Maurizio D’onofrio

Cos’è un blog: a cosa serve, come si crea e come funziona Cos'è un blog? Si tratta di uno strumento essenziale per pubblicare nuovi contenuti online. Scopriamo insieme quali sono le sue caratteristiche essenziali, come funziona e come si apre. Il blog è un diario online che consente di creare contenuti in ordine temporale. La struttura riprende quella di un diario, ogni pagina ha una data e un indirizzo di riconoscimento (permalink). La differenza sostanziale rispetto a un sito web è proprio la sua continua evoluzione. Cos’è un blog, quindi? Un nuovo modo per intendere l’editoria, una piccola rivoluzione per il web. Soprattutto, il blog raggiunge un pubblico preciso. Questa tipologia di sito web nasce proprio per questo, per parlare con una community. COME CAM TV La data di pubblicazione del primo blog corrisponde al 23 dicembre del 1997, quando Jorn Barger, commerciante americano appassionato di caccia, iniziò a pubblicare i risultati del suo hobby. Quindi il blog ha, nella sua genesi, il seme della condivisione. Scrivo e pubblico per far conoscere dei dettagli che conosco e che possono essere utili. Quando mi chiedono cos’è il blog secondo te io rispondo così: è l’essenza del social web, un luogo dove condividere contenuti e interagire con il pubblico per creare nuova conoscenza. E trovare dei vantaggi concreti. Perché aprire un blog I motivi possono essere diversi. Ho detto che il blog (da web log) nasce per condividere idee, esperienze, consigli. Quindi la prima spinta è questa: parlare delle proprie passioni a un pubblico diverso da quello che incontri ogni giorno sotto casa. Cos’è un blog, pensaci bene. Un mezzo per entrare in contatto con un mondo diverso. Con persone differenti. Puoi aprire un blog nel quale racchiudere pensieri, racconti, informazioni. Come, ad esempio, ricette. Quindi le categorie di blog si moltiplicano: food blog, beauty blog, tech blog, travel blog. Ecco la scintilla per trasformare il blog in qualcosa di diverso: uno strumento per monetizzare. Per guadagnare online e fare soldi con gli articoli. ESEMPI DI BLOG : live style - cucina- hobby è fai da te - salute e benessere - musica - sport in genere - blog di professione che si svolge e per spingere la propria azienda ècc ecc .. grazie

Maurizio D’onofrio

Maurizio D’onofrio

Un giorno nella foresta scoppiò un grande incendio. Di fronte all’avanzare delle fiamme, tutti gli animali scapparono terrorizzati mentre il fuoco distruggeva ogni cosa senza pietà. Leoni, zebre, elefanti, rinoceronti, gazzelle e tanti altri animali cercarono rifugio nelle acque del grande fiume, ma ormai l’incendio stava per arrivare anche lì. Mentre tutti discutevano animatamente sul da farsi, un piccolissimo colibrì si tuffò nelle acque del fiume e, dopo aver preso nel becco una goccia d’acqua, incurante del gran caldo, la lasciò cadere sopra la foresta invasa dal fumo. Il fuoco non se ne accorse neppure e proseguì la sua corsa sospinto dal vento. Il colibrì, però, non si perse d’animo e continuò a tuffarsi per raccogliere ogni volta una piccola goccia d’acqua che lasciava cadere sulle fiamme. La cosa non passò inosservata e ad un certo punto il leone lo chiamò e gli chiese: “Cosa stai facendo?”. L’uccellino gli rispose: “Cerco di spegnere l’incendio!”. Il leone si mise a ridere: “Tu così piccolo pretendi di fermare le fiamme?” e assieme a tutti gli altri animali incominciò a prenderlo in giro. Ma l’uccellino, incurante delle risate e delle critiche, si gettò nuovamente nel fiume per raccogliere un’altra goccia d’acqua. A quella vista un elefantino, che fino a quel momento era rimasto al riparo tra le zampe della madre, immerse la sua proboscide nel fiume e, dopo aver aspirato quanta più acqua possibile, la spruzzò su un cespuglio che stava ormai per essere divorato dal fuoco. Anche un giovane pellicano, lasciati i suoi genitori al centro del fiume, si riempì il grande becco d’acqua e, preso il volo, la lasciò cadere come una cascata su di un albero minacciato dalle fiamme. Contagiati da quegli esempi, tutti i cuccioli d’animale si prodigarono insieme per spegnere l’incendio che ormai aveva raggiunto le rive del fiume. Dimenticando vecchi rancori e divisioni millenarie, il cucciolo del leone e dell’antilope, quello della scimmia e del leopardo, quello dell’aquila dal collo bianco e della lepre lottarono fianco a fianco per fermare la corsa del fuoco. A quella vista gli adulti smisero di deriderli e, pieni di vergogna, incominciarono a dar manforte ai loro figli. Con l’arrivo di forze fresche, bene organizzate dal re leone, quando le ombre della sera calarono sulla savana, l’incendio poteva dirsi ormai domato. Sporchi e stanchi, ma salvi, tutti gli animali si radunarono per festeggiare insieme la vittoria sul fuoco. Il leone chiamò il piccolo colibrì e gli disse: “Oggi abbiamo imparato che la cosa più importante non è essere grandi e forti ma pieni di coraggio e di generosità. Oggi tu ci hai insegnato che anche una goccia d’acqua può essere importante e che «insieme si può» spegnere un grande incendio. D’ora in poi tu diventerai il simbolo del nostro impegno a costruire un mondo migliore, dove ci sia posto per tutti, la violenza sia bandita, la parola guerra cancellata, la morte per fame solo un brutto ricordo”. Fonte della favola: varie fonti online riportano la favola come trascritta. Ci sono altre versioni ma quella che ho scelto è la più corrente. L’origine della favola è l’Africa.

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