Il Tempio Dei Libri

La lettura rende liberi

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La lettura rende liberi

2022-12-29 10:44:32

<< La pioggia scivolava sulle sue guance confondendosi con le lacrime. L’uomo oscuro non rispose. Le gocce si fermavano sulle lenti dei suoi occhiali e riflettevano la luce lontana dei lampioni, dando l’impressione che gli occhi dello sconosciuto fossero compositi, come quelli degli insetti >>

Ieri ho finito la lettura di questo libro fantasy.

È particolare come è iniziata la scelta di questa lettura.

Era il periodo in cui era uscito, ovvero l’anno scorso, e lo vedevo ovunque sul web.

Incuriosita dalla trama iniziai a leggerlo, ma mi risultava pesante e quasi mi ha mandata in blocco del lettore.

Non era il momento adatto.

Però, la settimana scorsa, per curiosità e senza aspettative, ho deciso di riprenderlo in mano; 

dà lì non mi ci sono più staccata.

Continuava ad essere particolare e quasi “strano”, ma mi ha risucchiata in un vortice invisibile grazie al quale non riuscivo (e non desideravo) abbandonarlo sul comodino, eccetto ovviamente per dormire.

Non mi aspettavo un simile epilogò; ero convinta che sarebbe stato una di quelle storie dalle quali ci aspettiamo tanto ma riceviamo poco.

E invece…

Pura magia ✨

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La lettura rende liberi

2022-12-24 10:06:33

Buona vigilia di Natale a tutti 🎄❤️

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La lettura rende liberi

2022-12-20 10:54:10

Salve a tutti miei lettori;

oggi voglio parlarvi delle letture natalizie che ho fatto in questo periodo di dicembre.

In particolare vorrei parlarvi di due racconti di Charles Dickens.

Mi sono avvicinata a questo autore qualche anno fa, proprio nel periodo natalizio, con precisione la vigilia di Natale, durante la quale, prima del consueto cenone, ho letto “Il Canto di Natale”.

“Le Campane” e “Il Grillo del Focolare” sono stati pubblicati rispettivamente nel 1844 e 1845.

Sicuramente la fama ottenuta grazie al precedente racconto natalizio ha avuto un certo impatto nella stesura dei successivi.

📖 𝓛𝓪 𝓽𝓻𝓪𝓶𝓪 𝓲𝓷 𝓫𝓻𝓮𝓿𝓮:

Le campane tratta di Trotty, nomignolo di Toby Veck, un pover’uomo che per tirare avanti nella sua umile vita consegna la posta nelle varie parti della città, ovvero Londra.

Toby si troverà ad affrontare una straordinaria vicenda la notte del 31 dicembre, di cui ovviamente non vi dirò nulla, o rischio di togliervi lo sfizio della lettura, qualora non lo aveste già letto.

Però, come sempre, vi lascerò delle citazioni di entrambi i racconti, tanto da stuzzicare la vostra curiosità.

Per quanto riguarda Il Grillo del Focolare, il protagonista è John Peerybingles, un vetturino che vive con la moglie Dot, il figlio piccolo, la tata Tilly e un misterioso individuo con la barba bianca che vivrà nella sua casa in qualità di ospite.

Insieme a queste figure vi è un grillo, che ha la capacità di discorrere e di consigliare, anche se non in maniera diretta, con tutte le persone presenti nella dimora.

Sarà proprio il grillo a far sì che ogni inconveniente e stranezza abbattuti sulla casa di John spariscano e ridesterà la speranza e la gioia nei personaggi.

