Cosa bolle sul fuoco in cucina?
Il pesce che venne dal freddo. E il veneziano che scoprì il baccalà.
Ecco la stretta vigorosa di mano tra il sottoscritto Marco Boscarato e Paolo Francis Quirini, discendente diretto del navigatore che “scoprì“ il baccalà. Con il piatto che abbiamo dedicato a questa affascinante storia
Tuffo nella storia attraverso il baccalà, a Casa la Buona Stella
E“ stata davvero una bellissima occasione per noi e per tutti gli ospiti di Casa la Buona Stella quella che ci ha offerto Paolo Francis Quirini sabato 20 ottobre.
Assaggiando un menu ispirato all“evento che si andava a raccontare (e soprattutto assaggiando il vino malvasia PROVENIENTE DAGLI STESSI TERRENI DI PROPRIETA“ DEI QUERINI NEL 1432!!!), abbiamo potuto viaggiare nel tempo ed ascoltare il racconto delle avvincenti vicende che hanno riguardato l“antenato di Paolo, Pietro Querini, protagonista di una storia che ha del leggendario: partito da Candia (Creta) con una nave carica di malvasia ed altre merci, diretto in Olanda, incontrò una tempesta che fece affondare la sua nave. Messa in mare una scialuppa di salvataggio, naufragò su uno scoglio in Norvegia e si salvò miracolosamente con altri dieci uomini, grazie a sogni premonitori dei pescatori delle isole. Da lì ripartì raccontando degli usi e costumi dei luoghi, e dello speciale “pesce bastone“ che ivi si produceva.
Potete leggere la storia qui su wikipedia, dove trovate anche alcuni estratti del diario che testimoniano lo spessore umano del protagonista, uomo di coraggio, cuore e dignità.
E“ stato davvero un incontro speciale!
Per l“occasione abbiamo preparato il piatto che vedete, in cui viene rappresentato “Il baccalà in viaggio“: la “barca“ di baccalà, a vele (di polenta, in due colori) spiegate, si dirige su un mare di polenta gialla e azzurro (salsa di cappuccio viola), partendo idealmente da Venezia (le due “bricole“ di pasta di pane nera) verso i mari del nord, dove incontra la disavventura del naufragio (gli scogli di polenta fritta). Dalle isole Querini riparte in primavera (le erbette) per fare ritorno a Venezia, dove arriverà e potrà raccontare il viaggio.
Da questo fine settimana il nostro “baccalà mantecato“ sarà costantemente in menu, accompagnato per chi lo vorrà anche da Femina, la malvasia delle terre di Candia, prodotta dalle cantine Doulofakis: proprio lo stesso vino che aveva riempito le stive della caracca di Querini nel 1431, prima di partire per il viaggio!
Grazie ancora di cuore a Paolo Francis Quirini per la sua presenza e il suo racconto.