Adolescenti: istruzioni per l'uso.
SQUID GAME ED EMULAZIONE VIOLENTA NEI MINORI
Ma davvero può essere pericolosa la serie diventata ormai un cult e un caso per ragazzi e bambini?
Squid Game è diventato soprattutto un caso oggetto di polemiche e allarmi da parte delle istituzioni. La denuncia più recente arriva dall’Inghilterra, dalla contea di Bedfordshire.
Il consiglio comunale, a partire dalle segnalazioni del team che si occupa dei programmi di tutela e salvaguardia dell’educazione, ha allertato le famiglie su una serie di casi che hanno coinvolto numerosi minorenni. In una mail rivolta a familiari e tutori legali, riporta il Guardian, hanno consigliato di “tenere gli occhi ben aperti e rimanere vigili”.
La ragione? “Il numero crescente di report che registrano un sensibile aumento della percentuale di bambini e adolescenti invischiati in competizioni violente ispirate a Squid Game. Prodotto che, almeno da quanto indicato dal network, sarebbe destinato a un pubblico d’età superiore ai 15 anni”.
Anche dal Belgio la cronaca riporta episodi di percosse tra bambini proprio dopo avere imitato un gioco della famosa serie tv.
In effetti i bambini imparano molto per imitazione e i personaggi che vincono, che hanno un potere sugli altri, attirano molto la loro attenzione, perché essi si percepiscono in una posizione di inferiorità rispetto agli adulti. Se poi i personaggi ‘forti’ vengono proposti in un videogioco dagli stessi adulti, si sentono incoraggiati a imitarne i comportamenti.
La SERIE attira i bambini perché riproduce i giochi tipici dell' infanzia, come "un, due, tre, stella..."..ma le penitenze di chi perde hanno dei risvolti violenti.
La violenza eccita, mette in circolazione adrenalina, suscita emozioni forti, questo è il motivo per cui la violenza può avere la meglio sulla paura e anche sul senso di pietà nei confronti delle vittime.
Un mix di violenza e impatto visivo. Ricorda un po’ Arancia Meccanica di Kubrick: Il contenuto è quello: violenza esasperata e l’uso della stessa senza una risonanza emotiva.
MA LA COLPA è DA ATRRIBUIRE SOLO ALLA SERIE?
Assolutamente no. E' un po' il discorso trito e ritrito del "quello è un satanista perché ascolta metal "...la colpa nn è della serie, della musica, dei film horror.
Davanti scene di questo tipo, e essendo in presenza di minori, voi Genitori dovreste fare da filtro e spiegare che quelle scene sono rese per attirare l'attenzione, non sono e non devono essere realtà.
Dovete aiutare i più piccoli a decodificare certi tipi di messaggi.
Non diamo sempre la colpa ad uno spauracchio qualsiasi e diverso a seconda delle situazioni. Prendiamoci le nostre responsabilità.
E SE AVETE BISOGNO DI AIUTO PER CAPIRE COME GESTIRE SITUAZIONI DI QUESTO TIPO CONTATTAMI
Alla prossima
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LE PAROLE HANNO UN SENSO:USIAMOLE IN MODO CORRETTO
...soprattutto quando ci rivolgiamo ai figli.
Anche quando un adolescente non risponde o quando sembra che le cose che avete detto gli rimbalzino addosso, sappiate che non è così!
Gli risuonano dentro e le porterà dentro di sé, anche in funzione di come le ha vissute e le ha percepite.
Pensate anche a voi stessi, a tutte quelle frasi che vi siete portati dentro per anni, frasi che magari vi hanno detto i vostri genitori o persone che erano per voi un riferimento.
Frasi positive, che ogni volta in cui le riascoltate nella vostra mente vi fanno sorridere. Oppure frasi negative, giudizi sulla vostra persona che, anche quando sul momento non avete reagito, risuonano ancora in voi e fanno ancora male, anche dopo tanti anni.
Per questa ragione è importante stare attenti al linguaggio che si usa con i figli, anche quando si sgridano o si riprendono. Non si deve mai e poi mai attaccarli, giudicarli o criticare la loro persona.
Si devono rilevare i loro comportamenti, senza intaccarli nella loro identità e nella loro autostima.
