Scrittore per caso
Tratto da “Ricordi dell’invasione”
"Gli alberi creavano un’ottima copertura, nessuno mi avrebbe visto, ma se loro non avrebbero visto me, di conseguenza io non avrei visto loro.
Si perché gli alberi coprivano ogni punto di accesso e, per quanto poteva essere formidabile l’istinto di sopravvivenza di Ted, non sarei mai stato pienamente al sicuro in quel posto.
Così decisi di rispettare la sesta regola, restare sempre in movimento.
Tornai alla porta del casolare con l’intenzione di andare all’interno per prendere le mie cose.
Trovai Ted che se ne stava seduto nello stesso posto in cui lo avevo trovato al mio risveglio e mi stava osservando a bocca aperta, con la lingua di fuori, come solitamente stanno i cani.
Dava l’impressione che aspettasse qualcosa da me.
Forse un gesto, magari una carezza."
Scrittore per caso
tutti gli altri si scelgono la favola in cui credere.
Scrittore per caso
Tratto da "Da un altro mondo"
"Gli umani adulti vivevano in coppia, maschi e femmine, questa unione veniva chiamata famiglia e da questa potevano venire dei figli, come accadeva anche nel nostro pianeta, anche se il termine “famiglia” era ormai in disuso da eoni presso il nostro mondo, poiché, come detto in precedenza, i giovani non venivano allevati direttamente dai genitori biologici, ma dall’intera comunità."