - ebbe origine la civiltà umana. Tuttavia, all’inizio del XX secolo, gli archeologi fecero una scoperta insolita (https://www.ancient-origins.net/unexplained-phenomena/ubaid-lizardmen-001116) portando alla luce diversi manufatti di 7mila anni, che rappresentano figure umanoidi dal cranio allungato, occhi a mandorla e bocca molto larga simili a lucertole o serpenti.
Il serpente, usato per rappresentare diverse divinità in moltissime popolazioni antiche, ha un significato altamente simbolico. Ma secondo molti archeologi la quotidianità dei gesti (come l’allattamento), in cui vengono ritratti questi strani personaggi, suggerisce che non fossero oggetti rituali.
Cosa rappresentavano dunque queste enigmatiche statuette dalle sconcertanti sembianze? Per ora, questa domanda rimane senza risposta. Queste statuette sembrano avere tutta l’intenzione di minare le nostre granitiche certezze aprendo la porta ad un mondo a noi totalmente sconosciuto.
LE FINESTRE DELLA PERCEZIONE - Una storia onesta degli psichedelici
di Nikita Bryant
Le sostanze psichedeliche, strumenti di amplificazione del reale ed "enteogeni" mistici, hanno giocato un duplice ruolo nei tempi moderni: rivoluzionario, nella creazione di una controcultura liberatrice ma anche uno strumento utilizzato nelle ricerche clandestine dei governi sul controllo mentale...