Maurizio D’onofrio
Questo virus non ci sta uccidendo, ci sta insegnando che non dobbiamo lasciarci soli, che se togli il tocco resta lo sguardo che se togli l'approccio resta il pensiero, che non c'è matematica al mondo che possa vivere di sola sottrazione, per quanto la vita a volte usi espressioni difficili noi, possiamo sommare meraviglia e moltiplicarla per chi continuamente divide finirà presto, come finiscono tutte le cose senza cuore come fanno i tornadi le onde arrabbiate dei mari giganti i terremoti, le tempeste, vengono devastano e se ne vanno, e non c'è da inaridirsi né da annaffiarci di collera spietata, è la loro natura, venire distruggere e andare è la loro natura, la nostra natura invece è quella di restare e a chi resta resta il compito di costruire e come abbiamo costruito un'Arca per salvare la vita ai tempi delle immense piogge oggi siamo chiamati a difendere le nostre piogge interiori a non lasciarci affogare dall'indifferenza dall'odio, il razzismo, la paura a costruire la nostra Arca dentro per mettere in salvo la generosità, l'accoglienza, il senso di pace, il servizio, l'umiltà questo virus non ci sta uccidendo, ci sta ricordando che siamo fragili che non dobbiamo dare per scontato questo corpo che non si scherza con la terra che non si prende in giro il cielo e che c'è sempre un'occasione per restare amorevoli non posso toccarti, dicono, ma senti, senti come ti abbracciano forte i miei occhi. (Gio Evan)
Maurizio D’onofrio
Maurizio D’onofrio