Barbara Bonesi
Insostituibile Mamma
2019-02-09 16:59:52
Ai tempi della Montessori, la televisione era appena stata inventata. Possiamo quindi solo immaginare quello che avrebbe potuto pensare del mezzo televisivo, dei computer e del mondo digitale. Sappiamo che la Montessori era uno scienziato curioso e aperto alle novità e alla sperimentazione, sarebbe quindi stata affascinata dallo sperimentare l’apprendimento attraverso i mezzi digitali.Non dimentichiamo però le scoperte della dottoressa che sono state confermate dalla psicologia moderna: l’apprendimento e la crescita del bambino avvengono attraverso l’uso della mano e l’esperienza diretta.Premetto che fino ai 2 anni la visione della TV, del cellulare e del tablet sono fortemente sconsigliati da tutti gli studi. Il bambino nei primi 3 anni di vita ha bisogno di imparare attraverso l’uso della mano, limita quindi il piu’ possibile questi mezzi: ogni minuto passato davanti alla tv é un minuto in meno in cui puo’ giocare.La tv poi crea dipendenza anche nei piu’ piccoli e si entra in uno spiacevole circolo vizioso in cui il bimbo si mette a piangere quando la spegniamo e non sappiamo piu’ gestire la cosa.Il tablet e il cellulare sono ancora peggio: il bambino deve davvero imparare a separarsene e non é in grado di gestire questa cosa finché non sarà molto piu’ grande.L’altro giorno mi é capitato di telefonare ad un conoscente che, rispondendomi, bisbigliava al telefono. Gli ho chiesto se lo disturbassi, se la sua bambina di 12 mesi stesse dormendo. Mi rispose che la bimba era sveglissima e non voleva che si accorgesse che il papà parlava al telefono perché “da quando le abbiamo mostrato dei cartoni su Youtube, grida e piange ogni volta che vede il nostro cellulare perché lo vuole”. Questi effetti di “terrorismo” sui genitori non sono cosí rari come si può pensare, anche se per fortuna non sempre cosí estremi come nel caso citato. Il problema nasce dai genitori, che danno un mezzo non adeguato al bambino e non sanno poi come gestire la situazione.Evitate quindi di porvi in situazioni simili e semplicemente, pensate al vostro cellulare e tablet come a strumenti per adulti.Il mio consiglio personale è di cominciare ad avvicinare il bambino al mondo digitale non prima dei 3 anni, ma applicando delle scelte e delle restrizioni.
Barbara Bonesi
Aiutami a fare da solo
2019-02-08 09:10:31
Questa famosa frase riassume il nocciolo della pedagogia montessoriana. Servire il bambino significa soffocare le sue capacità.Aiutate il bambino nella sua ricerca di autonomia e non sostituitevi a lui, non correggetene gli errori e lasciatelo vivere i propri fallimenti. È sbagliando, e ripetendo più volte la stessa azione, che il bambino impara.A differenza dell’adulto, il bambino non ricerca il risultato ma l’azione in sé: lasciate che la renda propria.Ogni volta che l’adulto si sostituisce al bambino nel fare qualcosa che lui sarebbe in grado di fare da solo, è un’occasione persa.È attraverso l’autonomia che si forma la dignità dell’uomo. Il nostro dovere è di incoraggiare la ricerca di questa autonomia e aiutare il bambino a essere indipendente.Dire “Faccio io, tu sei piccolo, non sei capace” accresce in lui un senso d’inferiorità e un atteggiamento di timidezza e indecisione che lo porterà a ritirarsi davanti alle novità e alle difficoltà.Meglio dirgli “Ti aiuto a fare da solo, puoi riuscirci” e infondere in lui un senso di fiducia.
Barbara Bonesi
I COMANDAMENTI DI MARIA MONTESSORI PER I GENITORI
2019-02-07 09:22:44