Barbara Bonesi
Insostituibile Mamma, Sindrome della morte improvvisa del lattante, Parte 2
2018-12-14 10:46:27
ModificabiliModificaTra le condizioni di rischio per la SIDS prevenibili vi sono:Fumo di sigaretta nell'abitazioneMadre fumatrice durante la gravidanza (analogamente con i cerotti per smettere di fumare)Insufficiente alimentazione e cura prenataleUso di alcool e di eroinaTemperatura della stanza troppo elevataEccessivo abbigliamentoUtilizzo eccessivo di coperteInfezioni respiratoriePosizione del sonno diversa da quella supinaQT lungoNon modificabiliModificaNeonato sotto i 5 mesiPrematuritàInvernoCondivisione del letto dei genitoriModificaLa condivisione del letto dei genitori sembra aumentare l'incidenza della sindrome, in particolare se:uno o entrambi i genitori sono fumatori,[13]uno o entrambi i genitori fanno uso di alcol, droghe, farmaci[14]si dorme su poltrone, divani, sofà, superfici morbide in cui ci sia la possibilità di "affondare"[15]Fumo passivoModificaSecondo il U.S. Surgeon General's Report, il fumo passivo è connesso alla sindrome. I bambini morti per SIDS tendono ad avere maggiore concentrazione di nicotina e cotinine (che indica l'esposizione al fumo passivo) nei polmoni rispetto a bambini deceduti per altre cause. È assolutamente consigliabile che i genitori smettano completamente di fumare o almeno fumino solo fuori dalle mura domestiche.AltroModificaI vaccini non sono un fattore di rischio per la SIDS[16][17], anzi, in alcuni casi hanno un effetto protettivo contro la stessa: la vaccinazione antidifterite-tetano-pertosse, ad esempio, risulta correlata con una riduzione della SIDS[18].Accanto a numerosi studi in merito alla patogenesi della SIDS, hanno sempre più rilevanza quelli che si occupano delle aritmie cardiache su base genetica, ovvero delle canalopatie e in specie della sindrome del QT lungo[19]. Anche se in numero più limitato alcuni casi di SIDS sono stati associati alla sindrome di Brugada[20], alla sindrome del QT breve[21] e alla tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica[22].PrevenzioneModificaA fronte dei fattori di rischio vi sono alcune raccomandazioni per ridurre il rischio di SIDS:[23][24][25]il bambino deve dormire a pancia in su (supino);non bisogna fumare nell'ambiente in cui soggiorna o dorme e nell'abitazione;l'ambiente dove dorme non deve essere troppo caldo, (il microclima della stanza è ottimale quando la temperatura è compresa tra i 18 °C e i 20 °C e quando un buon ricambio d'aria permette che l'umidità sia intorno al 50%) non deve essere coperto eccessivamente e deve dormire lontano da fonti di calore;in caso di febbre il bambino deve essere coperto di meno;si consiglia di far dormire il bambino nella stanza dei genitori nella sua culla e non nel letto dei genitori;l'uso del succhietto è considerato oggi un fattore di attenuazione del rischio.CullaModificaNon devono essere presenti nella culla oggetti che possano limitare la respirazione del bambino (ad esempio paracolpi, pupazzi, peluches, cuscini, lenzuola stropicciate)[senza fonte].Il lenzuolo non deve essere posto sulla testa del bambino ma deve coprire solo fino al petto e le braccia devono esser scoperte in modo da evitare che il loro movimento possa portare il lenzuolo a coprire la testa e le vie respiratorie [senza fonte].SucchiettoModificaUno studio del 2005 dimostrò che l'uso del ciuccio riduceva del 90% il rischio della sindrome. Ciò consente il controllo delle funzioni vitali del neonato (frequenza cardiaca, respirazione, pH e temperatura del sangue) che altrimenti specie nei neonati immaturi potrebbero venir meno in condizioni di minimo stimolo ambientale (nel sonno). L'effettore di queste funzioni è il neurotrasmettitore Glutammato prodotto, appunto, dal nucleo mesencefalico del trigemino su stimolo, in questo caso, del ciuccio.[26]
Barbara Bonesi
Insostituibile Mamma, Sindrome della morte improvvisa del lattante, Parte 1