📚 𝓒𝓲𝓽𝓪𝔃𝓲𝓸𝓷𝓲:

<< 𝐸𝓇𝒶𝓃𝑜 𝓋𝑒𝒸𝒸𝒽𝒾𝑒 𝒸𝒶𝓂𝓅𝒶𝓃𝑒, 𝒸𝓇𝑒𝒹𝑒𝓉𝑒. 𝒮𝑒𝒸𝑜𝓁𝒾 𝒻𝒶 𝓆𝓊𝑒𝓁𝓁𝑒 𝒸𝒶𝓂𝓅𝒶𝓃𝑒 𝑒𝓇𝒶𝓃𝑜 𝓈𝓉𝒶𝓉𝑒 𝒷𝒶𝓉𝓉𝑒𝓏𝓏𝒶𝓉𝑒 𝒹𝒶 𝓋𝑒𝓈𝒸𝑜𝓋𝒾; 𝓉𝒶𝓁𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒 𝓉𝒶𝓃𝓉𝒾 𝓈𝑒𝒸𝑜𝓁𝒾 𝒻𝒶, 𝒸𝒽𝑒 𝒾𝓁 𝓇𝑒𝑔𝒾𝓈𝓉𝓇𝑜 𝒹𝑒𝓁 𝒷𝒶𝓉𝓉𝑒𝓈𝒾𝓂𝑜 è 𝒶𝓃𝒹𝒶𝓉𝑜 𝓅𝑒𝓇𝒹𝓊𝓉𝑜 𝓂𝑜𝓁𝓉𝑜, 𝓂𝑜𝓁𝓉𝑜 𝓉𝑒𝓂𝓅𝑜 𝓅𝓇𝒾𝓂𝒶 𝒹𝒾 𝓆𝓊𝒶𝓁𝓈𝒾𝒶𝓈𝒾 𝓂𝑒𝓂𝑜𝓇𝒾𝒶 𝒹’𝓊𝑜𝓂𝑜 𝑒 𝓃𝑒𝓈𝓈𝓊𝓃𝑜 𝓃𝑒 𝒸𝑜𝓃𝑜𝓈𝒸𝑒 𝒾 𝓃𝑜𝓂𝒾. 𝒜𝓋𝑒𝓋𝒶𝓃𝑜 𝒶𝓋𝓊𝓉𝑜 𝓅𝒶𝒹𝓇𝒾𝓃𝒾 𝑒 𝓂𝒶𝒹𝓇𝒾𝓃𝑒 𝓆𝓊𝑒𝓁𝓁𝑒 𝒸𝒶𝓂𝓅𝒶𝓃𝑒 – 𝑒 𝓅𝑒𝓇 𝓅𝒶𝓇𝓉𝑒 𝓂𝒾𝒶, 𝓈𝒾𝒶 𝒹𝑒𝓉𝓉𝑜 𝓉𝓇𝒶 𝓅𝒶𝓇𝑒𝓃𝓉𝑒𝓈𝒾, 𝓅𝓇𝑒𝒻𝑒𝓇𝒾𝓇𝑒𝒾 𝒶𝓈𝓈𝓊𝓂𝑒𝓇𝓂𝒾 𝓁𝒶 𝓇𝑒𝓈𝓅𝑜𝓃𝓈𝒶𝒷𝒾𝓁𝒾𝓉à 𝒹𝒾 𝑒𝓈𝓈𝑒𝓇𝑒 𝓅𝒶𝒹𝓇𝒾𝓃𝑜 𝒹𝒾 𝓊𝓃𝒶 𝒸𝒶𝓂𝓅𝒶𝓃𝒶 𝓅𝒾𝓊𝓉𝓉𝑜𝓈𝓉𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝒹’𝓊𝓃 𝓇𝒶𝑔𝒶𝓏𝓏𝑜 – 𝑒 𝒶𝓋𝑒𝓋𝒶𝓃𝑜 𝒶𝓋𝓊𝓉𝑜 𝓈𝑒𝓃𝓏𝒶 𝒹𝓊𝒷𝒷𝒾𝑜 𝒶𝓃𝒸𝒽𝑒 𝓁𝑒 𝓁𝑜𝓇𝑜 𝒸𝑜𝓅𝓅𝑒 𝒹’𝒶𝓇𝑔𝑒𝓃𝓉𝑜. 𝑀𝒶 𝒾𝓁 𝓉𝑒𝓂𝓅𝑜 𝓃𝑒 𝒶𝓋𝑒𝓋𝒶 𝒻𝒶𝓁𝒸𝒾𝒶𝓉𝑜 𝒾 𝓅𝒶𝒹𝓇𝒾𝓃𝒾 𝑒𝒹 𝐸𝓃𝓇𝒾𝒸𝑜 𝒱𝐼𝐼𝐼 𝓃𝑒 𝒶𝓋𝑒𝓋𝒶 𝒻𝓊𝓈𝑜 𝓁𝑒 𝒸𝑜𝓅𝓅𝑒; 𝑜𝓇𝒶 𝓅𝑒𝓃𝒹𝑒𝓋𝒶𝓃𝑜 𝓈𝑒𝓃𝓏𝒶 𝓃𝑜𝓂𝑒 𝑒 𝓈𝑒𝓃𝓏𝒶 𝒶𝓇𝑔𝑒𝓃𝓉𝑜 𝓃𝑒𝓁𝓁𝒶 𝓉𝑜𝓇𝓇𝑒 𝒹𝑒𝓁𝓁𝒶 𝒸𝒽𝒾𝑒𝓈𝒶 >>

