Angela Catalini

Scriviamo un racconto (Lezione 19)

2019-03-17 18:04:00

Eccoci qui per parlare di cover e quarta di copertina. La cover ha una grande importanza, inutile negarlo. Un libro con una copertina elaborata, curata e ideata da grafico professionista attira gli sguardi e vi assicuro che è veramente difficile farsi strada tra la mole di libri presenti negli scaffali delle librerie. Per questo, alcuni autori spendono anche cifre importanti pur di avere una cover accattivante, originale, intrigante. Tuttavia la cover è un l’involucro e nessuno comprerebbe mai un libro brutto con una copertina fantastica. Perciò, il nostro impegno principale è quello di scrivere un buon libro e possibilmente aggiudicarci una copertina discreta. Molti autori si arrangiano con programmi di grafica gratuiti e spesso i risultati sono accettabili (nell’immagine vi propongo una cover realizzata dalla sottoscritta per la trilogia fantasy "The School"). Naturalmente, chi si rivolge a una casa editrice potrà contare su un pool di professionisti che penseranno a tutto. Passiamo ora alla quarta di copertina, che è l’ultima facciata del libro (il lato B). In genere nella quarta trovate il contenuto del libro, oppure un estratto. Alcune quarte riportano le recensioni di testate importanti (per esempio il New York Times) oppure brevi recensioni. È buona norma inserire anche i dati relativi all’autore (nota biografica, eventuali premi vinti, pubblicazioni) e una fotografia. Inoltre, in un libro cartaceo saranno presenti anche il codice ISBN e il prezzo. Nella penultima lezione vi parlerò di come proporvi a una casa editrice.

Angela Catalini

Scriviamo un racconto (Lezione 18)

2019-03-17 13:33:11

Abbiamo il nostro bel racconto che è ancora inedito, cioè non è mai stato pubblicato né su carta, né in rete. Prima di spedirlo a un concorso letterario, oppure a un’agenzia per la valutazione, è importante tutelare il diritto di autore. In Italia la normativa è chiarissima ed è tutelata dalla legge nella legge n. 633 del 22/04/1941 per la PROTEZIONE DEL DIRITTO D'AUTORE. In poche parole il diritto di autore nasce automaticamente con la creazione dell'opera e dura per tutta la vita dell'autore fino a 70 anni dopo la sua morte. Tuttavia, in caso di contestazioni, bisogna dimostrare di essere gli autori di quel determinato testo e per farlo è necessario presentare dei documenti e/o delle testimonianze. A mio avviso, tutte le strade sono valide per la tutelare il diritto di autore, anche se quelle più famose, sono anche le più costose: mi riferisco alla registrazione alla SIAE oppure del deposito presso un notaio. Ci sono anche tantissimi altri modi per tutelarsi decisamente più a buon mercato e devo dire, abbastanza gettonati dagli esordienti. Il migliore secondo me è la PEC (posta certificata) oppure la firma digitale. In questo modo avrete in mano degli strumenti che certificano che quell’ opera era in vostro possesso in un dato giorno e ad una data ora. Se nessuno può dimostrare di aver avuto in data antecedente lo stesso testo, siete in una botte di ferro. Ci sono anche diversi siti online che si occupano di tutela del diritto di autore, uno tra i tanti è Patamu. Sono tutti strumenti validi e non sono gli unici. Alcuni, per esempio, preferiscono spedire una raccomandata a se stessi con timbro dell’ufficio postale a sigillo del plico. (naturalmente la raccomandata non deve essere aperta per essere valida). In ogni caso, il plagio tra gli esordienti avviene difficilmente, in genere sono le opere famose quelle più a rischio. Nel prossimo capitolo vediamo alcuni elementi essenziali di un libro: la copertina e la quarta di copertina. (Nell'immagine, un ebook dedicato ai sonetti romaneschi disponibile su Amazon a 0,99).

Angela Catalini

Scriviamo un racconto (Lezione 17)

2019-03-17 09:08:06

Siamo alle battute finali! Il nostro racconto è ormai decollato, il personaggio principale ha avuto diverse grane da risolvere e nel climax (di cui vi ho parlato la volta scorsa), si è trovato alla resa dei conti e ha fatto del suo meglio per uscirne. Ora dobbiamo pensare alla conclusione della storia. Una cosa importante a cui dovrete fare molta attenzione è quella di non lasciare mai nodi irrisolti. Se durante la narrazione avete avanzato qualche dubbio o ipotesi, deve essere verificata. Tutte le domande devono avere una risposta. Ogni questione aperta deve essere chiusa. Detto questo, un finale non dovrebbe mai deludere il lettore e sarebbe gradito (ma non obbligatorio), l’effetto sorpresa. Molto spesso mi è stato detto che il finale di un racconto era “telefonato”, cioè il lettore già sapeva come sarebbe finito. Non è una critica gravissima, ma di certo quello non è un finale memorabile. Un finale riuscito è quello che prevede un colpo di scena (come spesso avviene nei gialli), ma se siete davvero bravi, potete permettervi qualsiasi cosa. Anche un finale aperto, che lascia un dubbio nella mente del lettore e lo invita a fare ipotesi e magari apre la strada a un nuovo romanzo. Il rischio di un finale aperto è che non soddisfi il lettore, ma alcuni autori sono davvero bravi in questo (vedi Flannery O’Connor e Carver). Ricordatevi che anche nel finale va mantenuto lo stesso registro narrativo, lo stile e l’armonia con cui avete scritto il vostro testo. Nelle prossime lezioni affronteremo capitoli molto cari a chi scrive. Pronti? (Nell'immagine, il mio manuale di scrittura "On writing - manuale semiserio di scrittura" disponibile su Amazon).

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