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Da Il Sole24Ore - Detrazione prima del rogito? Solo con preliminare e possesso «anticipato»

2018-11-03 10:34:22

Il quesito.Sto acquistando una casa da un’impresa che provvede anche alla ristrutturazione dell’immobile. Il compromesso è stato regolarmente registrato nel 2018. Per poter fruire delle detrazioni fiscali, fa fede la data di rogito della compravendita o basta la data di registrazione del compromesso? Chi sostiene i pagamenti della ristrutturazione è l'impresa, visto che il compromesso parla di vendita di immobile già ristrutturato. Ho già versato al costruttore il 20% dell’importo della compravendita, purtroppo con bonifici ordinari e con assegni. Questo può inficiare le possibili detrazioni?L.G. - MilanoLa risposta. La detrazione del 50% si applica in relazione a fabbricati già posseduti (cioè acquistati) prima dell’inizio dei lavori. È possibile fruire del beneficio solo in presenza di preliminare registrato, con immissione in possesso dell’unità immobiliare.In particolare, la detrazione è applicabile solo se c’è stata una formale immissione in possesso dell’abitazione prima del rogito; e a condizione che si provveda alla registrazione del contratto preliminare (compromesso) e che, in sede di dichiarazione dei redditi, siano indicati gli estremi di registrazione del medesimo preliminare nello spazio predisposto per gli estremi di registrazione del contratto di locazione o comodato (circolari 57/E e 121/E del 1998).In tutti gli altri casi, per fruire delle detrazioni, occorre la stipula del rogito prima dell’inizio dei lavori. Quindi, nel caso del lettore, per le sole spese di ristrutturazione – contabilmente separate dall’impresa che effettua l’intervento rispetto al corrispettivo di acquisto – è applicabile la detrazione anche se le fatture sono intestate al costruttore.In sede di rogito, poi, il costruttore cedente dovrà distinguere tra il prezzo di acquisto (non detraibile) e le spese di ristrutturazione detraibili. I pagamenti delle spese detraibili devono essere eseguiti con bonifico bancario o postale, pena l’inapplicabilità dei benefici.Pertanto, nel circostanza in esame, gli acconti versati si devono imputare in conto prezzo dell’immobile, mentre le future spese devono essere pagate con il bonifico “parlante” (in sostanza, la parte di acconto deve essere imputata ad acquisto del vecchio).

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Ricalcolo delle tabelle in condominio? Paga solo chi ha modificato l’immobile

2018-10-24 13:08:26

Il quesito.Mia moglie è proprietaria di due immobili situati in un vecchio condominio. Molti degli appartamenti siti nello stabile, negli anni, hanno subito diverse ristrutturazioni, con una moltiplicazione delle unità abitative. Le quote millesimali sono state finora sempre ricalcolate dall’amministratore semplicemente basandosi sui dati di superficie del precedente alloggio, e ripartite sulle nuove unità. Sappiamo, però, che ciò non è corretto e l’assemblea è in procinto di deliberare un ricalcolo puntuale da parte di un tecnico qualificato. Chi deve pagare questo ricalcolo: tutti i condòmini, e quindi anche chi non ha mai apportato variazioni al progetto originale, o solo coloro che hanno fatto le modifiche? G.L. - ImperiaLa risposta. L’articolo 69 delle disposizioni di attuazione del Codice civile precisa che «i valori proporzionali delle singole unità immobiliari possono essere rettificati o modificati quando, per le mutate condizioni di una parte dell’edificio, in conseguenza di sopraelevazioni, di incremento di superfici o di incremento o diminuzione delle unità immobiliari, è alterato per più di un quinto il valore proporzionale dell'unità immobiliare anche di un solo condomino. In tal caso il relativo costo è sostenuto da chi ha dato luogo alla variazione». Dal tenore letterale della norma emerge che il condomino e/o i condòmini che hanno dato luogo alla variazione dovranno sostenere anche il costo delle rettifica e/o modifica delle tabelle millesimali.

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Prezzi buoni e mutui bassi: è il momento di comprare ...

2018-10-22 16:40:35

Le compravendite aumentano ma i prezzi restano fermi. Un segno preoccupante per il mercato ma positivo per chi si accinge all'acquisto. Così il Sole 24 Ore pubblica il prossimo 24 ottobre una guida di 80 pagine (al costo di 50 cent più il prezzo del quotidiano) per chi si accinge al grande passo oppure vuole affittare la casa, nel ruolo di proprietario alla ricerca delle giuste garanzie o come inquilino che vuole la soluzione più equa e al giusto canone. La guida in 80 pagine è ormai un appuntamento fisso nella ripresa autunnale: l'incremento delle compravendite, che ormai hanno raggiunto i livelli pre crisi, testimonia la necessità per centinaia di migliaia di famiglie di avere un punto di riferimento sicuro per orientarsi nel labirinto burocratico, fiscale e di mercato dell'acquisto di una casa.La prima parte è quindi dedicata al momento della scelta, delle valutazioni sul prezzo e sulla qualità della casa, dell'eventuale finanziamento bancario e delle pratiche notarili, e delle cautele da seguire al momento dell'ingresso nel nuovo condominio. La seconda, sorella della prima, è invece più dedicata al venditore:  molto spesso, infatti, nei vademecum sulla compravendita chi vende viene un po' dimenticato, mentre anche questa figura ha moltissimi dubbi da chiarire e soprattutto molte cose che deve sapere prima. A partire dalla documentazione che deve preparare per presentare la casa (permessi edilizi, regolarità catastale, ricevute delle spese condominiali) ma anche la solvibilità dell'acquirente e i mezzi che la legge mette a disposizione per tutelarsi. La terza e ultima parte è dedicata all'affitto, sia dal punto di vista del proprietario che da quella dell'inquilino: i rapporti non sono mai semplicissimi ma seguire le regole di base suggerite dagli esperti del Sole 24 consente di partire con il piede giusto e gestire la meglio il rapporto con l'inquilino, con il condominio e con il fisco.Quest'anno, poi, c'è il forum online sui tempi della guida: i quesiti, che possono essere inviati da mercoledì 24 ottobre alle 10, sino a giovedì 25 ottobre alle 18, troveranno una risposta in tempo reale grazie agli esperti del Notariato, Agefis, Anaci, Fimaa e Fiaip. Le risposte alle domande di interesse più generale saranno anche pubblicate sul giornale dei giorni 25 e 26 ottobre.

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