<< 𝐿𝒶 𝒷𝒾𝑜𝓃𝒹𝒶 𝓅𝒾𝒸𝒸𝑜𝓁𝒶 𝒶𝓈𝒸𝑜𝓁𝓉𝒶𝓉𝓇𝒾𝒸𝑒 – 𝑔𝒾𝒶𝒸𝒸𝒽é 𝑒𝓇𝒶 𝒷𝒾𝑜𝓃𝒹𝒶 𝑒 𝑔𝒾𝑜𝓋𝒶𝓃𝑒, 𝒷𝑒𝓃𝒸𝒽é 𝒸𝑜𝓃 𝓊𝓃𝒶 𝒸𝑒𝓇𝓉𝒶 𝓉𝑒𝓃𝒹𝑒𝓃𝓏𝒶 𝒶𝒹 𝑒𝓈𝓈𝑒𝓇𝑒 𝓊𝓃 𝓅𝑜’ 𝓇𝑜𝓉𝑜𝓃𝒹𝑒𝓉𝓉𝒶, 𝒸𝑜𝓈𝒶 𝒸𝒽𝑒 𝒶 𝓂𝑒 𝓅𝑒𝓇𝓈𝑜𝓃𝒶𝓁𝓂𝑒𝓃𝓉𝑒 𝓃𝑜𝓃 𝒹𝒾𝓈𝓅𝒾𝒶𝒸𝑒 – 𝒶𝒸𝒸𝑒𝓈𝑒 𝓊𝓃𝒶 𝒸𝒶𝓃𝒹𝑒𝓁𝒶, 𝒹𝒾𝑒𝒹𝑒 𝓊𝓃’𝑜𝒸𝒸𝒽𝒾𝒶𝓉𝒶 𝒶𝓁 𝒻𝒶𝓁𝒸𝒾𝒶𝓉𝑜𝓇𝑒 𝒾𝓃 𝒸𝒾𝓂𝒶 𝒶𝓁𝓁’𝑜𝓇𝑜𝓁𝑜𝑔𝒾𝑜, 𝒾𝓁 𝓆𝓊𝒶𝓁𝑒 𝓈𝓉𝒶𝓋𝒶 𝒶𝒸𝒸𝓊𝓂𝓊𝓁𝒶𝓃𝒹𝑜 𝓊𝓃 𝒷𝓊𝑜𝓃 𝓇𝒶𝒸𝒸𝑜𝓁𝓉𝑜 𝒹𝒾 𝓂𝒾𝓃𝓊𝓉𝒾, 𝑒 𝑔𝓊𝒶𝓇𝒹ò 𝒻𝓊𝑜𝓇𝒾 𝒹𝑒𝓁𝓁𝒶 𝒻𝒾𝓃𝑒𝓈𝓉𝓇𝒶 𝒹𝑜𝓋𝑒 𝓅𝑒𝓇 𝓁’𝑜𝓈𝒸𝓊𝓇𝒾𝓉à 𝓃𝑜𝓃 𝓋𝒾𝒹𝑒 𝒶𝓁𝓉𝓇𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝓁’𝒾𝓂𝓂𝒶𝑔𝒾𝓃𝑒 𝒹𝑒𝓁 𝓈𝓊𝑜 𝓈𝓉𝑒𝓈𝓈𝑜 𝓋𝑜𝓁𝓉𝑜 𝓇𝒾𝒻𝓁𝑒𝓈𝓈𝒶 𝓃𝑒𝓁 𝓋𝑒𝓉𝓇𝑜; 𝑒 𝓅𝑒𝓇 𝒸𝑜𝓃𝓉𝑜 𝓂𝒾𝑜 