Mary Mary

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⁣PERCHÉ ALCUNI TRATTANO I LORO ANIMALI COME DEI FIGLI? Perché, quando si guarda il proprio figlio o il proprio cane, nel cervello si attivano le stesse strutture cerebrali. Lo sostiene uno studio del Massachusetts General Hospital (Usa): una risonanza magnetica funzionale ha analizzato le reazioni di 14 donne che guardavano le foto di figli e cani, propri e altrui. In generale, si sono accese le aree cerebrali inerenti al sentimento del rapporto filiale, all’elaborazione visiva, all’emozione, alla ricompensa, all’interazione sociale. La risposta è stata più attiva e molto simile solo di fronte alle foto dei propri “cuccioli”, con due differenze: l’area dei legami affettivi si è attivata di più di fronte ai figli, quella delle elaborazioni delle immagini di fronte ai cani. Un altro studio condotto su 2.000 proprietari ha dimostrato che questi trascorrono in media 219 ore all’anno a “parlare” con i loro cani: per il 34% delle donne e il 28% degli uomini servirebbe a riordinare i pensieri e a prendere decisioni importanti.

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Il “Tunnel of love”, situato in Ucraina tra Klevan e il villaggio di Orzhiv, un posto davvero speciale, immerso nel verde di una vegetazione rigogliosa in estate, accompagnato dai colori caldi dell’autunno e imbiancato dalla neve in inverno!

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