Paola Petrazzo

Top Founder Executive

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I LUOGHI DEL CUORE

2019-01-20 18:45:46

Centro buddista "Cian Ciub Cio Ling" Polava - Savogna (UD)

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Riflessioni pre natalizie

2018-12-20 16:03:50

Oggi mi è stata proposta una riflessione sul testo della famosissima canzone WE ARE THE WORLD

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PER COLPA DI CHI?!(...Il mondo è ammalato...ma per colpa di chi?...)

2018-10-26 12:44:27

Questa è la storia di 4 persone, chiamate OGNUNO, QUALCUNO, CIASCUNO e NESSUNO. C'era un lavoro importante da fare e OGNUNO era sicuro che QUALCUNO lo avrebbe fatto. CIASCUNO poteva farlo, ma NESSUNO lo fece, QUALCUNO si arrabbiò perché era il lavoro di OGNUNO. OGNUNO pensò che CIASCUNO potesse farlo, ma NESSUNO capì che OGNUNO l'avrebbe fatto. Finì che OGNUNO incolpò QUALCUNO perché NESSUNO fece ciò che CIASCUNO avrebbe potuto fare.Leggendo alcuni casi di cronaca nazionale e locale di questi ultimi tempi la sensazione che ho provato è un po' quella della storiella qui sopra...una ragazzina di dodici anni decide che la soluzione dei suoi problemi consista nel DEFENESTRARSI, ci pensa, medita e prende una decisione, determinata al punto da scrivere le lettere di addio un paio di giorni prima di compiere quel gesto estremo e la responsabilità non si sa di chi sia...oh sì! La si cerca... si punta il dito ma per lo più contro entità abbastanza astratte da rimanere impunite...la società, la scuola, i bulli, le famiglie...poi, grazie a Dio, la ragazzina non si è fatta praticamente nulla dal punto di vista fisico e bastano 48 ore perché tutte le voci indignate, tutte le dita puntate, i cori di sdegno si acquietino e il carrozzone vada avanti come nulla fosse accaduto.Questa volta, come genitore, mi prendo la briga di gridare il mio NO e di fermarmi a riflettere e a cercare di meditare insieme a chi avrà voglia di leggere una posizione che potrà sembrare scomoda ma che come una medicina amara va trangugiata e pregar Dio che funzioni almeno a muovere qualche neurone assopito o fin troppo ammaestrato a rispondere ai comandi dello schermo televisivo.Comincio dicendo che avere un figlio è una scelta, un dono, un'opportunità ma soprattutto una RESPONSABILITA' che dura per la legge italiana almeno dal concepimento al diciottesimo anno di età del pargolo, è un LAVORO A TEMPO PIENO, senza riposi, senza ferie, senza permessi, senza se e senza ma, indipendentemente dalla quantità di impegni ulteriori della giornata di un genitore.Diventare padre e madre, per scelta e per amore, è l'esperienza più elettrizzante che possa capitare nella vita, totalizzante, a volte le emozioni possono sopraffare i neo genitori ma, a parer mio, deve essere sempre chiaro che da quel momento in poi ogni nostro gesto , ogni nostra parola e ogni nostro atteggiamento sarà studiato, vagliato e immagazzinato da un individuo che da noi imparerà a relazionarsi con il mondo che lo circonda.Tornando sui fatti, la ragazza si lancia e cosa succede? La mamma non sa nulla, la scuola nemmeno, i compagni muti ed increduli e gli inquirenti pare che sequestrando cellulari, computer, tablet nella disponibilità della minore non trovano nulla....STOP...i SISTEMI DI CONNESSIONE MULTIMEDIALE nella disponibilità della minore e qui voglio uscire dal caso specifico del quale è giusto che se ne occupi chi di dovere (persone certo più informate e qualificate di me) per percorrere la strada dissestata che porta alla responsabilità genitoriale.Una delle più belle invenzioni degli ultimi cinquant'anni, a mio avviso, è il WORLD WIDE WEB, la rete mondiale che permette nel tempo impiegato a pigiare un tasto di ottenere qualsiasi informazione possibile ed immaginabile; uno strumento meraviglioso che da' accesso libero e gratuito a praticamente tutto lo scibile umano del presente e del passato e che ci proietta costantemente nel mondo del futuro. Ho usato volutamente il termine STRUMENTO perché, in quanto tale, è necessaria una certa perizia nel maneggiarlo e così come mettere un aereo carico di passeggeri nelle mie mani inesperte equivarrebbe a creare un incidente con centinaia di vittime, così permettere l'accesso libero e non vigilato di un minore ad internet equivale a mettergli in mano un fucile mitragliatore carico senza sicura, in mezzo ad una folla di persone...e il paragone non è esagerato...

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