Global Immobiliare Srl

Business & Finanza

Da Il Sole 24 Ore - Il mutuo prima casa? È detraibile solo se si «chiude» il contratto d’affitto ...

2018-09-18 14:46:51

Il quesito : Ho acquistato un immobile già affittato, abitato da inquilino con regolare contratto (4+4), già rinnovato dopo i primi quattro anni. Risiedo nello stesso Comune, a circa 200 metri dall’immobile, ma in un’altra via, in un appartamento in affitto da oltre quattro anni, in cui rimarrò fino alla scadenza naturale del contratto. Per l’acquisto dell’abitazione, che è la mia prima casa, ho fruito delle relative agevolazioni, anche sulla concessione del mutuo da parte della banca. Mi è stato però detto che, poiché la casa è locata, non posso “scaricare” gli interessi passivi sul mutuo e gli oneri di notaio e di intermediazione immobiliare. Solo quando sposterò la mia residenza nell'immobile acquistato, potrò scaricare gli interessi passivi fino a 4mila euro (se ancora in vigore la legge). È corretto? La risposta : Quando si acquista un immobile locato, è possibile ottenere la detrazione degli interessi passivi derivanti dal mutuo ipotecario fin dalla prima rata (insieme alle spese notarili per la stipula del mutuo stesso), a condizione che entro tre mesi dal rogito l’acquirente notifichi al locatario l’intimazione di sfratto per finita locazione, e che l’immobile venga adibito ad abitazione principale entro un anno dal suo rilascio. La residenza anagrafica non costituisce un presupposto indispensabile, né in questa particolare circostanza, né in quella ordinaria, essendo necessario e sufficiente il concreto utilizzo dell'unità immobiliare come dimora abituale. Analogamente, potrà essere detratta la spesa di intermediazione (nel limite del 19% di mille euro), sostenuta per l’acquisto dell’abitazione, nel rispetto delle medesime condizioni appena esposte (circolare 19/E/2012, punto 5,2).

1  
Global Immobiliare Srl

Business & Finanza

Da Il Sole 24 ore - Condominio, vecchie spese legali? Paga il proprietario dell’epoca ...

2018-09-18 08:11:55

Il quesito .... Nel 2016 ho comprato una casa. Il condominio nel quale si trova l'immobile, nel 2005 aveva promosso una causa che si è conclusa solo nel 2017, con la sua soccombenza. Lo scorso mese l'avvocato ha mandato la sua parcella e un’imposta di registro da pagare. L' amministratore sostiene che devo pagare una quota di tali spese. È corretto? Non dovrebbe essere il precedente proprietario a corrispondere le spese? F.C- Bergamo La risposta. Salvo diversi accordi tra venditore e acquirente, non possono essere accollate a quest'ultimo le spese relative a un contenzioso avviato nel 2005 (quando, dunque, non era condomino). Il lettore, che ha acquistato l’appartamento anni dopo l’avvio della causa legale, non è tenuto al pagamento della somma versata per l’imposta di registro e la parcella, salvo rivalsa verso il venditore ove abbia dovuto anticipare il versamento (articolo 63, comma 4, delle disposizioni attuative del Codice civile). Sul punto, è valido l'orientamento giurisprudenziale secondo cui «in relazione alle spese legali autorizzate dall’assemblea condominiale prima della vendita è tenuto alla spesa colui che è condomino al momento in cui si rende necessario effettuare la spesa; sicché il nuovo proprietario che abbia anticipato il pagamento al condominio ha titolo al rimborso, perché l’acquirente dell’unità immobiliare risponde soltanto delle obbligazioni condominiali sorte in epoca successiva al momento in cui, acquistandola, è divenuto condomino» (Cassazione, sentenza 10405/2010).

1  
Global Immobiliare Srl

Business & Finanza

Saper vendere non è da tutti 🙏😜

2018-07-12 18:47:40

Businessman 😂

5  
1 2 3 4 5 6 7 8