Moshe Ferdinando Pitari
Il Calendario Ebraico
2018-08-28 21:02:34
ll calendario ebraico è un calendario lunisolare, cioè calcolato sia sulla base solare sia sulla base lunare. L'anno è composto da 12 o 13 mesi a loro volta composti da 29 o 30 giorni. Le festività ebraiche sono definite in relazione al calendario ebraico: poiché alcune di queste sono legate strettamente alla stagione, esse devono cadere nella stagione giusta. Maimonide codificò un sistema matematico che fissa l'inizio dei mesi e la durata degli anni in base a regole di calcolo precise e immutabili. Il calendario ebraico è un calendario cerimoniale usato anche nello Stato d'Israele per stabilire le festività. In Israele esso non è però soltanto cerimoniale, infatti i documenti pubblici ed amministrativi israeliani e le carte d'identità israeliane riportano entrambi i calendari. La legislazione civile israeliana permette l'uso indistinto di entrambi i calendari nei contratti ed in qualsiasi tipo di documentazione ed esso viene infatti usato nella vita quotidiana dalla consistente quota di popolazione haredi israeliana al posto del calendario gregoriano. Il calendario ebraico è basato sul ciclo metonico di 19 anni divisi tra normali ed embolismici nei quali viene aggiunto un tredicesimo mese. Gli anni embolismici sono il 3º, il 6º, l'8º, l'11º, il 14º, il 17º e il 19º anno del ciclo. Questo è composto di 12 anni di 12 mesi e da sette anni di 13 mesi per complessivi 235 mesi lunari. Il tredicesimo mese si chiama Adar Sheni. Il mese lunare dura circa 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 3 secondi. L'anno solare, invece, dura circa 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Da questo deriva che nell'arco di un anno il calendario lunare di 12 mesi resta indietro di circa 10 giorni e 21 ore rispetto a quello solare. Alternando anni di 12 e 13 mesi come specificato, si riesce a compensare quasi esattamente la differenza: lo scarto tra 19 anni solari e 235 mesi lunari è appena di 2 ore e 5 minuti circa, pari a circa 7 minuti per anno. Come per gli anni anche i mesi possono avere durate differenti per compensare l'errore presente nella durata del ciclo lunare. Vi sono, quindi, i mesi completi (di 30 giorni) e quelli mancanti (di 29 giorni): in genere essi si alternano, ma vi sono delle eccezioni. La sequenza dei mesi del calendario ebraico è: Tishrì (30 giorni): sett-ott; Cheshvan (29 o 30 giorni): ott-nov; Kislev (29 o 30 giorni): nov-dic; Tevet (29 giorni): dic-gen; Shevat (30 giorni): gen-feb; Adar (29 o 30 giorni): feb-mar; (Adar Sheni) (29 giorni) ... Nisan (30 giorni): mar-apr; Iyar (29 giorni): apr-mag: Sivan (30 giorni): mag-giu; Tammuz (29 giorni): giu-lug; Av (30 giorni): lug-ago; Elul (29 giorni): ago-sett. Il mese di Adar Sheni - detto anche Veadar - manca negli anni normali ed è presente negli anni embolismici. I mesi di Cheshvan e Kislev variano di durata a seconda del tipo di anno. Gli anni normali possono durare 353, 354 o 355 giorni; gli anni embolismici 383, 384 o 385. Il ciclo di 19 anni può durare da 6939 a 6942 giorni. Il calendario ebraico si ripete esattamente dopo un ciclo di 689.472 anni, pari a 251.827.457 giorni. La durata media dell'anno è quindi di circa 365,2468 giorni: la deviazione rispetto all'anno solare medio è di circa 6 minuti e 39 secondi, quindi il calendario ebraico rimane indietro di un giorno rispetto all'anno solare ogni circa 216 anni. Concludendo il calendario parte da Adamo e arriva ai giorni nostri, non esistendo un prima e dopo Cristo. Quindo oggi 10 maggio 2018 corrisponde in ebraico a: 25 Iyar, 5778; proprio così, siamo nell'anno 5778.
Moshe Ferdinando Pitari
Kabbalah: Proviamo a iniziare
2018-08-28 20:15:14
Letteralmente Kabalah vuol dire ciò che si riceve. La parola prende origine dal verbo Lekabel (ebraico = ricevere). La parola si è conservata anche nell'ebraico moderno e vuol dire ricevuta fiscale. Se entrate in un ristorante in Israele infatti chiederete: "Kabalah, bevakascià" (il conto per favore). Quindi Kabalah vuol dire ricevere un insegnamento, in questo campo un insegnamento mistico-esoterico. Scopo della Kabalah è indagare sui misteri del cosmo, della vita, della creazione. Diverse correnti ebraiche, cristiane, buddhiste e musulmane la seguono, perchè questa disciplina ebraica più che una religione possiamo considerarla una interpretazione degli insegnamenti Divini. Base della Kabalah sono due libri fondamentali: la Torah e lo Zohar. La Torah, il libro della legge sono i primi cinque libri dell'antico testamento: Genesi, Esodo, Numeri, Levitico, Deuteronomio, secondo la tradizione dettati a Mosè direttamente da Jahweh, nei quaranta giorni del monte Sinai. Questo libro viene chiamato dai Cristiani "Pentateuco". Lo Zohar è un commento mistico piuttosto complesso della Torah, che viene analizzata in una lettura mistica, i Cristiani chiamano lo Zohar "Libro dello Splendore". Come tutti i testi antichi tradotti, possono essere rivisti, aggiornati e anche un po' personalizzati, ma il fine è sempre lo stesso, cercare di transitare a un livello di conoscenza superiore. Bisogna considerare la difficoltà della traduzione dello Zohar, che a differenza della Torah non è stato scritto in Ebraico ma in Aramaico. Accettare un discorso Kabalistico non è facile, in quanto nella Kabalah tutto ha una motivazione, ed emozioni come gioia, tristezza, contentezza, sofferenza fanno parte dello stesso piano. Dobbiamo fare tesoro di ogni esperienza perchè tutte le esperienze ci lasciano un insegnamento utile per ricondurci all'Uno. Il nostro compito è di assumerci la responsabilità e comprendere che noi siamo causa/effetto di quello che ci succede. Non potremo mai progredire se a ogni circostanza sfavorevole incolpiamo gli altri, la sfortuna, il caso, il destino, le banche, gli illuminati, il nuovo ordine mondiale etc... la Kabalah dobbiamo conservare piena coscienza di noi stessi, comprendere che se progrediamo nel nostro interiore anche l'esteriore cambierà, è una legge Universale inderogabile.
Moshe Ferdinando Pitari
Kabbalah un assaggio
2018-08-28 19:30:25