Alessandra Solina

Founder Starter

Italiani, popolo di ignoranti?

2019-03-27 21:59:42

C'è un imbarbarimento. Gli italiani non leggono. In Italia la cultura non paga. I cervelli italiani vanno in fuga all'estero.

Alessandra Solina

Founder Starter

Che parola!

2019-03-27 18:41:38

Quale DEFINIZIONE secondo voi è la migliore?

Alessandra Solina

Founder Starter

La città delle dame

2019-03-27 15:16:11

Christine de Pizan nacque a Venezia nel 1365. Educata alle lettere dal padre, docente di medicina e astronomia all’università di Bologna e successivamente consigliere del re Carlo V alla corte di Parigi (dove si trasferirà con la famiglia), sin da bambina si trovò in conflitto con la madre poiché quest'ultima era desiderosa di darla in sposa quanto prima. La morte prematura del giovane marito di Christine e la perdita del padre fecero si che la giovane dovesse sostenersi finanziariamente con le sue sole forze. Come dichiarò lei stessa, fu costretta a “diventare uomo”, e fare uso del sapere trasmessole dal padre: diventò così la prima scrittrice francese capace di sostenere la famiglia con la sua occupazione. I primi lavori riguardarono trascrizioni di testi famosi per la corte, in un secondo momento si occupò soprattutto di opere su commissione da parte della nobiltà. All'epoca la Francia era in guerra contro gli inglesi (Guerra dei Cent’anni) e la situazione era difficile anche a causa di carestie ed epidemie come la Peste Nera. In questo scenario, Christine dovette ritagliarsi un posto di prestigio alla corte parigina, impresa tutt'altro che semplice per una donna. "La città delle dame" (1405) è la sua opera più celebre. In questo testo capovolge gli stereotipi sull’inferiorità femminile, noti soprattutto grazie ad alcune tesi aristoteliche. Questo componimento è considerato da alcune intellettuali come la prima opera di rivendicazione femminista della storia. Ne "La città delle dame", la de Pizan narra di aver ricevuto la visita di tre donne: Ragione, Rettitudine e Giustizia, le quali le suggeriscono di innalzare una fortezza per difendere le donne virtuose dalle maldicenze e dai pregiudizi. In questo modo Christine darà vita a una città al cui interno vivranno solo donne valorose e sapienti. Dai dialoghi dell'autrice con le abitanti di questa città immaginaria si deduce il suo pensiero nei confronti della società misogena. Il testo offre una riflessione a tutto tondo sulla condizione della donna dell'epoca, anche dal punto di vista filosofico e religioso della libertà individuale:“Dio ha concesso alle donne una grande intelligenza e un sapere profondo. Ma la loro mente ne è capace?" La domanda dell’autrice è provocatoria e le servirà per esporre alcune tesi, tutte volte a dimostrare la parità delle donne con gli uomini. Quest'opera dell'inizio del XV ha molti spunti di attualità, dal momento che ancora oggi la donna non è emancipata e non possiede gli stessi diritti dell'uomo, non solo nei Paesi più poveri ma anche in molte aree dei cosidetti Paesi sviluppati. Per molte donne il cammino è ancora in salita, ma sono certa che, grazie ai molti uomini lungimiranti e tramite l'accesso all'istruzione, riusciranno ad esprimere tutto il loro potenziale.

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