Lo Sai che...

Informazioni utili e curiosità

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💚 BIOLOGICO: Dal 1 luglio 2010 il nuovo logo “Euro-leaf” viene apposto su tutte le confezioni di alimenti biologici prodotti in UE. Accanto a esso (opzionale per i prodotti importati), sarà consentito riprodurre altri loghi privati, locali o nazionali. In agricoltura biologica non si utilizzano sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi in genere) né organismi geneticamente modificati (OGM). Alla difesa delle colture si provvede anzitutto in via preventiva, attraverso la selezione di specie resistenti alle malattie e l’utilizzo di tecniche agronomiche appropriate: • la rotazione delle colture. Si evita di coltivare per più stagioni consecutive la stessa pianta sullo stesso terreno. In questo modo, oltre a impedire ai parassiti di ritrovare ambienti favorevoli dove proliferare, si sfruttano in modo più razionale e meno intensivo le sostanze nutrienti presenti nel terreno; • la piantumazione di siepi e alberi che preservano il paesaggio, danno ospitalità ai predatori naturali dei parassiti e servono come barriera fisica a possibili inquinamenti esterni; • la consociazione, cioè la coltivazione contemporanea di piante diverse, l’una sgradita ai parassiti dell’altra. In agricoltura biologica si usano fertilizzanti naturali come letame e altre sostanze organiche compostate (sfalci, etc.) e sovesci (incorporazione nel terreno di piante appositamente seminate, per esempio trifoglio, senape, favino). In caso di necessità, per la difesa delle colture si interviene con sostanze naturali (vegetali, animali o minerali): estratti di piante, insetti predatori di parassiti, farina di roccia o minerali naturali in grado di correggere la struttura e le caratteristiche chimiche del terreno, ma anche di difendere le coltivazioni dalle crittogame. L’agricoltore può usare solo le sostanze di origine naturale autorizzate dal regolamento CE (tassativamente elencate in un’apposita lista). I prodotti Gli ingredienti dei prodotti alimentari da agricoltura biologica devono essere certificati “bio” almeno per il 95 per cento (percentuale riferita al totale degli ingredienti di origine agricola, escludendo acqua, sale, additivi ammessi, eccetera). Gli alimenti ottenuti con materie prime che provengono da terreni in fase di conversione all’agricoltura biologica possono essere commercializzati solo se mono-ingrediente (es. riso, polenta). Additivi, eccipienti e coadiuvanti tecnologici sono ammessi solo se previsti dal regolamento CE nelle apposite liste (es. acido citrico, acido ascorbico, farina di semi di carrube, ecc.). È vietato l’uso di coloranti di sintesi, additivi non blandi, e comunque di qualsiasi ingrediente ottenuto o derivato da OGM. Tra gli aromi solo ammesse solo sostanze aromatizzanti naturali o preparazioni aromatiche naturali. Gli impianti di trasformazione, immagazzinaggio e condizionamento devono garantire che la lavorazione dei prodotti da agricoltura biologica sia separata da quella dei prodotti convenzionali (l’identificazione e la rintracciabilità quindi devono esserci per le materie prime e il prodotto finito). I requisiti più significativi da rispettare sono: • qualifica dei fornitori biologici (che devono dimostrare la certificazione di conformità al metodo di produzione biologico rilasciata dall’ente di riferimento). • controlli al ricevimento dei prodotti biologici (possibili attraverso i codici di controllo nelle etichette per i prodotti confezionati, indicazioni obbligatorie nel DDT, certificati di lotto/partita). • separazione dei due cicli produttivi, biologico e convenzionale (cautela e prevenzione per evitare contaminazioni), anche durante il trasporto. • analisi presso laboratori Sinal (cioè che fanno parte del Sistema nazionale per l’accreditamento dei laboratori di prova) che operino con metodi analitici a elevata sensibilità (limite di determinazione < 10

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🐱🐱🐱 FUSA DEI GATTI: le teorie.. Secondo una teoria scientifica, le fusa sono prodotte dai muscoli della laringe che, tremando velocemente, producono la dilatazione e la contrazione della glottide. La rapidità di questi movimenti produce una vibrazione e di conseguenza il rumore che sentiamo. Secondo un’altra teoria invece le fusa si originano nella vena cava posteriore all’altezza del diaframma. In questo caso i muscoli, comprimendo il flusso sanguigno, provocano delle vibrazioni che si propagano nei bronchi. Fusa di piacere: i motivi Nella maggior parte dei casi i gatti fanno fusa di piacere: in generale infatti, notiamo che un gattino fa le fusa quando viene accarezzato o quando sta mangiando. In questo caso ci vuole far capire che è felice e che prova piacere a ricevere coccole, oppure che è contento di mangiare la pappa o si sta divertendo mentre gioca. In altri casi invece vuole comunicarci qualcosa, ad esempio che ha fame o sete. Le fusa sono inoltre un mezzo di comunicazione tra mamma e cuccioli: la mamma gatta, ad esempio, facendo le fusa calma i gattini dopo il trauma del parto e li guida per essere allattati. Anche i gattini, dal canto loro, fanno le fusa, comunicando alla loro mamma felicità, ma in alcuni casi anche paura e malessere. 🐱😊❤

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🤔 La pianta dai mille usi.. LA CANAPA ! .. Cosa posso fare con la Canapa.. ? Con la canapa si potrebbero salvare ogni anno centinaia di milioni di alberi, produrre ogni tipo di tessuti, fabbricare carburanti, materie plastiche e vernici non inquinanti. Con i semi della canapa si potrebbe colmare la carenza di proteine dei paesi in via di sviluppo. Salvare l'ambiente, produrre la carta in modo non inquinante e senza sacrificare gli alberi, sostituire i prodotti chimici del petrolio (migliorare i conti con l'estero e creare nuovi posti di lavoro). Guarda il video e sostieni 😊🤗

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