I genitori devono essere una guida, un esempio, soprattutto quando il minore non ha ancora sviluppato una sua vera identità. Ciò che è più importante, per loro, è sentirsi ascoltati, capiti, è avere un dialogo costruttivo, è avere la possibilità di concordare regole e permessi senza aver bisogno di alzare la voce, di arrivare allo scontro.
Anche il litigio deve essere un momento costruttivo fatto di confronto, di discussione, non di parole offensive gettate al vento che non fanno altro che fomentare rabbia, vergogna e bassa autostima.
Riflettete, pensate, obiettivamente, a come ,voi genitori, vi comportate in casa con i vostri figli e, da figli, come vi sentite e come reagite.
E, se avete bisogno di un aiuto per ristabilire la serenità familiare, contattatemi e
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chiedere aiuto non è mai una vergogna...
Adolescenti: istruzioni per l'uso.
Perché ragazzi, e adulti, soffrono di bassa autostima?
Quali sono i sintomi e le cause e come porre rimedio?
AUTOSTIMA
Ossia, lo sforzo che facciamo per soddisfare i nostri bisogni. Questa vive e si alimenta dando valore a noi stessi, apprezzandoci, portando a termine i nostri obiettivi, sui nostri successi personali.
MA CHI SOFFRE DI BASSA AUTOSTIMA?
Sono tutte quelle persone che non hanno fiducia nelle loro capacità, che dipendono troppo, a volte solo, dal giudizio degli altri. Coloro che cercano continuamente approvazione.
Ma non sono solo le persone insicure a non aver stima di sé. Sembra strano, ma anche i narcisisti non si stimano. Il senso di superiorità che vogliono trasmettere, altro non è che bassa autostima.
Tutto questo può portare :
- Dipendenza affettiva
- Insicurezza cronica
- Disturbi alimentari
- Problemi dell'umore
- Attacchi di panico.
QUALI I SONTOMI?
I primi sono le continue autovalutazioni negative, quotidiane e il non avere più controllo sulla propria vita, l'essere pervasi continuamente da dubbi, da paure che ci paralizzano. Il vivere nel terrore di compiere ogni passo.
Esistono poi manifestazioni sia fisiche che psicologiche della bassa autostima.
MANIFESTAZIONI FISICHE : arrossire per qualsiasi motivo, impallidire, tremori, tachicardia, sudorazione, dolori addominali. Tutti sintomi psicosomatici tipici delle persone profondamente insicure.
MANIFESTAZIONI EMOTIVE: nervosismo, terrore incontrollato, senso di inferiorità, invidia cronica aggressiva per chi si dimostra sicuro di sé, chiudersi in sé stessi.
OK ok, abbiamo capito cos'è e quali sono i sintomi.
MA QUALI SONO LE CAUSE che portano un ragazzo, o meno, a non stimarsi?
Uno dei motivi principali è il non essersi sentito apprezzato, amato da bambino. Le punizioni eccessive, a volte immotivate, la solitudine, la mancanza di apprezzamenti.
Questo succede per NEGLIGENZA DA PARTE DEI GENITORI, genitori inadeguati, anaffettivi, instabili, dipendenti spesso da droga e alcool.
Altre cause? Il non sentirsi apprezzati da amici, colleghi, compagni di classe. E, per farsi accettare, spesso si fanno cose che non fanno parte della nostra persona, solo per compiacere chi ci sta accanto.
E ancora, chi soffre di bassa autostima spesso ha subito traumi infantili : abusi, maltrattamenti.
Chi non si stima odia, letteralmente, la propria immagine e comincia a distruggere quel corpo, a punirlo. Ci si sente inadeguati, impotenti davanti al mondo, senza obiettivi realistici con troppe aspettative che ci soffocano.
Anche rimanere ancorati ad errori passati ci fa perdere autostima e, con questo il pensiero di non essere abbastanza, di sentirsi inferiori.
MA C'È QUALCHE RIMEDIO A TUTTO CIÒ?
CERTO.
Cerca di imparare a guardare il lato positivo delle cose.
Tieni un diario dove dare sfogo ai tuoi pensieri.
Circondati di persone positive, non tossiche.
Dedica un momento ogni giorno a te, alle tue passioni, ai tuoi interessi
Non farti abbattere da piccoli fallimenti ma riprova.
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Alla prossima