Cosa bolle sul fuoco in cucina?
Poesia e tecnica per una buona zuppa di funghi.
Che vita ha un fungo?
Sicuramente, una vita acquatica. Il fungo è una forma d'acqua, spunta da terra quando ha piovuto molto, assorbe la terra da cui si nutre e si lancia verso l'alto.
E poi, una vita giovane. I funghi possono offrirsi alla nostra alimentazione se sono ancora espressione di gioventù, vigorosi. Non appena cogliamo un segno di decadenza, meglio lasciarli stare, nella gran parte dei casi diventano tossici.
In questa rubrica propongo la combinazione di poesia e cucina, convinto che nascano da una radice comune, quella culturale e colturale.
Sono entrambe uno spazio per la trasformazione!
Cucina, Cultura da Colere, coltivare, avere cura
E se fosse una falsa etimologia, va bene lo stesso! 😄... licenza poetica!
Trovate in questo articolo una poesia e una ricetta!
Il fungo, grande mistero
Nella nebbia leggera che il contrasto di temperatura tra giorno e notte (o il lavoro degli Esseri Elementari, scegliete voi quel che più vi piace), nella stagione che vede il contrarsi dell’esplosione estiva e l’annuncio del tempo del riposo, si offrono a noi i funghi.
A cavallo dei mondi animale e vegetale, sono una delle grandi famiglie di esseri presenti al mondo, senza di cui la vita sarebbe impensabile.
Proprio perché, tra le altre cose, contribuiscono efficacemente a disfarla, per lasciare spazio a quella che verrà nuova.
Il fungo è un saprofita
La loro caratteristica di saprofiti (si nutrono di materia organica) porta infatti a questo: sono tra i più efficaci operai della natura atti a trasformare il mondo organico, quando la vita lo abbandona, per tornare a renderlo biodisponibile.
E’ meraviglioso il mondo in cui i funghi ci fanno entrare, un mondo di trasformazione e di passaggio.
Da questa idea nasce la poesia che segue:
Io Fungo
Come sia mai che con me,
escrescenza di luna
ci si avvii al copioso mistero
della mente e dell’apparenza
non so.
Semplicemente
fungo.
Forse la bruma, lì da dove giungo,
acquosa imago dell’evanescente,
forse il presente
che fugge
anche in voi uomini e in noi, grilli di pensiero,
forse il mistero
del farsi e darsi forma al nostro fare
forse. L’elenco sarebbe certo lungo:
fungo.
Non c’è verità in me,
bensì illusione.
Sono io pura
trasformazione, portata a forma e compimento
nelle umide notti del ponente
restituendo in pochi giorni il niente
da cui improvvisamente
nasco.
Mettimi quindi oggi a condimento, in libagione,
dandomi forma umana, dandomi fuoco
proponendomi su tavola imbandita, con voi con noi,
lungo la vita a noi qui consentita:
vita di fungo, effimera, passeggera.
Presentandosi essa in noi siccome noi per voi:
Principalmente dorata, oppure un po’ più scura, o nera.
La ricetta: zuppa di funghi.
Per lavorare i funghi preferisco in genere rimanere su note leggere.
I funghi sono “tanto”, è una esistenza acquosa che è densa, come è stato detto sopra, di mondo animale, e sono giovani.
Gli abbinamenti classici sono con l’aglio e il prezzemolo, spesso si utilizza il burro per arrotondarne il gusto.
Vi suggerisco un’ottima e semplice zuppa di funghi, completamente vegetale.
Trovate dei funghi buoni, puliteli e lavateli, quindi tagliateli a piacere, a seconda dei funghi che avrete trovato. Dei buoni porcini, a fettine. Dei chiodini, facendoli prima bollire. Dei finferli, non serve. Insomma, fatevi ispirare dalla fantasia.
Saltateli in padella con aglio e sale a fuoco vivo con olio evo e uno spicchio d’aglio. Lasciate che si liberi la loro acqua. Se è poca, aggiungete un po'di brodo.
Scolateli appena giunge a bollore o qualche minuto dopo.
Vi serve l'acqua! Tenete l’acqua a parte, aggiungete ancora olio ai funghi e continuate la cottura.
Mettete a bollire su un pentolino l'acqua-brodo di fungo e, ancora a parte, mischiate a una bevanda vegetale (soia/avena) della farina di riso. Unite con una frusta al brodo che abbia ripreso il bollore, lasciate addensare a piacere.
Unite i funghi, prezzemolo tritato, della salsa di soia per condire con sale e pepe, forse un goccio d’aceto di mele.
Lasciatevi ispirare, sempre. Voilà, il gioco è fatto
PS la ricetta è volutamente poetica e generica, lascio a voi tutto il divertimento della prova!
---
Se volete qualche indicazioni più tecnica e precisa, oppure semplicemente se volete coltivare la vostra naturale attitudine a CUCINARE, ovvero a trasformare il mondo con gioia e consapevolezza, continuate a seguire questo mio canale oppure partecipate a uno degli incontri "In Cucina Insieme", che organizzo durante tutto l'arco dell'anno.
E, se vi piace, sostenetemi ;-)
Grazie!