Buddismo e vita quotidiana

Founder Executive

Recitando semplicemente il Daimoku

2019-02-21 17:07:34

Recitando semplicemente Daimoku, questo trasforma l'insicurezza in sicurezza, il disagio in agio, ovunque ci si trova, il pessimismo in ottimismo, l'odio in compassione, la rabbia in comprensione, le giornate buie in giornate di sole...Il Daimoku trasforma l'infelicitá in felicità , l'oblio in pienezza ,Ma deprogramma anche la mente dalle errate della vita, che la società ci propina in continuazione portandoci continuamente sui sentieri della sofferenza.Il Daimoku terasforma una brutta emozione in un'occasione di crescita spirituale e serenità, trasforma la paura in libertà di agire e trasformare...Volerò disse il bruco, tutti risero, tranne le farfalle...

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Buddismo e vita quotidiana

Founder Executive

È il cuore quello che conta

2019-02-18 09:58:35

Ci sono due modi di credere a mio avviso, uno risiede nella mente, e quando crediamo con la mente dobbiamo sforzarci diecimila volte in più anche se abbiamo percepito qualcosa con il cuore. E ciò riguarda anche tutte le altre pratiche austere del passato. Disciplinare la mente con la stessa mente non è per tutti e ci vuole una volontà oltre misura. L'altro modo di credere è con il cuore. Quando crediamo con il cuore, quest'ultimo prende il sopravvento sulla mente, perché la mente divide , i pensieri dividono, mentre il cuore ci unisce tutti quanti come esseri umani. Oltre al fatto che il cuore acquieta i pensieri ed è più semplice disciplinare la mente. Avere la passione per il Gohonzon e come risiedere perennemente nel cuore , prendersene cura , rispettare le tre leggi segrete è a mio avviso e come prendersi cura della nostra vita con il cuore, lì non c è divisione non c'è pregiudizio. Ma solo umanità. Dario Mingione

Buddismo e vita quotidiana

Founder Executive

Questioni di karma

2019-02-12 08:58:01

Chiunque abbia un Gohonzon della soka gakkai è direttamente collegato a quest'ultima, per missione intenti e altri fattori. Insomma condividiamo lo stesso destino. Così abbiamo deciso che fosse prima di nascere, altrimenti avremmo avuto o un altro gohonzon di un'altra scuola, o saremmo stati musulmani o cristiani e così via. E certe cose le si decidono in un luogo senza tempo nè spazio. Basta sperimentare, noi non viviamo di fede cieca. Le teorie lasciano il tempo che trovano. Ovviamente poi ognuno ha il suo percorso, e il proprio modo di approcciarsi alla pratica. Non è una discriminazione verso altre religioni, è semplicemente un dato di fatto, ossia karma. Altre religioni condividono un altro tipo di karma per noi questa è la migliore, ma non è detto che per qualcun altro possa esserlo , il karma è profondissimo e influisce su tutto ciò che facciamo pensiamo e diciamo e spesso su come reagiamo. Il nostro karma si espleta nella nostra forma fisica, negli occhi, nei piedi , nella schiena e così via ma anche nella religione che pratichiamo. Il karma è una scelta profondissima che la nostra cultura ha cercato di celare per parecchio tempo.Il karma non è un peso, ma le ali della nostra libertá, il karma è lo spazio che trasformiamo oppure nel quale creiamo le nostre opportunitá di felicitá. Ma abbiamo una cosa che condividiamo con tutta l'umanitá e l'universo , e questo è il cuore, l'amore e la compassione per tutti gli esseri viventi, e chiunque si incontrerá sul sentiero dell'amore , dell'altruismo incondizionato non si chiederá più a quale religione l'altro possa appartenere. Ma si vedrá sul sentiero dell'amore puro dove il velo sottile delle differenze karmiche verrá completamente bruciato e rimosso.Questo per me è il picco dell'aquila, l'unione con il Gohonzon, questa è l'unione con Dio. Questo è l'insegnamento del buddismo mahayana.

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