Poiché trascorriamo sempre più tempo online non è mai stato così importante essere sicuri che la tecnologia non rappresenti una fonte di distrazione, ma ci aiuti a migliorare la nostra vita. La tecnologia ci offre enormi opportunità di accedere alle informazioni e di collaborare, nonché di rimanere in contatto con gli altri. Abbiamo un piccolo dispositivo, il nostro smartphone, che è probabilmente diventato il simbolo della rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo. Un adulto medio trascorre in media sei ore al giorno online e controlla il cellulare circa 50 volte al giorno, mentre i giovani lo controllano anche più di 80 volte. È un dispositivo che sta totalmente cambiando chi siamo come essere umani. Per molti di noi penso che questa situazione sia diventata alquanto difficile. Gli utenti iniziano a farsi delle domande sulla quantità del tempo trascorso online. Quanto di questo tempo è speso bene? Quanto di questo tempo aggiunge qualcosa di più alla nostra vita? Naturalmente, la risposta è unicamente soggettiva. Che cos'è il digital wellbeing? Il digital wellbeing consiste nel creare e mantenere un rapporto sano con la tecnologia. Riguarda il modo in cui la tecnologia ci viene in aiuto e ci consente di conseguire i nostri obiettivi, piuttosto che distrarci, interromperci o disturbarci. Una tecnologia ben gestita ci consente di sfruttarne tutto il potenziale e di usufruire dei vantaggi che ci offre.

Certo che Facebook non è propio considerato come il SOCIAL del sapere eppure vedo molta confusione al riguardo ma sopratutto un utilizzo non propio adeguato. Sicuramente è uno strumento formidabile per farsi conoscere online e vendere i propri prodotti o servizi specialmente per le caratteristiche molto dettagliate che offre sia per il targeting che per il retargeting. In poche parole cercare le persone potenzialmente interessate ad un determinato prodotto o servizio e riapparire davanti a loro con annunci mirati. Una tecnologia ben gestita ci consente di sfruttarne tutto il potenziale e di usufruire di tutti i vantaggi che ci offre. I contenuti di valore vanno condivisi dove ci sono persone di valore, non trovate?

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