Barbara Bonesi

9 Dritte per Affrontare e Prevenire il Singhiozzo nel Neonato parte 1

2018-12-26 17:55:43

Singhiozzo neonato è un binomio molto frequente. Tutte le neomamme si sono trovate a dover fare i conti con questo fenomeno, che può far visita bambini e neonati, più spesso di quanto si immagini, anche in forma molto intesa.Ma perchè viene il singhiozzo? Il bambino prova dolore o fastidio? Sono gli interrogativi ai quali cercheremo di fornire una risposta esauriente, nell’articolo che segue, dove potrete anche trovare consigli per prevenire e curare il singhiozzo neonato.Non vi resta che continuare a seguirci!Singhiozzo: cause di questo antipatico problemaI bambini possono soffrire di attacchi di singhiozzo, ancor prima di nascere, nella pancia della mamma, a partire dal secondo trimestre di gravidanza.Vi è mai capitato di sentire il vostro bambino nel pancione, muoversi ritmicamente? Ciò accade quando ha il singhiozzo.Uno spasmo del diaframma, ecco cos’è tecnicamente il singhiozzo. Neonati ne soffrono frequentemente perchè il loro piccolo stomaco si riempie subito, oppure perchè incorporano aria mentre mangiano, o anche per sbalzi termici improvvisi.Come conseguenza immediata della contrazione del diaframma, si verifica la chiusura del glottide, dove vengono ospitate le corde vocali, da qui il suo verso caratteristico.Dal punto di vista medico non ha nessura rilevanza. Anzi in passato lo si reputava un sintomo di buona alimentazione. Se ha il singhiozzo significa che ha mangiato a sufficienza. Questa era la mentalità comune di un tempo, che spesso si ritrova ancora nelle nostre nonne. Alle volte può essere così forte da far credere che il bambino ne venga infastidito. Se così fosse, consultatevi con il pediatra.

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Barbara Bonesi

Insostituibile Mamma

2018-12-25 22:09:08

Io dopo la vigilia e dopo natale

Barbara Bonesi

Tutto per l’igiene del bebè parte 2

2018-12-23 23:41:30

Prodotti per l’igiene intimaOra sfatiamo un altro mito: quello che a ogni cambio pannolino occorra lavare il bimbo con il sapone o utilizzare salviettine umidificate. In realtà, un uso molto frequente di detergenti o salviette (potenzialmente allergizzanti, inquinanti e costose, da usare quindi solo in caso di reale necessità) rischia di privare la cute delle sostanze grasse che la proteggono.Un lavaggio accurato con acqua tiepida, in genere, è sufficiente per garantire l’igiene del bebè. Quando necessario si potrà ricorrere a un detergente privo di tensioattivi schiumogeni e profumi (che possono irritare la pelle) o usare una pezza in stoffa morbida imbevuta di qualche goccia di olio di oliva o di mandorla.Creme idratanti e oli per la pelleLa pubblicità ci invita a spalmare sulla pelle del bambino creme idratanti, emollienti, protettive, ma questo è uno dei (tanti) casi in cui conviene farsi guidare dal motto “fare meglio con meno”. La pelle del bambino (parliamo di bambini sani che non hanno malattie cutanee per cui possono rendersi necessarie terapie mirate) non ha bisogno di creme e cure particolari perché si difende, si idrata e si protegge alla perfezione da sé, grazie al suo strato idrolipidico (una miscela di grasso e acqua distribuita sull’epidermide). Anzi. Laddove i prodotti usati contengono derivati del petrolio e/o ingredienti aggressivi c’è il rischio di ostacolare la normale traspirazione, seccare e/o irritare la cute. Oltre al fatto che la paraffina liquida (o mineral oil), di cui abbondano molti prodotti per il corpo, è un derivato della raffinazione del petrolio, inquinante e non biodegradabile. Se si desidera usare un olio per massaggiare il bimbo si potrà usare del normale olio di mandorle (lo stesso eventualmente utilizzato per i massaggi al pancione in gravidanza) o dell’olio extravergine di oliva.Attenzione agli ingredienti!La pelle è un organo che assorbe le sostanze con cui entra in contatto. Ecco perché quando acquistiamo un detergente più che dalla marca, dalla confezione o dal prezzo, dovremmo farci guidare dalla composizione del prodotto stesso. In questo ci viene incontro l’INCI, ovvero l’elenco degli ingredienti riportati in ordine decrescente di quantità impiegata.

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