Laura Abeni

Scuola & Istruzione

Laura Abeni

Scuola & Istruzione

2021-10-26 17:12:50

A volte la scuola sembra una "mission impossible"!

Un sacco di compiti, verifiche, interrogazioni, come faccio?

Eppure alcuni miei compagni ci riescono...perché io no?

Se non riesci a stare al passo, pensa ad un compagno che ha buoni risultati e chiediti: cosa farebbe lui/lei al mio posto?

Non si tratta di copiare, ma di imitare quei comportamenti che portano al successo!

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Laura Abeni

Scuola & Istruzione

CONSULENZE

2021-10-22 13:33:51

INTERVENIRE IN TEMPO E IN MODO MIRATO NELLE CRITICITA', E' LA STRATEGIA MIGLIORE PER IL SUCCESSO SCOLASTICO DI TUO/A FIGLIO/A

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Laura Abeni

Scuola & Istruzione

LA PRIMA IMPRESSIONE E'​ QUELLA CHE CONTA?

2021-10-18 13:19:18

A chi non è mai capitato, a scuola o sul posto di lavoro, di dare un'impressione ai professori o al proprio superiore, che poi gli è rimasta "incollata" per un sacco di tempo?

La prima impressione è importante, perché può generare convinzioni limitanti nei nostri confronti, che saranno poi difficilmente sradicate. Ed è importante anche perché se riesco a dare un’impressione positiva, posso sfruttare l’effetto a mio favore. Un effetto che poi dovrà ovviamente essere seguito da fatti concreti, se desideriamo mantenere viva la nostra credibilità.

L'impressione positiva o negativa, che influenza l'opinione degli altri ed anche la nostra riguardo noi stessi, viene definita effetto Pigmalione.

L'effetto Pigmalione ( il nome deriva dal mito greco di Pigmalione e Galatea), è un meccanismo psicologico inconsapevole per cui le aspettative nei confronti di se stessi e degli altri hanno il potere di influenzare il proprio comportamento e la realtà.

Robert Rosenthal, il ricercatore che accertò il fenomeno, scoprì che il rendimento scolastico era nettamente migliore in quei bambini ai quali era stato detto di essere più intelligenti a seguito di un test, che in realtà non era mai stato eseguito. I risultati del finto test erano stati comunicati ai maestri, i quali, influenzati, iniziarono a trattare diversamente gli allievi che supponevano meglio dotati. Il comportamento dei docenti portò quei bambini ad ottenere effettivamente risultati migliori.

Si definisce anche "profezia che si auto avvera", perché inconsciamente e sotto l'effetto di una profonda suggestione, la persona adegua il proprio comportamento alle convinzioni che gli altri hanno di lei, anche se negativa.

Se, ad esempio, un insegnante ritiene che un ragazzo non sia portato per la matematica, potrebbe proporgli esercizi più semplici rispetto ai compagni. Così facendo rischia di favorire prestazioni scadenti che confermeranno la sua convinzione. Il ragazzo, a sua volta, non si impegnerà più di tanto negli esercizi, convinto che servano a poco, dato che non è portato. Se poi è considerato un lazzarone, risulta difficile credere che sia farina del suo sacco, si mette subito in dubbio la buona fede scoraggiando l'allievo che riterrà inutile sforzarsi per migliorare.

La maggior parte delle volte questo meccanismo psicologico viene vissuto con frustrazione, con la rassegnazione che "le cose sono così" e non si possono cambiare.

Ma se invece abbiamo preso coscienza che ciò che ci limita è solo un’idea, una convinzione e che la nostra situazione può cambiare, cosa possiamo fare? Come uscire da questo impasse?

Prima di tutto partiamo da noi stessi. Per far cambiare idea agli altri devo prima cambiare il giudizio che ho di me stesso. Devo trasformare le mie idee limitanti in convinzioni potenzianti.

Un metodo utile è quello di identificare con precisione ciò che mi limita e metterlo per iscritto. Questa è la fase meno facile perché spesso si fa fatica a capire qual è il vero ostacolo da superare, anche perché “la mente, mente!”. E’ un’operazione che richiede anche il coraggio di mettersi in gioco e di prendere coscienza di aspetti che possono non piacerci. In questa fase l’aiuto di un motivatore può fare la differenza.

Una volta focalizzato il mio limite , cercherò di metterlo in dubbio provando a guardare le cose anche da altri punti di vista, ipotizzando possibili azioni che siano in grado di modificare lo status quo.

Se ad esempio sono convinto di non essere bravo in matematica ed ho risultati scolastici negativi, le domande sono:

"Cosa ho fatto finora per cambiare questa situazione? Ho fatto abbastanza o mi sono adagiato nella mia convinzione?"

Cosa posso fare in più?

Cosa posso fare di diverso che non ho fatto?

( Un consiglio: rispondete per iscritto! )

Una volta individuate le nuove strategie, si passa all’azione. Incominciamo a FARE. Non tutto subito, ma l’importante è iniziare. In poco tempo ci renderemo conto che qualcosa sta cambiando e che siamo in grado di superare i limiti che ci imponiamo.

LAURA ABENI LIFE COACH

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