2018-12-14 10:38:21
La sindrome della morte improvvisa del lattante nota anche come sindrome della morte improvvisa infantile o morte inaspettata del lattante oppure in terminologia comune "morte in culla" (in inglese Sudden Infant Death Syndrome o SIDS) è un fenomeno che non trova ancora alcuna spiegazione presso la comunità scientifica.Si manifesta provocando la morte improvvisa ed inaspettata di un lattante apparentemente sano: la morte resta inspiegata anche dopo l'effettuazione di esami post-mortem. La sindrome colpisce i bambini nel primo anno di vita ed è a tutt'oggi la prima causa di morte dei bambini nati sani.In Italia ha avuto un'incidenza dello 0,5 per mille circa nel 2011 (23 bambini sotto i 5 anni, l'1,3% dei decessi totali nel periodo di riferimento).[1] I dati riguardanti gli anni 2004-2011 della regione Piemonte riportano un dato medio di mortalità per SIDS dello 0,09 per 1000[2].È la causa più comune di morte tra un mese e un anno di età. Circa il 90% dei casi si verifica prima dei sei mesi di età, con il picco di casi tra i due mesi e i quattro mesi di età.[3]Talvolta, se soccorsi prontamente, alcuni neonati, vittime apparenti di SIDS, possono essere rianimati; in questo caso si parla di "near miss SIDS" e vi è comunque un altissimo rischio di lesioni cerebrali permanenti dovute a anossia con conseguente possibile disabilità.[4]Il supporto al dolore per le famiglie affette da SIDS è importante, in quanto la morte dell'infante è improvvisa, senza testimoni e spesso associata ad un'indagine.[3]Fattori di rischio individuatiModificaA fronte dell'impossibilità di determinare una causa univoca, sono stati effettuati studi epidemiologici che hanno rilevato l'esistenza di alcuni fattori di rischio prevenibili e di altri non prevenibili; nessuno di questi è però causa specifica della SIDS. È stato proposto il requisito di una combinazione di fattori tra cui una sensibilità genetica sottostante, un lasso di tempo specifico nello sviluppo del bambino e un fattore ambientale di stress.[3][5] Questi stress ambientali possono includere dormire sullo stomaco o su un lato, il surriscaldamento e l'esposizione al fumo di tabacco.[5] Può anche avere un ruolo un soffocamento accidentale durante la condivisione del letto (noto anche come co-sleeping) o soffocamento da oggetti morbidi.[5][6] Un altro fattore di rischio non modificabile sono 39 settimane dalla gestazione.[7] SIDS rappresenta circa l'80% delle morti infantili improvvise e inattese (SUIDs). Altre cause includono infezioni, disturbi genetici e problemi cardiaci. Mentre l'abuso infantile sotto forma di soffocamento intenzionale può essere erroneamente diagnosticato come SIDS, si ritiene che questo rappresenti meno del 5% dei casi.[8]Differenze di frequenza sono state riscontrate in correlazione al sesso ed all'età del neonato, all'origine etnica, al livello culturale ed economico dei genitori: è più comune nei bambini che nelle bambine.[9]Non sono attualmente disponibili metodi che riducano completamente il rischio di SIDS, sebbene vi siano diversi interventi che possono ridurre significativamente l'incidenza della SIDS nei bambini.Numerosi studi dimostrano che tra i fattori principali vi è la posizione nel sonno diversa da quella supina (il rischio è infatti molto più alto se il neonato dorme appoggiato sullo stomaco, o su un fianco). È quindi fortemente consigliato mettere sempre il bambino a dormire supino (dorso della schiena appoggiato al letto, pancia in alto)[10][11].Si stima che se la più sicura abitudine di far dormire i bambini supini (a pancia in su) invece che proni (a pancia in giù) si fosse diffusa a partire già dagli anni settanta, ovvero da quando erano disponibili le prime evidenze scientifiche e cliniche in merito, si sarebbe potuta salvare la vita di circa 50.000 bambini nei soli paesi occidentali[12].
Barbara Bonesi
Insostituibile Mamma
2018-12-13 14:15:26