La Sindrome di Capgras
A cura di Elisabetta Lazzari, psicologa
Il nome di questo singolare e raro disturbo psichiatrico ha avuto origine dallo psichiatra francese Joseph Capgras che nel 1923 descrisse per la prima volta le caratteristiche della sindrome alla base della quale si trova la convinzione delirante che una persona cara come un familiare stretto, quale la moglie o il marito, un genitore o un caro amico sia stato sostituito da un sosia che ne ha preso completamente le sembianze. Il fine dei sosia o sostituti è, secondo la convinzione dei soggetti, quella di distruggerli, fargli del male.
Si tratta di un disturbo psicotico che può essere conseguente a danni cerebrali oppure un segno di demenza. Secondo le ricerche condotte sui pazienti affetti da questo disturbo sembrerebbe che essi siano in realtà capaci di riconoscere i volti familiari a livello puramente fisico ma non siano però in grado di riconoscere e comprendere di essere legati a loro a livello affettivo. Secondo le ricerche scientifiche condotte su questo disturbo, sembrerebbe che essi siano in realtà capaci di riconoscere i volti familiari a livello puramente fisico ma non siano però in grado di riconoscere e comprendere di essere legati a loro a livello affettivo.
Esiste anche una variante di questo disturbo definito Sindrome di Fregoli. In questo caso la persona che ne è affetta, generalmente nell'ambito di un disturbo schizofrenico, è convinta che le diverse persone con aspetto simile a quelle da lui conosciute, siano in realtà una sola persona che gli si presenta sotto diverse spoglie e che in tal modo lo perseguita. Il delirio di Capgras deve essere curato con antipsicotici ed all'interno di un intervento neurologico di ampio respiro. La sindrome di Capgras può spesso associarsi alla sindrome di Cotard, caratterizzata invece dalla convinzione irremovibile ed ancora più grave di essere morti.