Riflessioni per Nutrire l'Anima

Spiritualità & Filosofia

Riflessioni per nutrire l’anima: i doni di salvezza

2022-08-05 07:34:30

La Chiesa nel corso dei secoli ha donato ai suoi fedeli strumenti certi e validi per promuovere il benessere spirituale della persona.

Per me  Gesù Cristo, il figlio del Dio Vivente, è venuto al mondo per salvare l’Umanità dal peccato.

Infatti in ebraico il nome Gesù significa “ Dio salva”.

In questo movimento di bene anche noi siamo chiamati a cooperare per la salvezza.

Occorre chiarire il concetto di salvatore.

In Analisi Transazionale che è una teoria della personalità, il fondatore Eric Berne, canadese e psicoanalista parla della dimensione del Genitore Affettivo Salvatore con connotazione negativa.

Si tratta di un atteggiamento che noi possiamo assumere quando attingiamo dai comportamenti, pensieri ed emozioni trasferiti dai nostri genitori o figure genitoriali.

Nel ruolo di Genitore Affettivo Salvatore, nell’intento di aiutare l’altro, decido quello che è bene per la persona e faccio secondo le mie idee.

Le frasi che richiamano questo stile sono: “ non fare, faccio io per te”, “faccio questa cosa per te e la faccio per il tuo bene”.

Non viene favorita l’autonomia dell’altro “ se faccio io, faccio come dico io”.



Questo atteggiamento è molto comune in famiglia e nella società.

Il genitore prevarica sul figlio secondo i propri schemi e gli impedisce di sperimentare in libertà.

Nella società i nostri governatori spesso prendono delle decisioni per il nostro bene che non sono rispettose delle nostre convinzioni.

Si pensi solo alla Pandemia e agli obblighi imposti.

Nella dimensione cristiana Gesù Cristo sacrifica se stesso per liberare l’Umanità dal giogo del peccato.

Con la risurrezione di Cristo viene affermata la piena libertà della persona, cioè il libero arbitrio.

Ogni persona può decidere della sua vita secondo coscienza.

Posso decidere per il Bene o per il male.

Questa è la forma più alta di Amore.

La Chiesa nel corso della sua storia ha ricevuto strumenti di salvezza che dona a piene mani alle persone di buona volontà perché possano, con piacere, partecipare al grande progetto di salvezza di Dio.

Evidenzio i doni che vivo nel mio quotidiano:     

• L’Eucaristia

• Il Rosario

• La Coroncina della Misericordia

• La Confessione

• Lo Scapolare

• Il Perdon D’Assisi

L’Eucaristia è il nutrimento quotidiano del cristiano che accoglie in sé il corpo e sangue di Cristo. E’ il principale sacramento della religione cristiana mediante il quale si rinnova la comunione del fedele con il Suo Salvatore. Per me è un grande piacere potermi accostare ogni giorno alla comunione perché ricevo energia e pace, inoltre rinnovo la mia alleanza con il Signore al quale affido con fiducia la mia vita;

Il Rosario è l’incontro con Cristo mediato dalla presenza di sua Madre, la Santa Vergine Maria. Nella recita, infatti, si fanno memoria dei misteri principali della vita di Nostro Signore in terra.

Come ebbe a dire il Santo Papa Giovanni Paolo II : “il rosario è una preghiera meravigliosa, nella sua semplicità e nella sua profondità….”

Nello sgranare il rosario al mattino quando cammino, prima di iniziare la mia giornata di lavoro, ho come la sensazione di tornare bambino che si confida con la propria mamma;

La Coroncina alla Divina Misericordia è stata dettata da Gesù a Santa Faustina Kowalska a  Vilnius nell’anno 1935. Gesù ha promesso grazie eccezionali a chi recita la Coroncina: misericordia nell’ora della morte con la conversione e trapasso in stato di grazia anche per il peccatore più incallito, gli agonizzanti ricevono  la grazia della conversione e la remissione dei peccati sia se sono loro a recitarla o se qualcun altro la recita vicino a loro, le anime che adorano la Divina Misericordia e recitano la Coroncina nell’ora della morte non avranno paura poiché la Divina Misericordia li proteggerà in quell’ultima lotta.

Recito questa preghiera a ridosso delle ore 15 del pomeriggio e mi sembra di coltivare l’incontro con il mio Padre Celeste a cui raccomando per me stesso e per gli altri una vita buona in salute fisica e spirituale. 

Potente la frase concessa dalla Divina Misericordia: “ Gesù confido in te”.

La Confessione è un sacramento fondamentale, detto della riconciliazione, che ci permette di alleggerire la nostra anima dalle colpe. In questo gesto ammetto la mia debolezza umana e riconosco di essere figlio che ha bisogno di Dio Padre Misericordioso.

E’ importante scegliere il proprio confessore, un sacerdote empatico, pio, buono che sa cogliere il peso della vita e incarnando Cristo sa liberare il fedele dalle proprie pene.

Quando esco dal confessionale ho sempre la sensazione di essere più leggero e con spirito positivo.



Lo Scapolare è un sacramentale, il segno distintivo dell’ordine dei Carmelitani, di provenienza antica.

E’ il privilegio che la Santa Vergine Maria ha concesso a tutti i Carmelitani per cui chiunque morirà con questo scapolare sarà salvo. Si narra che Papa Giovanni XXII (1322)  nella “Bolla sabatina” riferì di una visione della Vergine che avrebbe promesso la liberazione dal Purgatorio il primo sabato dopo la morte ai Carmelitani e ai confratelli dell’Ordine che avessero osservato la castità del proprio stato di vita, offerto preghiere in suo onore e vissuto secondo il Vangelo di Cristo.

Ho ricevuto il mio scapolare il 14 agosto del 2020 alle ore 11 circa nella chiesa dei Carmelitani a Treviso e da quel momento lo tolgo solo per lavarmi. 

Con questo dono mi sento al riparo dalle avversità della vita.

Il Perdon d’Assisi è un grande dono che il Signore ha concesso al Santo Francesco di Assisi per cui la persona eseguendo un rituale (confessione personale,assistere alla  messa, recita del  Credo, del Padre Nostro, preghiera Pater-Ave-Gloria per le intenzioni del Papa) può chiedere l’assoluzione dei peccati per se stesso o un caro defunto nei giorni dell’1 e 2 di agosto nelle chiese parrocchiali oppure tutti i giorni dell’anno facendo pellegrinaggio nella chiesa della Porziuncola ad Assisi.

Quest’anno ho scoperto il piacere di esercitare questo dono a beneficio di due persone e contribuire alla salvezza degli altri mi ha riempito di pace e serenità.

Al termine di questo lungo racconto, desidero ringraziare per questi strumenti di salvezza  che danno sapore alla mia vita e invito tutti a fare esperienza per portare luce lungo il proprio cammino.

Un caro saluto.

Antonio

by Antonio Masoch