Enrica Zoppi

Founder Junior

INSEGNAMENTI SUL SILENZIO Non rivelate mai queste 6 cose, tenetele segrete... Ci sono alcune cose che non vanno rivelate a chiunque, ma tenute segrete, è quello che ci consigliano i saggi. Anticamente la saggezza era molto più diffusa, più praticata anche, rispetto ai nostri giorni. Fortunatamente molti degli insegnamenti dei popoli antichi, sono giunti fino a noi e restano principi validi nonostante tutto il tempo trascorso. La saggezza universale, rappresenta una guida preziosa nel nostro percorso verso un miglioramento personale e verso la serenità. E tra le importanti lezioni di vita, vogliamo suggerirvi quella che riguarda il tacere. Praticare la riservatezza, tenere per se stessi queste 6 cose: 1- Non rivelare i propri progetti per il futuro. Condividere con altre persone i propri progetti, può rivelarsi un’iniziativa dannosa, causare scoraggiamento, frustrazione. Le idee negative altrui possono demotivare, condizionare, frenare i nostri slanci. 2- Non parlare dei tuoi problemi di salute. Manifestare agli altri la propria stanchezza, un disturbo, una difficoltà emotiva, non è necessario. Bisogna imparare ad affrontare le difficoltà da soli, chiedere il parere del proprio medico, non appoggiarsi alla forza altrui. 3- Non vantarsi della propria generosità. Il bene va fatto in silenzio, le azioni caritatevoli non hanno bisogno di riflettori e applausi quando sono autentiche. Inoltre, rendendole pubbliche, si rischia di umiliare chi le ha ricevute. Praticate le vostre buone azioni con discrezione e tatto. 4- Non vantarsi della propria forza e delle proprie capacità. Il talento, le qualità, sono facilmente riconoscibili quando si incontrano. Non è necessario vantarsi e mettersi in mostra per ottenere riconoscimenti. Ricordate che chi brilla di luce propria, brilla anche al buio. 5- Evitare i pettegolezzi. Offendere, giudicare, parlare male degli altri, non è mai un comportamento onorevole. I pettegolezzi sono spesso figli dell’invidia, indicano piccolezza d’animo. 6- Non rivelare dettagli intimi della propria vita. Un atteggiamento adottato ormai da pochissimi. Tutto quello che riguarda la propria vita viene messo a disposizione di tutti, della curiosità maligna e maliziosa. I social ne sono la dimostrazione. Immagini, litigi, dettagli della sfera personale pubblicati a ritmi serrati e a beneficio di chi? Rivelare particolari troppi intimi ci rende vulnerabili.

Enrica Zoppi

Founder Junior

Quando facevo la maestra. Mi ricordo di sera, dopo cena, china sullo stesso tavolo dove poco prima c’erano i piatti, a correggere i compiti dei miei alunni. Non usavo la penna rossa per evidenziare gli errori, li sottolineavo invece con un pastello verde chiaro, come le prime timide foglie di primavera. Una di quelle sere che mio figlio non aveva sonno e gli piaceva starmi accanto a leggere Topolino, mi chiese perché quel colore invece del rosso che usavano tutte le altre maestre. Gli risposi senza alzare la testa da quei fogli : - È che nelle cose degli altri devi entrarci in punta di piedi, specialmente quando hai il compito di correggerne gli errori. Il rosso è un urlo, un’accusa alla quale non si può replicare. Dice “Tu hai sbagliato!” con il dito puntato contro. Il verde è gentile, come una piantina che cresce e per farlo ha bisogno di sostegno. Il verde non demolisce, sostiene." Si, l’ho sempre pensata così: “in punta di piedi" dovremmo correggere gli errori, i nostri compresi.

Enrica Zoppi

Founder Junior

L’essere umano è la causa! L’essere umano non ha risolto nessuno dei suoi problemi psicologici, le questioni che sono diventate così complesse. Sembra che fin dai tempi più antichi della sua storia egli ne abbia portato il peso. Noi ce li stiamo ancora portando dietro: problemi di governo, di religione, di rapporto, di violenza, di guerre; e poi il problema dell’inquinamento della terra. Ma rimarranno tutti insolubili fintanto che ci funzionerà solo una parte del cervello, fintanto che saremo programmati per essere americani, inglesi, francesi e così via, fintanto che saremo cattolici, induisti, musulmani. Sembra che siamo completamente ignari di quanto sia condizionata e programmata questa piccola area del cervello. Ciò conferisce a questa programmazione un senso di sicurezza illusorio, una struttura verbale contro i barbari. Ma l’unico barbaro è l’uomo; lui solo è la causa di tutta la corruzione e di tutti gli orrori del mondo. È lui il solo e unico responsabile di quanto gli sta accadendo intorno. ❤🙏 tratto da “Andare incontro alla vita” Jiddu Krishnamurti

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