Traumi passati o stress più recenti producono uno stato di tensione a livello psicologico, corporeo ed emotivo,
il quale può bloccare in modo cronico i muscoli implicati nell’espressione delle emozioni coinvolte.
Il libero fluire delle emozioni è ostacolato ed il livello di energia personale si abbassa, poiché dove c’è
contrazione e tensione non scorre energia e non c’è percezione e consapevolezza corporea.
Una ridotta capacità di esprimere apertamente le emozioni crea uno stress psicologico che si riflette nel corpo
sottoforma di tensioni muscolari.
L’aumento del livello energetico personale ed il suo libero fluire è fondamentalmente ciò che rivitalizza il
corpo e la mente, accresce la capacità di provare piacere e favorisce il benessere sia ad un livello muscolare
che emozionale.
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La malattia è un conflitto tra la personalità e l’anima. Alejandro Jodorowsky infatti scrisse:
"Molte volte, il raffreddore “cola” quando il corpo non piange.
Il dolore di gola “tampona” quando non è possibile comunicare le afflizioni.
Lo stomaco “arde” quando le rabbie non riescono ad uscire.
Il diabete “invade” quando la solitudine duole.
Il corpo “ingrassa” quando l’insoddisfazione stringe.
Il mal di testa “deprime” quando i dubbi aumentano.
Il cuore “allenta” quando il senso della vita sembra finire.
Il petto “stringe” quando l’orgoglio schiavizza.
La pressione “sale” quando la paura imprigiona.
La nevrosi “paralizza” quando il bambino interno tiranneggia.
La febbre “scalda” quando le difese sfruttano le frontiere dell’immunità.
Le ginocchia “dolgono” quando il tuo orgoglio non si piega.
Il cancro “ammazza” quando ti stanchi di vivere.
La malattia non è cattiva, ti avvisa solo che stai sbagliando cammino".
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