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l'isola tecnologica dal profilo verde
L'Australia e gli Stati Uniti stanno entrambi adottando iniziative per ridurre la dipendenza dall'industria cinese nel settore dei moduli fotovoltaici. In Australia, il primo ministro Anthony Albanese ha annunciato un programma chiamato Solar Sunshot, che prevede un investimento di un miliardo di dollari australiani per sostenere la produzione nazionale di moduli fotovoltaici. Questa iniziativa mira a rendere l'Australia una superpotenza nelle energie rinnovabili e a ridurre
la dipendenza dalle importazioni cinesi.Il fondo fornirà sussidi e sovvenzioni per produrre pannelli solari sul sito dell'azienda energetica principale australiana, AGL Energy, convertendo una vecchia centrale elettrica a carbone. L'Agenzia australiana per le energie rinnovabili (ARENA) collaborerà con l'industria e il governo per realizzare questo progetto, esaminando l'intera catena di fornitura dei moduli fotovoltaici.Negli Stati Uniti, il governo ha introdotto l'Inflation Reduction Act (IRA), che offre un credito d'imposta del 10% per chi installa impianti fotovoltaici con pannelli solari di produzione statunitense. Questo incentivo ha facilitato nuovi accordi commerciali, come quello tra Suniva, produttore di celle solari in Georgia, e Heliene, azienda canadese con fabbriche in Minnesota. Questo accordo prevede un investimento di 400 milioni di dollari per la fornitura di celle solari da parte di Suniva ad Heliene, che assemblerà i moduli. Questi sforzi negli Stati Uniti sono considerati un modo per ridurre la dipendenza dalle importazioni cinesi e per riportare la produzione di moduli solari negli Stati Uniti.
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Il progetto di ricerca tedesco, guidato dal Fraunhofer ISE, sta esplorando l'uso dell'agrivoltaico per favorire il rimboschimento e sfruttare in modo efficiente il territorio. Tra le varie applicazioni, si è testato un impianto fotovoltaico sospeso su terreni sabbiosi, con l'obiettivo di aiutare le giovani piante ad aumentare il tasso di rimboschimento. Questo impianto, finanziato dal Governo tedesco, ha una potenza complessiva di 135 kW e simula l'ombreggiamento di un bosco
esistente per proteggere le piante e mantenere il terreno umido. Una volta che le piante diventano abbastanza forti, gli impianti possono essere spostati per rimboschire altre aree. Questa iniziativa beneficia sia del rimboschimento che della fornitura di energia alla fabbrica di sabbia di quarzo locale, dimostrando una doppia sinergia tra agricoltura e fotovoltaico.
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Il rapido sviluppo delle energie rinnovabili in Italia nel 2024 è evidente dai dati pubblicati da Terna, il gestore della rete nazionale. In soli due mesi, il paese ha installato 1,3 GW di nuova capacità, segnando un aumento del 73% rispetto all'anno precedente. Questo incremento è principalmente attribuibile alla crescita del settore fotovoltaico, che ha aggiunto 1.218 MW, e dell'eolico, che ha fornito 117 MW. Questa espansione riflette una tendenza verso un maggiore utilizzo delle fonti di energia pulita e una diminuzione della dipendenza dalle fonti fossili. La produzione nazionale di energia elettrica dalle rinnovabili ha contribuito al 42,8% del totale netto, con una crescita significativa rispetto all'anno precedente. I dati mostrano che le energie rinnovabili stanno diventando sempre più importanti per soddisfare il fabbisogno energetico del paese, con una copertura del 32,7% rispetto al 26,8% dell'anno precedente. Inoltre, il rapporto evidenzia un aumento dell'importazione energetica, indicando la necessità di una maggiore autosufficienza energetica del paese.
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