Riflessioni per Nutrire l'Anima

Spiritualità & Filosofia

Riflessioni per nutrire l’anima: ombre e luci

2022-07-08 07:47:04

Sono convinto della necessità, in questi tempi, di promuovere pensieri positivi per illuminare la nostra vita.

Da sempre nell’uomo ci sono luci e ombre.

Nelle filosofie orientali, in particolare nello Zen, si parla delle due polarità yin e yang che si completano per il bisogno di integrazione.

In questo contesto l’uomo è un essere che fa esperienza e tende all’ elevazione spirituale di se stesso.

L’obiettivo è vivere il presente nel qui e ora con equilibrio, accettando ciò che è.

Nella logica cristiana occidentale c’è il bene e c’è il male.

In particolare nella persona ci sono slanci verso la spiritualità e passioni umane.

Le passioni umane, se non governate, spingono verso l’assenza di bene e possono generare senso di colpa o peccato.

Celebre la massima “ lo spirito è forte, ma la carne è debole 

S.Paolo dice che le nostre debolezze ci permettono di apprezzare la Grazia del Signore che continuamente viene in nostro soccorso per aiutarci a generare una vita buona.

Per l’elevazione della persona è importante che l’ ambiente circostante sia promotore di notizie buone.

Negli ultimi anni noto che i mezzi di comunicazione emettono, in prevalenza, notizie negative.

Se fate caso i telegiornali principali hanno tutti lo stesso palinsesto: guerra-femminicidi o altro tipo di tragedie familiari-pandemia-siccità….

In passato c’èra una bella distinzione tra i tg. e mi divertivo a rilevare le differenze.

Quelle differenze ci aiutavano a stimolare il senso critico.

Ora mi sembra la propaganda del negativo più che il resoconto puntuale dei fatti del giorno.

Mi domando perché le notizie positive, che tanto ci riempivano di gioia, sono così rare.

Tipo il gesto eroico del tale che ha salvato la vita umana, la mamma che ha partorito con successo più gemelli, l’elogio della persona comune che con lo studio ha riscattato una vita di stenti ecc…

Questo parlare al negativo che possiamo definire “male-dire” si sta divulgando nel nostro pensiero e nel nostro  parlare.

Non cerchiamo il Buono-il Bello e il Vero, ma abbiamo la tendenza a rilevare le carenze degli altri e della società.

Proiettiamo di continuo i nostri giudizi all’esterno e non siamo più capaci di fare una sana autocritica.

Figli di una cultura narcisista, abbiamo bisogno di apparire, emergere, ricevere complimenti e uniformare il mondo secondo i nostri canoni estetici.

Nei rapporti con le persone cerchiamo la nostra perfezione e non siamo più capaci di cogliere le differenze dell’altro  che ci possono completare.

Così arrivano in ascolto persone scontente, demotivate dalla vita, con forte pessimismo.

Lui che si lamenta perché lei  non è…..

Lei che si rammarica perché lui non è stato mai……

Eppure noi siamo immagine di Dio che è perfezione, amore e luce.

Forse siamo troppo protesi verso l’oscurità e abbiamo bisogno di tirare le tende per fare entrare la luce nel nostro mondo.

E’ tempo di “bene-dire” cioè di parlare dei fatti e delle circostanze che costruiscono la nostra vita buona.

Si, proprio così, perché  mentre noi siamo intenti a giudicare e vedere le carenze, il Signore continua a mandare nella nostra esistenza occasioni di luce, le sue Benedizioni, che non rileviamo.

Voglio cambiare paradigma di vita, io per primo, evidenziando i progressi delle persone che mi stanno accanto, elogiare gli sforzi della natura che nonostante la siccità mi ha concesso un buon raccolto di frumento, affermare la mia ferma speranza che anche le altre colture in atto si difenderanno…

Il processo è in atto e sento che il mio pensiero sta cambiando, è in grado di guardare con fiducia al futuro.

Scoprendo la luce nelle pieghe della vita, sto cominciando ad accettare me stesso e gli altri per quello che sono, senza pretendere cambiamenti impossibili.

Ecco che riesco a dare alla persona accanto un nuovo valore perché io mi rapporto in modo nuovo.

Nel rilevare il positivo, sento il bisogno di ringraziare, e la mente si apre a nuovi scenari di luce.

E’ una sorta di esercizio verso la luce in cinque  tappe:

• Ricerca delle cose belle che avvengono

• Apertura alla visione splendente della vita

• Condivisione

• Ringraziamento

• Cambiamento del pensiero che si addestra a cogliere il Buono-il Bello e il Vero

Non ho scoperto nulla di nuovo, sto solo facendo esercizio di ascolto per rilevare ciò che è.

Per me non è facile, ma ci sto provando, perché penso che la vita vada vissuta in pieno.

Al termine di queste mie riflessioni, voglio ringraziare tutte le persone che ho conosciuto, frequento, conoscerò perché con la loro umanità mi aiutano e mi aiuteranno  a generare una vita buona piena di significati.

Un caro saluto.

Antonio. 

by Antonio Masoch