Riccardo Ferrari

Founder Starter

L'Importanza dell'Allenatore

2018-10-25 10:19:40

Quanto è importante il contributo che può dare l’allenatore dalla panchina? Quanto incide l’allenatore durante una partita? Martedì sera ho guardato Manchester United vs Juventus. Mourinho è stato seduto per tutto il primo tempo ed a fine partita era più impegnato a provocare i tifosi della Juventus che non a seguire la partita. Il risultato? Il Manchester United nel primo tempo non è entrato in campo, ha buttato metà partita e nel secondo tempo non ha avuto la reazione necessaria e non ha concluso nulla.Poi ho ripensato alla Juventus di Conte, il primo anno, quando la squadra era di livello mediocre, ma sono riusciti a fare qualcosa di straordinario vincendo il campionato.Il passo successivo che ho fatto è stato riportare questa situazione nella mia realtà ed ho ripensato agli allenamenti che svolgo ed alle partite della mia squadra. Durante gli allenamenti mi basta alzare un po’ la voce, cominciare ad incitare i ragazzi, che subito il ritmo cresce in modo esponenziale. Stesso discorso per la partita: è sufficiente che io sia in piedi vicino al fallo laterale per avere subito un ritmo più alto rispetto a quando sono seduto in panchina (capita davvero raramente!).Penso che il Mister possa giocare un ruolo molto importante per una squadra, essere il dodicesimo uomo in campo e dare un contributo prezioso. Il mister non può ovviamente intervenire dal punto di vista tecnico, ma dal punto di vista motivazionale può fare tanto. Certamente i ragazzi devono scendere in campo già motivati e consapevoli di quale sia il loro obiettivo, ma una voce a bordo campo aiuta molto.Nei professionisti i giocatori non sanno qual è il loro obiettivo? Non sanno cosa si stanno giocando? Sicuramente si, ma hanno comunque bisogno di sostegno da parte dell’allenatore. Figuriamoci quindi quanto bisogno possano avere i ragazzi che alleniamo noi, soprattutto a livello dilettantistico.Stiamo quindi vicini ai nostri ragazzi, aiutiamoli, incitiamoli, evitando di esagerare per voler fare i “protagonisti”. I protagonisti sono i ragazzi in campo e noi allenatori siamo solo uno strumento a loro disposizione per poter raggiungere il loro obiettivo personale.

Riccardo Ferrari

Founder Starter

Modulo o Giocatori

2018-10-23 14:10:56

442, 433, 4231, 433, 343Si sente sempre parlare di moduli. Tanti moduli, tante varianti, ma alla fine sono tutti simili tra loro. Cosa cambia tra 442, 4231 o 424? Nel calcio moderno davvero si pensa di poter giocare con 4 attaccanti puri che non fanno la fase difensiva? E se nel 424 i 4 davanti non sono attaccanti puri e fanno anche la fase difensiva, cosa cambia dal 442? Si è tanto parlato del 352 di Antonio Conte alla Juventus perché giocava con la difesa a 3. I due esterni di centrocampo non rientravano nella linea di difesa in fase di non possesso? I moduli penso siano soprattutto numeri da giornalisti, in campo la storia è un’altra.Ma quello che interessa a me è un altro discorso. Ogni allenatore ha un modulo preferito, un modulo che rispecchia maggiormente la sua visione di calcio, il suo atteggiamento, la sua attitudine calcistica. Ma sono i giocatori che si adattano al modulo o viceversa? Per molti la risposta potrebbe essere scontata: l’allenatore deve adattare il modulo ai giocatori che ha a disposizione per metterli nella condizione migliore di potersi esprimere al meglio. Su questo sono d’accordo, però ci sono anche altri aspetti da dover considerare. Se un determinato allenatore è un grandissimo fan del 433, ha sicuramente dedicato maggiore studio a questo modulo per quel che riguarda le uscite in fase di non possesso e le varie situazioni di gioco in fase di possesso. E’ il modulo che conosce di più, è il modulo che più lo coinvolge. E proprio questo coinvolgimento potrebbe permettergli di trasmettere quel qualcosa in più ai suoi giocatori, per rendere il gioco più fluido e performante. La passione che ha per quel modulo potrebbe trasmetterla ai giocatori e fare in modo che rendano meglio che non con un modulo tagliato su misura per loro. Questo perché le motivazioni costituiscono una parte fondamentale sul campo di calcio. Quindi qual è la mia risposta alla domanda “I giocatori si adeguano al modulo o viceversa?”? Io rispondo DIPENDE. Se non hai un trequartista e nessun giocatore che possa interpretar quel ruolo, inutile usare il 4312. Se non hai un mediano e nessun giocatore che possa imparare quel ruolo, inutile giocare con il 4231. Ma se hai una squadra composta da giocatori svegli e abili nell’apprendimento, non escludo che possano essere i giocatori ad adattarsi al modulo.

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Riccardo Ferrari

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Riscaldamento per tutte le categorie

2018-10-23 09:45:16

Buongiorno a tutti,oggi vi propongo tre esercitazioni che solitamente uso per fare riscaldamento, adatte per tutte le categorie, a partire dagli Esordienti. Si basano tutte su un concetto fondamentale nel gioco del calcio, cioè palla avanti-indietro-avanti.La prima esercitazione è molto semplice. Si crea un rombo (le distanze variano in base alla categoria in questione). Partendo dal vertice, gioco palla avanti al compagno in appoggio, mi faccio vedere in scarico per ricevere il passaggio indietro e gioco sul vertice opposto. Prima di ricevere il passaggio tutti i giocatori eseguono un contro movimento lungo-corto, per abituare i ragazzi a non ricevere mai palla da fermi e, altra cosa molto importante, sul prima passaggio in appoggio, chiamo “UOMO” al mio compagno.La seconda esercitazione è una variante della prima. Costruisco una Y con i cinesini (posso anche usare dei paletti per abituare i giocatori a ricevere il pallone in anticipo sull’avversario. Parto dal vertice basso e gioco palla in appoggio al giocatore davanti a me, chiamo “UOMO” e ricevo nuovamente la palla in scarico, che gioco al vertice di fronte. Chiamo nuovamente “UOMO”, ed il vertice gioca in scarico sul giocatore in mezzo alla Y, che gioca di prima sull’altro vertice. E’ un esercizio completo, fatto anche dai giocatori dell’Atletico Madrid di Simeone. Abituo il giocatore a giocare “dove vedo”, chiamare uomo/solo al compagno e seguire il passaggio.La terza esercitazione coinvolge un numero maggiore di giocatori. Costruisco due rettangoli, uno dentro l’altro, e gioco sempre palla avanti-indietro-avanti, chiamando “UOMO” al mio compagno, per suggerirgli la giocata in scarico. Se la qualità della squadra lo consente, è un’esercitazione che si può fare ad un tocco, utilizzando anche due palloni contemporaneamente, facendoli partire dai due vertici opposti.I disegni nelle figure rappresentano la disposizione dei giocatori ed anche la sequenza dei passaggi.

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