Benedetto Nicolai
Il mistero dei volti sulla superficie di Marte. No,non è un fotomontaggio. È una foto realmente scattata nel 1976 dalla sonda Wiking.La foto raffigura uno dei molti altopiani disseminati nella regione marziana di Cydonia. Le sembianze antropomorfe sono dovute ad una combinazione di angolo d'illuminazione (la foto venne scattata con il Sole basso sull'orizzonte marziano), bassa risoluzione della foto (che tende ad ammorbidire le irregolarità della superficie), e tendenza del cervello umano a riconoscere motivi familiari, specialmente volti. Infine, un'interruzione nella trasmissione dati inviati sulla Terra dalla Viking 1 creò una macchia nera esattamente in corrispondenza dell'ipotetica narice.Questa interpretazione è supportata da successive prove fotografiche prodotte dalla sonda Mars Global Surveyor nel 1998 e nel 2001, e dalla sonda Mars Odyssey nel 2002. Fotografata sotto un'illuminazione completamente differente, e con una risoluzione molto più alta, la zona in questione ricorda molto meno una faccia.Interpretazioni non scientifiche precedenti al 1998 individuavano nella fotografia un monumento artificiale che alcuni sostengono possa essere la prova che forme di vita extraterrestri intelligenti, abbiano abitato o visitato Marte in un certo momento nel lontano passato. Il 21 settembre 2006, l'ESA, l'ente spaziale europeo, ha reso pubbliche nuove immagini ad altissima risoluzione della regione di Cydonia. In esse un pixel copre una dimensione di soli 14 metri. Dalle immagini appare l'origine naturale della cosiddetta "faccia". Dalle immagini ad alta risoluzione fornite dalla sonda Mars Express è stato possibile ricostruire una immagine 3D della conformazioneIn conclusione, l'origine artificiale del volto di Cydonia, ripresa dal Viking appariva soltanto a causa di una pareidolistica interpretazione visiva di immagini spaziali a bassa risoluzione. Tuttavia,un alone di mistero rimane ancora tutt’oggi
Benedetto Nicolai
Velocità della luce,i record dell’universo La luce è l’elemento più veloce dell’universo,con una velocità di 300 milioni di m/s. Nonostante con la teoria della relatività di Einstein la velocità degli oggetti dipende dai sistemi di riferimento,la luce è talmente veloce da mantenere sempre la stessa velocità in qualsiasi sistema venga considerato. Per calcolare distanze enormi nello spazio viene utilizzato l’anno-luce,e cioè lo spazio che percorre la luce in un anno di moto. Un anno luce corrisponde a 9 460 730 472 581 km,una distanza spaventosa per l’uomo,pari a 63 mila volte la distanza Sole-Terra. Per arrivare sulla Luna dal nostro pianeta,la luce impiega poco più di un secondo (un secondo e qualche millesimo). Per raggiungere Marte 3 minuti mentre per raggiungere il pianeta più remoto del sistema solare,Plutone,impiega oltre 5 ore Tuttavia la luce,nonostante i fotoni non abbiano massa,non riescono a sfuggire all’enorme forza di gravità di un buco nero,ruotando e deformandosi attorno all’orizzonte degli eventi e delimitando il disco nero che ci permetterebbe di vedere il buco
Benedetto Nicolai