Moshe Ferdinando Pitari

Kabalah: Formazione dell'universo

2018-08-30 06:25:49

L’universo al contrario della Luce Divina ha una collocazione in quello che l’uomo definisce tempo cronologico. Dobbiamo risalire a circa 17 miliardi di anni fa, tempo terrestre. Quale era il panorama prima della formazione dell’universo? Era il completo vuoto primordiale, riempito però dalla Luce Divina, quella che si chiama appunto luce primordiale, in ebraico Ein Sof Or (Luce Infinita). Considerando che tutto era il Dio infinito, come agire per avere l’universo? Bene, con una soluzione semplice ed efficace. Il Divino decide di cedere parte del suo «Spazio» per la formazione dell’universo. Come accade? Il Divino crea per prima cosa uno spazio nel suo, lo delimita e lo chiama «Makom Panui» (Posto Libero), e nel fare questo dà origine al fenomeno del restringimento del suo spazio, quello che viene chiamato fenomeno della ritrazione, in ebraico: «Tzintzum». La Luce Divina è talmente potente che sarebbe impossibile porre qualcosa all’interno; allora il Creatore protegge lo spazio libero e crea una luce-energia a intensità più bassa che chiamerà Kav (Linea), ed è in questo spazio che comincia la storia dell’universo. Il nuovo spazio, il Makom Panui, è ora un enorme vuoto in cui domina Kav. Il Creatore allora decide di riempirlo in maniera parziale. All’interno del Makom Panui mette una fiammella contenente milioni di informazioni. Immaginiamo tutto questo come una piccolissima memoria, la nostra fiammella, che è in grado di contenere tutte le informazioni. La fiammella viene fatta detonare con l’energia del Divino, sprigionando una esplosione di potenza indescrivibile, a cui viaggiando a velocità inimmaginabile saranno sospinte tutte le informazioni, che si posizioneranno nello spazio universale. Ecco che abbiamo ottenuto quello che gli scienziati chiamarono in tempi recenti «Big Bang». Comincia ora però quella che è la fase del primo assestamento dell’universo, che durerà alcune centinaia di milioni di anni, in cui le informazioni della memoria iniziale andranno a collocarsi nell’universo per iniziare il vero e proprio lavoro di formazione. Tutto questo si svolge in tre fasi che andiamo ad analizzare. 1 - Nekudim: (puntini), è la fase dove tutte le informazioni si muovono senza una meta fissa, viene chiamato caos instabile. 2 - Akudim: (vibrazioni), è la fase dove tutte le informazioni si fermano al loro posto, viene chiamato caos stabile. 3 - Berudim: (connessioni), le informazioni si aprono come se fossero dei files, comincia così la prima e vera fase di formazione dell’universo, quella che si chiamerà fase della restaurazione. Da qui comincia la fase di continua evoluzione dell’universo, la differenza con molte fazioni scientifiche è che i cabbalisti per evoluzione dell’universo intendono adeguamento della massa universale agli avvenimenti; gli scienziati preferiscono parlare di espansione. Il fenomeno globale, Brit HaTevel (patto universale), e lo Tizintzum conseguente saranno la base che uniranno il Divino alla donna nel patto inscindibile: la creazione della vita. L’atto della donna nel donare la vita è simile a quello primordiale Divino: ridurre il proprio spazio per permettere alla nuova vita di svilupparsi. Veramente grandioso. Il Divino stabilisce il suo patto inscindibile anche con le donne che non avranno figli, perché quello che conta è la potenzialità.

