Molto presto l'umanità sarà chiamata a vivere un cambiamento epocale che stravolgerà il nostro modo di vivere. E non mi riferisco solo ad un periodo di crisi economica come quella vissuta nel 2008, ma a qualcosa di sistemico che rivoluzionerà il mondo che conosciamo a livello economico-monetario, sociale, lavorativo, ambientale, energetico, tecnologico...
« C'è la terra e c'è il cielo: entrambi reclamano la nostra attenzione, e noi dobbiamo imparare a lavorare per l'una e per l'altro, cominciando a fare la giusta distinzione fra i valori materiali, terreni, e i valori spirituali. Per tutto il tempo che siamo sulla terra, è impensabile abbandonarla; ma su questa terra dobbiamo solo posare i piedi, e tenere la testa nel cielo, il che significa mettere saggezza e amore in tutte le nostre attività, affinché ciascuna di esse ci avvicini al mondo divino. Per servirsi di un'immagine, dirò che dobbiamo considerare la nostra esistenza terrena alla stregua delle piante. Osservate un albero: rimane fissato alla terra ma, grazie all'acqua e alla luce che riceve dal cielo, trasforma la terra e la fa evolvere dando fiori e frutti. L'albero ci rivela in che modo lavorare sulla terra, pur dirigendoci sempre verso il cielo. Ecco un'altra lezione che ci è data dalla natura: non solo non dobbiamo trascurare la terra, la materia, ma dobbiamo anche fare in modo di trasformarla.» Omraam Mikhaël Aïvanhov