Valerio Ravaglia

Top Founder Senior

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"Chi è maestro nell'arte di vivere distingue poco fra il suo lavoro e il suo tempo libero, fra la sua mente e il suo corpo, la sua educazione e la sua ricreazione, il suo amore e la sua religione. Con difficoltà sa cos'è cosa. Persegue semplicemente la sua visione dell'eccellenza in qualunque cosa egli faccia, lasciando agli altri decidere se stia lavorando o giocando. Lui, pensa sempre di fare entrambe le cose insieme." (pensiero zen - da D. De Masi in Mappa Mundi) - Sessione di studio notturna :-)

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- Stromae e la profilassi antimalarica. A breve mi reco in Madagascar dove soggiornerò per un paio di settimane. Cercando informazioni sull'attuale situazione della profilassi antimalarica, mi sono imbattuto in notizie riguardo il geniale artista belga, il quale è da qualche anno praticamente sparito dalla scena. Paul Van Haver, conosciuto con lo pseudonimo "Stromae" è un eclettico musicista, originario del Ruanda da parte del padre e belga da parte della madre. La sua produzione è caratterizzata dalla fusione di diversi stili che vanno dal hip hop, musica house, il pop, fino ad alcune espressioni di world music. Il nome d'arte del cantautore belga "Stromae" deriva dalla parola "mae-stro" che secondo l'abitudine dello slang belga-francofono, viene ribaltata. Personalmente ho amato tantissimo la musica di Stromae, in particolare i testi, che a mio parere sono davvero geniali. Nel 2015 aspettavo con ansia il suo tour che prevedeva alcune date in Italia, ma i concerti furono annullati e di lui, da allora, non seppi più nulla. Solo adesso, a qualche anno di distanza, scopro cosa davvero è successo: in previsione di una tournée in terra africana, Stromae si sottopose alla profilassi antimalarica, che per motivi sconosciuti, gli procurò una serie di reazioni avverse devastanti, principalmente sul sistema nervoso centrale. L'artista venne ricoverato in ospedale, pare in preda ad allucinazioni e crisi stile epilettico fino a manifestare per diversi mesi una sindrome maniaco compulsiva che, a sua detta (in un'altra intervista) lo portarono a sfiorare il suicidio. La situazione venne poi superata grazie all'aiuto del fratello e della compagna in seguito diventata sua moglie, la stilista belga Coralie Barbie. Ma che cos'è la "profilassi antimalarica"? Inanzitutto, la malaria è una grave malattia infettiva causata da una famiglia di protozoi parassiti chiamati "Plasmodio" e si trasmette esclusivamente tramite zanzare del genere Anopheles (circa 60 specie diverse, non presenti in Italia) infette dal parassita. Queste zanzare sono presenti in Africa, Sud America, America Centrale e Asia. In pratica per beccarsi la malaria, bisogna imbattersi nella malaugurata situazione di essere punti da una zanzara anophele femmina gravida, che precedentemente ha punto un individuo infetto. Il pericolo di essere punti è sopratutto (se non esclusivamente) all'alba e/o al tramonto. Prima che l’Anofele diventi infettiva, il plasmodio deve compiere un ciclo di sviluppo all’interno della zanzara stessa, che può durare da qualche giorno a qualche settimana, a seconda del tipo di parassita (i protozoi agenti eziologici della malaria umana sono 4, tutti appartenenti al genere Plasmodium) e soprattutto della temperatura ambiente. Bisogna chiarire che la profilassi antimalarica (clorochina, Lariam o Malarone) non sono dei vaccini, ma solo una profilassi che dovrebbe diminuire la possibilità di contrazione della malattia o, perlomeno, prevenire gravi complicazioni. Ora, molti forse si stanno chiedendo se in vista del mio soggiorno in Madagascar farò la profilassi antimalarica, vero? Bene, la risposta è no e le seguenti motivazioni hanno influenzato la mia scelta: 1. Si sono verificati moltissimi casi di persone che hanno contratto la malaria pur facendo la profilassi. 2. I casi di reazioni avverse (più o meno gravi) non sono affatto rare. 3. Fare la profilassi può portare ad abbassare la guardia nei confronti del rischio puntura zanzare. L'unica vera prevenzione nei confronti della malaria è infatti non farsi pungere. Quindi, il consiglio più intelligente, è quello di tenersi sotto la protezione di repellenti (con un fattore di protezione alto: principio attivo DEET ad alte concentrazioni ad es 40/50% - oppure Icaridina). Ulteriori misure preventive sono l'utilizzo di vestiti chiari, evitare profumi deodoranti etc. L'utilizzo di vitamine del gruppo B da un odore un po' sgradevole alla pelle, ma aiuta a tenere alla larga gli insetti. 4. Indispensabile una buona dose di "fattore C". Au revoir - http

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