Maurizio D’onofrio

Maurizio D’onofrio

Adesso chiudi dolcemente gli occhi e stammi ad ascoltare Sono solo quattro accordi ed un pugno di parole Più che perle di saggezza sono sassi di miniera Che ho scavato a fondo a mani nude in una vita intera Non cercare un senso a tutto, perché tutto ha senso Anche in un chicco di grano si nasconde l'universo Perché la natura è un libro di parole misteriose Dove niente è più grande delle piccole cose È il fiore tra l'asfalto, lo spettacolo del firmamento È l'orchestra delle foglie che vibrano al vento È la legna che brucia, che scalda e torna cenere La vita è l'unico miracolo a cui non puoi non credere Perché tutto è un miracolo, tutto quello che vedi E non esiste un altro giorno che sia uguale a ieri Tu allora vivilo adesso, come se fosse l'ultimo E dai valore ad ogni singolo attimo Ti immagini se cominciassimo a volare Tra le montagne e il mare Dimmi dove vorresti andare Abbracciami se avrò paura di cadere Che siamo in equilibrio sulla parola insieme Abbi cura di me Abbi cura di me Il tempo ti cambia fuori, l'amore ti cambia dentro Basta mettersi al fianco invece di stare al centro L'amore è l'unica strada, è l'unico motore È la scintilla divina che custodisci nel cuore Tu non cercare la felicità, semmai proteggila È solo luce che brilla sull'altra faccia di una lacrima È una manciata di semi che lasci alle spalle Come crisalidi che diventeranno farfalle Ognuno combatte la propria battaglia Tu arrenditi a tutto, non giudicare chi sbaglia Perdona chi ti ha ferito, abbraccialo adesso Perché l'impresa più grande è perdonare se stesso Attraversa il tuo dolore, arrivaci fino in fondo Anche se sarà pesante come sollevare il mondo E ti accorgerai che il tunnel è soltanto un ponte E ti basta solo un passo per andare oltre Ti immagini se cominciassimo a volare Tra le montagne e il mare Dimmi dove vorresti andare Abbracciami se avrai paura di cadere Che nonostante tutto noi siamo ancora insieme Abbi cura di me Qualunque strada sceglierai, amore Abbi cura di me Abbi cura di me Che tutto è così fragile Adesso apri lentamente gli occhi e stammi vicino Perché mi trema la voce come se fossi un bambino Ma fino all'ultimo giorno in cui potrò respirare Tu stringimi forte e non lasciarmi andare Abbi cura di me Bellissima canzone di Simone cristicchi

Maurizio D’onofrio

L’Auditorium Parco della Musica di Roma, inaugurato nel 2001, si trova in via Pietro De Coubertin, tra viale Maresciallo Pilsudski, Villa Glori, il Villaggio Olimpico ed il viadotto di corso Francia. E’ stato realizzato su progetto di Renzo Piano per dotare Roma di un moderno auditorium. E’ gestito dalla Fondazione Musica per Roma.

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