Marco Boscarato

Cucina, cibo, storie. Poesia!

Marco Boscarato

Cucina, cibo, storie. Poesia!

Il Circo Patuf, la passione, la guerra. E Massimo Scaligero.

2019-05-03 07:11:03

"Avete una passione? Seguitela! E' l'unico modo per essere felici!". Termina con questa affermazione "#378", lo spettacolo del Circo Patuf contro la guerra. Volete scacciare l'eventualità di una guerra, diciamo noi? Siate felici. Realizzate un sogno, sarete liberi. Chi è libero non fa la guerra.

la cronaca

giovedì 2 maggio a Bassano, il Circo Patuf.

Un circo senza animali, di artisti, clown, acrobati.

Entrano con noi pubblico in fila davanti al tendone, si accavallano sulle sedie, spingono, mangiano i biglietti dello spettacolo, si lamentano, saltano la fila, protestano, ridono.

Entriamo, tutti.

Una volta seduti, a un certo momento, è buio.


#378

#378 è il titolo del nuovo spettacolo del Circo Patuf

378 sono i conflitti aperti oggi nel mondo, viene raccontato alla fine il perché del titolo.

378 sono i focolai di guerra in cui ufficialmente c'è un essere umano contro l'altro. Per non dire delle guerre tra vicini di casa.

Ma in 378 situazioni nel mondo oggi si spara e si uccide, perché qualcuno ritiene di avere diritto di uccidere qualcun altro, e che questo sia giusto.

Lo spettacolo

Continuiamo a stare nel buio, sotto il tendone.

Si odono rumori di guerra, aerei, bombe che scoppiano, sirene.

Si apre un video di presentazione

Nel video di presentazione volti di uomini e donne, immagini di guerra.


Entrano in scena i personaggi, i clown.

Si inizia con la paura di accendere un fiammifero.

Si spegne.

Si riaccende.

Si soffia e si spegne.

Si riaccende.

Si trova un candela.

Si fa fatica ad accendere.

Entra qualcuno, si riaccende.

E piano piano si accende la candela, si trovano le luci.

E piano piano la paura si trasforma in gioco, in confronto.

Il conflitto parte del non cedere l'altro che ti dà la mano, e tu ti offendi.

E cerchi la guerra. Ma poi capisci che è un gioco, che la mano era lì.

Pacca sulle spalle.

Si ride, si gioca.

Si canta, si danza, si giravolta per aria

Si ride, si gioca, si vive.

Per un'ora abbondante di divertimento e colore.

Alla fine si apre la porta del mondo chiuso.

Uno alla volta, si esce all'aperto. Il sole è risorto, finalmente.


Nel video di chiusura volti di bambini che corrono e giocano tra i carri armati, e natura che nasce, fiori che sbocciano, semi che si liberano nell'aria.

La vita continua, puro Amore che si esprime, senza brama. Senza desiderio di trattenere per sé.

Puro dono.

Andate a vedere il Circo Patuf!!! 

L'invito che il capo comico, Fede Scoch, fa al termine dello spettacolo e degli applausi è chiaro.

"Sono 25 anni che faccio questo mestiere, l'artista itinerante" dice, "tanto che mia mamma continua a dirmi: perché non ti trovi un lavoro?" 

:-D

"Ma quello che vi invito a fare io è: seguite la vostra passione, realizzate il vostro sogno. E' l'unico modo per essere felici in questa vita. Questo è un mestiere duro e difficile, ma è la mia passione, credetemi. E io sono felice."

Lo credo, si vede.

Invita infine a condividere questo messaggio, e a far conoscere il circo Patuf, se è piaciuto ("Se non vi è piaciuto, allora, ... no... state zitti!" :-D ).

Io lo faccio molto volentieri.

Il Circo Patuf si trova a Bassano ancora fino al 12 maggio, e poi in giro per l'Italia.

Andateci!!!



Fino al 12 maggio trovate il circo Patuf a Villa Angaran San Giuseppe, Bassano. Il post su facebook qui

Qui sotto la mappa.

Un estratto da youtube di un precedente spettacolo del Circo Patuf

Seguite una passione, seguite il vostro cuore, non fate la guerra

E Massimo Scaligero, che c'entra?

La mattina pratico un po' di lettura e di meditazione.

Massimo Scaligero è uno dei maggiori continuatori dell'opera di Rudolf Steiner, scienziato e veggente di inizio secolo, fondatore della Antroposofia o Scienza dello Spirito.

Scaligero ha sviluppato in modo magistrale quello che si può definire un racconto attorno al "Pensare", intesa come la facoltà umana che unica ci è data in forma potenzialmente consapevole per collegarci all'Essere Mondo.

Nel suo testo "dell'Amore immortale" scrive:


"L'altro come altro da noi separato è il segno dell'Io: della sua incompiutezza sul piano terreste: della sua possibilità di compiersi.

L'altro è il simbolo dell'Io che può compiersi: che può superare l'opposizione di un'alterità come alterità per l'Io. L'io può compiersi in quanto non sia se stesso, ma il mondo: in quanto sia centro, ma effuso nell'immenso: dimentico di sé, sia immerso nelle cose e con ciò le abbia veramente, essendo delle cose il fondamento: anelato da tutte le cose.

...

Perciò, nel donarsi, l'Io attua la sua infinità: riempie di suo movimento lo spazio che lo separa dall'altro, e per cui l'altro è altro."


E altrove:

"L'amore comincia con l'essere amore di sé, per poter divenire un giorno amore oltre sé stesso, che sogna di essere: il giorno in cui scopre la sua conclusa soggettività e comprende che non ha senso amare sé stesso, perché nel convergere verso di sé contraddice la vita da cui nasce.

Scopre che questo amore ogni volta deve morire: ogni volta distrugge sé stesso, perché è moto dello spirito, inverso. Sorge soltanto per morire, raramente dando la visione del suo sorgere, che invano si cerca di fissare.

Ogni volta esso è la brama, che si alimenta dell'immagine fittizia della realtà, non della sua stessa realtà."

Ho trovato queste parole estremamente consonanti con lo spettacolo e l'invito del Circo Patuf.

La brama, il desiderio di possesso, di imporci, l'"amore per sé" inteso come trattenimento, intimamente contraddetto nella sua necessità di essere relazione con l'altro e condivisione, apre lo spazio alla guerra.

L'Amore continuamente sorgente, come la luce del giorno che al termine dello spettacolo illumina i volti dei clown, sole che si dona senza nulla pretendere, offre la Pace.

Siamo su diversi livelli, l'ascesi del Pensiero è un punto di arrivo (o di partenza, a seconda), ma si inizia innanzitutto liberando il cuore dai pesi, e donandoci alla possibilità della felicità.

A cosa possiamo veramente donarci? A una passione, intanto. A quello che siamo, a quello che amiamo.

Perdendoci in essa, noi veramente viviamo.

E muore il piccolo essere in noi, che costruisce limiti, fossati, nemici, guerra.


Grazie Massimo Scaligero, grazie Circo Patuf, viva la Libertà (quella interiore, con la L maiuscola).


Fate la Passione, non fate la guerra!

by Marco Boscarato