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Moshe Ferdinando Pitari

L' Ultima Cena, capolavoro di Leonardo

2018-08-29 23:21:08

Penso che il quadro di Leonardo non abbia bisogno di presentazioni. Le ultime ore di Rebbe Yeshua (Gesù) passate con gli Apostoli, condividendo il rito della Pasqua Ebraica, che comprende un rito particolare ripreso in parte nello Shabbat (la celebrazione del Sabato ebraico) Quando Gesù spezza il pane e beve il vino fa un rituale che risale ai tempi di Mosè, e che è tuttora svolto tutti i Sabati normalmente. Quando Gesù dice "continuate a fare questo in memoria di Me", non inventa un nuovo rituale, invita gli Apostoli a non interrompere la tradizione di spezzare il pane e bere il vino. Gesù invita gli Apostoli a mantenere la tradizione affidando a Kheifa (Pietro) il proseguimento della tradizione ebraica. In seguito Shaul (Paolo), che non era neanche un Apostolo inventa il cristianesimo, infatti se leggete bene il Vangelo scoprirete che Pietro e Paolo non andavano d'accordo su niente, e Paolo afferma tranquillamente nel Vangelo che Pietro è un "traditore", e anche gli Apostoli. Gesù disse come è riportato in tutti e quattro i Vangeli Canonici "Neanche una yod della legge deve essere cambiata (yod è una lettera dell'alfabeto ebraico). Il cristianesimo stravolgerà con Paolo tutti gli insegnamenti di Gesù, che rappresentava in pieno la legge ebraica, tanto che combatteva i sacerdoti del tempio di Gerusalemme che tutto facevano meno che rispettare la legge della Torah (libro Sacro Ebraico). Gesù nasce ebreo, vive da ebreo, e morirà da ebreo. Una curiosità sul quadro di Leonardo nella foto: "l'Ultima Cena". Alcuni puristi affermano che gli Ebrei mangiavano il pasto di Pasqua seduti su tappetini in terra, e che quindi la rappresentazione di Leonardo è errata. Cio è vero, ma Gesù e gli Apostoli erano Esseni e gli Esseni celebravano la Pasqua attorno a una tavola rettangolare. Leonardo che era un Massone e conosceva perfettamente la storia essena, fa quindi una giusta rappresentazione.

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Moshe Ferdinando Pitari

Kabalah: Conscio, subconscio, sesto senso

2018-08-29 05:14:38

La Kabalah ha un approccio di tipo scientifico, mentre altre discipline hanno approcci più spirituali o più animici. Molte discipline new age si basano sulla cosiddetta ricerca del sé, per comprendere al massimo la propria interiorità e poter così comunicare con il nostro subconscio che parla un diverso linguaggio dal conscio, mettere in comunicazione le due parti ci porta a conoscenza del vero "Io", perché il subconscio è la sede del nostro intento inconoscibile che diventa così conoscibile. Lo stesso concetto è presente nell'Alchimia Moderna, la quale dice che la nostra parte conscia è l'1% e quella inconscia o subconscio è il 99%. Il subconscio però è considerato quella parte con la quale noi non vogliamo comunicare e quindi ne abbiamo fatto una parte sconosciuta. L'alchimia però che è molto più pratica aiuta al ricongiungimento di conscio e subconscio attraverso esercizi quotidiani e pratici chiamati "lavoro di presenza su se stessi", che coinvolgono la nostra parte fisico-mentale, perché tutto ciò non riguarda lo spirituale. La Kabalah Parla di zone dell'anima, e l'anima è il nostro sesto senso. Quando noi percepiamo l'anima perché abbiamo in possesso il nostro Punto del Cuore abbiamo raggiunto il nostro livello di unione coscienza-conoscenza. A differenza delle altre discipline questo si ottiene però con lo studio della Saggezza della Kabalah, e attraverso l'affinazione dei nostri cinque sensi. Fonte principale di conoscenza della Kabalah è lo studio, con l'apprendimento, la discussione e soprattutto la messa in pratica. CONSCIO = è la nostra parte legata alla mente-cervello, la sede del nostro conoscibile, dell'azione logica e razionale, spesso però basata sugli schemi che ci facciamo imporre dall'esterno. SUBCONSCIO O INCONSCIO = è quella parte che è legata alla nostra mente-cuore ed è sede di tutte le nostre reali conoscenze, intenzioni, progetti, quella parte dove è contenuto il nostro "Io" senza maschera. E' quella parte che ragiona come essere animico immortale e quindi ragiona in maniera completamente diversa dal coscio che ci considera una macchina biologica che vive pochi anni. Nella Kabalah conscio e subconscio non esistono, possiamo trovare una comunanza in quello che la Kabalah chiama ricongiungimento delle nostre parti animiche inferiore e superiore, la vera coscienza-conoscenza sta nella riunione consapevole di queste due parti che analizziamo brevemente. NEFESH BEHAMIT = è l'anima inferiore o animale, quella parte dell'anima che ci difende dai pericoli e vuole che facciamo tutto in fretta perché la sua concezione di vita è basata solo sul passaggio terrestre, e non essendo consapevole della continuità della vita pensa che tutto si debba risolvere in questa. NEFESH ELOKIT = è l'anima superiore o Divina, quella che è consapevole della sua immortalità e che quindi concepisce la nostra evoluzione come una tranquilla passeggiata attraverso la nostra crescita. Quindi solo sviluppando al massimo Nefesh Behamit, e quindi conoscendola appieno possiamo accedere la nostro sesto senso, Nefesh Elokit

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