Riflessioni per nutrire l’anima: Tensione verso il Bene

All’inizio dell’anno i miei clienti esprimono i loro propositi per generare una vita buona.

Posso individuare due generi di persone:

1.     Quelli che cambiano obiettivo con il cambiare dell’anno;

2.  Quelli che si ostinano a raggiungere un obiettivo già fissato in precedenza.

Nel primo caso mi trovo di fronte persone sempre in cambiamento che modellano la loro vita a seconda dello stato fisico e dell’ambiente circostante.

Sono persone creative che portano luce nella loro vita.

Amano il confronto con gli altri, ascoltano, parlano poco e sono in movimento.

Nel secondo caso ho a che fare con persone ostinate, per certi versi rigide, che vogliono con grande determinazione raggiungere quello che hanno piantato tempo addietro.

Sono clienti che ascoltano solo argomenti finalizzati al loro grande progetto.

In entrambi i casi siamo di fronte a persone che intendono incidere nella loro vita.

Questa è la mentalità della società che mette al centro l’uomo.

Ricordo una cliente  che si era domandata se esiste un altro modo di approcciare la realtà.

Dopo discernimento, si è soffermata sulla frase evangelica detta da Gesù:

“ venite a me voi che siete affaticati ed oppressi ed io vi libererò, imparate da me che sono mite e umile di cuore”

Sembra che seguire Gesù Cristo nella manifestazione dei fatti e circostanze della vita renda la persona più serena.

All’inizio lasciare la nostra mentalità ostinata che vuole imporre una logica umana, non è facile perché siamo sempre pieni di resistenze.

Significa sgombrare il campo dalle nostre convinzioni più forti.

Significa accogliere con fede quello che arriva per il nostro Bene.

In modo radicale fanno i monaci e le monache che dopo un primo impatto di adattamento poi si sentono più leggeri.

Vivere ogni giorno con la compagnia di Gesù Cristo trasforma la nostra vita.

Ci rende potentemente protesi verso il Bene, ci trasforma in persone essenziali.

Questo percorso si nutre di gratitudine che la persona dichiara guardando con occhi da bambino le circostanze di ogni giorno.

La mia cliente dopo il percorso ha deciso di seguire il flusso della sua vita limitandosi a leggere i segnali che le giungevano dai fatti di ogni giorno.

Così facendo la sua vita si è trasformata in qualcosa di bello e gradevole, senza forzature.

Invito me stesso e anche voi a lasciarsi andare nella corrente del Bene e di assaporare i semplici e gustosi frutti.

Un caro saluto.

Antonio