1000 birre da provare nella vita

Cibi & Bevande

Flekovsky Tmavy Lezak 13 del birrificio Pivovar U Fleku ( Repubblica Ceca) Birra scura dai riflessi ambrati sormontata da un cappello di schiuma denso e cremoso. Al palato note di cioccolato e malto seguite da un finale leggermente amaro dovuto al luppolo Saaz. Elegante, gotico, raffinato. Non c'è birreria nella capitale ceca come lo U Fleku. Risalente al 1499 ( anno di acquisto dell'edificio), alcuni ritrovamenti storici suggeriscono che la produzione di birre, nell'area, possa risalire al 1360. Nel 1762 la taverna venne acquistata da Jakub Flekovskè e dalla sua famiglia che in seguito la chiamò U Fleku, qualcosa come " Dai Flek". Una birreria così antica è molto amata dagli intenditori di birra, sopratutto dop il passaggio dalle birre ad alta fermentazione alle lager a bassa fermentazione, avvenuto nel tardo diciannovesimo secolo. Con i suoi 13 gradi Plato, questa birra rientra tra le produzioni speciali del birrificio Ceco. Prodotta con quattro tipi di malto, attraverso il tradizionale ammostamento per decozione, è una birra molto ricca e cremosa. Nel suo momento d'oro, il locale venne frequentato da Jaroslav Hasek, l'autore de il buon soldato Svejk.

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Cibi & Bevande

Montestella del Birrifico Lambrate ( Italia) Birra color paglia appena offuscata, dalla schiuma bianca duratura. Naso e palato sono dominati dai freschi luppoli floreali, con una buona struttura al malto pale ale che apre gradualmente la strada al fresco finale amaro. Ben bevibile, ma gustosa e complessa. Nonostante la sua crescente popolarità e le vendite in ascesa, il Birrificio Lambrate mantiene molte delle caratteristiche dell'originale progetto comunitario. Se c'è una cosa di cui in un bar ha bisogno è una birra leggendaria, affidabile e gustosa, proprio come la Montestella. Nel 1996 Gianpaolo e Davide Sangiorgi, insieme all'amico Fabio Brocca, stavano prendendo in considerazione l'idea di aprire un bar che andasse incontro alle esigenze dei giovani di Lambrate. A far scattare la scintilla fu il padre di Giampaolo e Davide, che suggerì loro di produrre in proprio anche la birra. Più di dieci anni dopo l'impegno locale continua, ma anche i visitatori che occasionalmente si avventurano così lontano dai sentieri più battuti di Milano sono i benvenuti. La Montestella è dedicata all'omonima collinetta artificiale di San Siro, nata da un mucchio di macerie dell'epoca della guerra, la Montestella riprende lo stile di una Kolsch in modo tutt'altro che ortodosso ( del resto non era questa la sua intezione).

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Cibi & Bevande

St. Bernardus Tripel del birrificio Brouwerij St. Bernardus ( Belgio) Triple color oro scuro dal sapore floreale, fruttato e con note leggere di lievito. La schiuma è spessa e bianca e il palato delicatamente dolce con una punta di amaro. Fino al 1992 il birrificio era autorizzato a produrre solamente per i monaci trappisti di St. Sixtus di Westevleteren, ma in seguito la Brouwerij St. Bernardus cominciò a produrre per un mercato ben più ampio. Segno del carattere maggiormente imprenditoriale del birrificio, fu il debutto della sua tripel nel 1994; luppolata con Target e Styrian Golding e dorata come un giorno di sole, la birra ebbe un successo immediato e dimostrò come anche un prodotto sempre più diffuso potesse essere davvero vincente. Dal suo lancio, altre birre si sono aggiunte all'offerta della St. Bernardus, che oggi esporta in più di venti paesi. L'azienda utilizza luppoli locali provenienti dalla vicina Poperinge, anche se progetta di coltivarne in proprio nel prossimo futuro. Il malto invece è di origine francese. Anche se negli ultimi vent'anni molti birrifici belgi sono passati alle caldaie in acciaio, la St. Bernardus rimane fedele a quella in rame, che risalgono agli anni Sessanta.

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