Daniela Dante

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Torino sarà “Città del Cinema 2020”: l’annuncio ufficiale dal Lido di VeneziaVent’anni di Museo Nazionale del Cinema nella sede della Mole Antonelliana e di Film Commission Piemonte. È questo il doppio anniversario che animerà il capoluogo piemontese nel 2020, cuore del progetto “Torino Città del Cinema”, presentato ufficialmente in questi giorni a Venezia. Dopo il primo annuncio al Festival di Cannes lo scorso maggio, ora la ricca rassegna di appuntamenti culturali dedicati alla Settima Musa prende finalmente forma. Un percorso che rinvigorirà innanzitutto il ricordo delle antiche origini dell’industria cinematografica – dopo la prima proiezione dei fratelli Lumière, all’interno dell’ex Ospizio di Carità in via Po 33, nel 1896 –, con la nascita dei teatri di posa e delle case di produzione, come la Società Anonima Ambrosio e Itala Film. Da lì si passerà allo sviluppo capillare delle sale cinematografiche, che diventarono presto luogo di ritrovo di una società sempre più affascinata dal grande schermo, apprezzando film di medio e lungometraggio, dai drammi alle commedie di costume. Per riattraversare, poi, le fasi storiche della formazione di un vero e proprio Sistema Cinema, che ha reso il territorio piemontese un punto di riferimento nello scenario nazionale e internazionale. Cinque i filoni in cui sarà articolata la rassegna: Torino Città del Cinema tra passato e futuro; Innovazione, tecnologia, multimedialità; Educazione e formazione; Accessibilità; Cinema e arti. Il 19 luglio 2020 il Museo festeggerà il suo trasferimento nel luogo-simbolo di Torino, mentre il 20 Film Commission spegnerà le candeline per il suo ventesimo compleanno. Le prime celebrazioni prenderanno le mosse già il prossimo novembre, con una preapertura speciale del Torino Film Festival. Oltre alla passerella dei tanti eventi cinematografici diffusi sul territorio (CinemAmbiente, Lovers, Seeyousound e molti altri), il Comune di Torino CinemAmbiente, Lovers Film Festival – Torino Lgbtqi Visions e Seeyousound – dopo le precedenti tematizzazioni sul cibo, nel 2018, e su Leonardo Da Vinci, nel 2019 – cercherà di coinvolgere al meglio tutte le istituzioni culturali torinesi con l’obiettivo di creare delle vere e proprie “contaminazioni cinematografiche” in vari settori, dall’editoria, alla musica, al teatro. “Credo che la settima arte – ha dichiarato l’assessore al commercio Alberto Sacco rappresenti una forte attrazione per i visitatori e i turisti: insieme all’Egizio, il Museo del Cinema è la meta più gettonata in città. È per questo motivo che nel 2020, accanto alle attività e alle manifestazioni ricorrenti e ormai consolidate come il Salone del Libro, il Torino Jazz Festival, Terra Madre e Contemporary Art, solo per citarne alcune, prenderanno vita nuovi eventi. A luglio, ad esempio, sono in programma una Festa del Cinema e una speciale Notte Bianca”. Inoltre, per promuovere Torino Città del Cinema 2020 sarà ideato un “look of the city” specifico che accompagnerà cittadini e turisti alla scoperta della Torino cinematografica, il cui bando di selezione è attualmente aperto. Tra gli appuntamenti imperdibili, la mostra alla Mole Antonelliana “Artecucita. Da Cinecittà a Hollywood dietro le quinte degli abiti di scena”, da febbraio 2020. Esposte, le creazioni della sartoria Anna Mode, iniziata nel 1949 come coraggiosa impresa tutta al femminile con le sorelle Anna e Teresa Allegri e giunta oggi alla terza generazione. “Talento, creatività e sapienza artigianale che hanno imposto nel mondo la moda e il cinema italiani”, ha commentato il presidente del Museo del Cinema Sergio Toffetti. “Un’occasione unica per vedere abiti iconici che diventano a volte vere opere d’arte. Come gli avveniristici costumi pop creati dal genio di Piero Tosi nel 1967 per Toby Dammit, che aprono la mostra in omaggio ai cent’anni della nascita di Federico Fellini”.

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I RIMBORSI DOVUTI DALLE BANCHE PER L'ASSENZA DI PARI PERIODICITA' TRA INTERESSI ATTIVI E PASSIVI. Il Tribunale di Torino, in recentissima causa (sentenza n. 2937\19) ammonisce nuovamente le Banche: sono nulle le clausole dei contratti di conto corrente che prevedono (o prevedevano all'origine..come succedeva assai frequentemente fino a qualche tempo fa) scadenza annuale per gli interessi creditori ed invece trimestrale per gli interessi debitori. Effettuati i necessari ricalcoli, su un conto corrente aperto, con tali illegittime condizioni, tra il 1999 ed il 2015, la Banca e' stata condannata a rifondere oltre e. 80.000, a titolo di restituzione di interessi passivi gia' addebitati al correntista.

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Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte. Sull'arco della prima porta dovrebbe esserci scritto: "E' vera?" Sulla seconda campeggiare la domanda: "E' necessaria ?" Sulla terza essere scolpita l'ultima richiesta: "E' gentile ?" Una parola giusta può' superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato piccolo o grande. Nel mondo di oggi, dove le parole inutili si sprecano, occorrerebbero cento porte, molte delle quali rimarrebbero sicuramente chiuse. (Romano Battaglia)

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