Martina Dell'Osbel
💙 FARNE ISLAND 💙 La nostalgia di un viaggio. L'anno scorso ero su questa bellissima isola in compagnia dei Puffin. Un viaggio incredibile iniziato a Glasgow. Leggete il mio aricolo! 👇 http://www.dosmomagazine.com/2019/06/02/farne-islands-lisola-delle-meraviglie/?fbclid=IwAR39RXnorM6rvdu3JzCAks5NlezRQ9Hzl8RKGm5Fajn3syLDT4fz-ZIZ_-w
Martina Dell'Osbel
A PIEDI NUDI SULLA PIETRA Camminare a piedi nudi: sull’erba, sull’asfalto, sui sassi, sulla sabbia. Se potessi lo farei sempre. Una sensazione di libertà che non lascia spazio a maschere perché quando togli le scarpe e lasci che la pianta del piede tocchi qualcosa, puoi davvero assaporare la sensazione di entrare in contatto senza alcuna barriera. Un tocco che alle volte può spiazzare, altre può stupirti. Un tocco diretto, senza filtri, che percorre ogni parte del tuo corpo. Sì, proprio così. La sensazione non si ferma solo al piede, ma si espande arrivando fino alla nuca. Passo dopo passo, pressione dopo pressione. Sei lì e senti ogni cosa. Freddo, caldo, ruvido, liscio. Ogni sensazione è un bagaglio per il piede che ringrazia per la libertà che sta sperimentando. A febbraio sono stata a Caorle. Appena arrivata, vicino alla Chiesa della Madonna dell’Angelo, ho sentito la necessità di togliere le scarpe e sentire il freddo della pietra sotto la pianta dei miei piedi. Una sensazione così forte data dal contrasto tra calore corporeo e il freddo della pietra. Quella scogliera aveva qualcosa di magico che mi ha spinta a decidere di sperimentare lo Stone Balancing con le poche pietre che mi ero portata da casa. A piedi nudi sembrava che tutto potesse essere diverso. E così è stato. Il contatto con quei massi, così importanti nel loro ruolo e nella loro posizione vicino all’acqua mi ha fatto sentire quanto dovevo essere grata per ciò che stavo facendo. Stavo sfiorando con i miei piedi pietre con una loro storia. Tutto questo le mie piante dei piedi lo hanno sentito. L’energia che arrivava dall’appoggio dei piedi mi ha fatto sentire il radicamento mescolato alla leggerezza della parte superiore del corpo che si lasciava cullare dal vento. Bilanciare quando c’è vento non è mai facile. Bisogna saper assecondare nel modo corretto ed avere molta pazienza. Con questi accorgimenti sono riuscita a raggiungere l’equilibrio, che nonostante il vento, ha durato parecchi minuti fino a quando non ho raccolto le pietre per tornare a casa. Ho guardato il mare e ringraziato le pietre che mi avevano ospitata. Un’altra esperienza è entrata nella mia anima.
Martina Dell'Osbel