𝓅𝑒𝓃𝓈𝑜, 𝑒 𝓅𝑒𝓃𝓈𝑒𝓇𝑒𝓈𝓉𝑒 𝓁𝑜 𝓈𝓉𝑒𝓈𝓈𝑜 𝒶𝓃𝒸𝒽𝑒 𝓋𝑜𝒾, 𝒸𝒽𝑒 𝒶𝓋𝓇𝑒𝒷𝒷𝑒 𝓅𝑜𝓉𝓊𝓉𝑜 𝑔𝓊𝒶𝓇𝒹𝒶𝓇𝑒 𝓂𝑜𝓁𝓉𝑜 𝒶 𝓁𝓊𝓃𝑔𝑜 𝓈𝑒𝓃𝓏𝒶 𝓉𝓇𝑜𝓋𝒶𝓇 𝒸𝑜𝓈𝒶 𝒶𝓁𝒸𝓊𝓃𝒶 𝒶𝓁𝓉𝓇𝑒𝓉𝓉𝒶𝓃𝓉𝑜 𝓅𝒾𝒶𝒸𝑒𝓋𝑜𝓁𝑒. 𝒬𝓊𝒶𝓃𝒹𝑜 𝓉𝑜𝓇𝓃ò 𝒾𝓃𝒹𝒾𝑒𝓉𝓇𝑜 𝑒 𝓇𝒾𝓅𝓇𝑒𝓈𝑒 𝒾𝓁 𝓈𝓊𝑜 𝓅𝑜𝓈𝓉𝑜 𝓈𝓊𝓁𝓁𝒶 𝓈𝑒𝒹𝒾𝒶, 𝒾𝓁 𝒢𝓇𝒾𝓁𝓁𝑜 𝑒 𝒾𝓁 𝑅𝒶𝓂𝒾𝓃𝑜 𝓈𝓉𝒶𝓋𝒶𝓃𝑜 𝒶𝓃𝒸𝑜𝓇𝒶 𝒸𝑜𝓃𝓉𝒾𝓃𝓊𝒶𝓃𝒹𝑜 𝓁𝒶 𝓁𝑜𝓇𝑜 𝒻𝓊𝓇𝒾𝑜𝓈𝒶 𝒸𝑜𝓂𝓅𝑒𝓉𝒾𝓏𝒾𝑜𝓃𝑒, 𝑒𝒹 𝑒𝓇𝒶 𝑜𝓇𝓂𝒶𝒾 𝒸𝒽𝒾𝒶𝓇𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝓁𝒶 𝒹𝑒𝒷𝑜𝓁𝑒𝓏𝓏𝒶 𝒹𝑒𝓁 𝑅𝒶𝓂𝒾𝓃𝑜 𝑒𝓇𝒶 𝒸𝑜𝓈𝓉𝒾𝓉𝓊𝒾𝓉𝒶 𝒹𝒶𝓁 𝒻𝒶𝓉𝓉𝑜 𝒸𝒽𝑒 𝓃𝑜𝓃 𝓈𝒾 𝓇𝑒𝓃𝒹𝑒𝓋𝒶 𝒸𝑜𝓃𝓉𝑜 𝒹𝒾 𝑒𝓈𝓈𝑒𝓇 𝒷𝒶𝓉𝓉𝓊𝓉𝑜 >>

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