Alimentazione low carb e benessere

Meno carboidrati più salute

2021-08-03 07:39:46

COSA POSSIAMO FARE PER MIGLIORARE IL SISTEMA IMMUNITARIO?

Se sulla componente genetica possiamo fare ben poco, basta seguire alcune abitudini "virtuose " per rendere più efficienti le nostre difese.

Ecco di seguito un piccolo vademecum:

Fare esercizio fisico

L’attività fisica in generale e in particolare un allenamento mirato che stimoli sistema scheletrico e muscolare fornisce una ulteriore difesa nei confronti di malattie e degenerazioni fisiche, riducendo inoltre l’incidenza di stati depressivi e predisposizione a malattie infettive.

Ridurre lo stress

Ridurre lo stress è un consiglio che viene dato in molte circostanze, spesso viene anche ritenuto causa scatenante di situazioni di malattia per il crollo delle difese immunitarie. Si puo' quindi cercare di adottare delle buone abitudini che ci permettano di vivere meglio, non sottovalutando ad esempio il potere delle relazioni ed atteggiamento per la vita

Dormire meglio

Un buon riposo è fondamentale per aiutarci a recuperare le energie utilizzate durante il giorno. Il sonno e l'immunità sono collegati in modo bidirezionale: l'attivazione del sistema immunitario altera il sonno, e il sonno a sua volta influisce sul sistema di difesa del nostro corpo.

Curare l’igiene

Ci ammaliamo molto più facilmente nei periodi freddi dell’anno perché è più facile che le persone stiano chiuse in ambienti chiusi poco areati e per molto tempo.

Semplici accorgimenti come areare gli ambienti potrebbero fare la differenza tra una giornata di salute o di malattia.

Coltivare relazioni sociali

La salute e' "uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non solo l'assenza di malattie o infermità".

Per ottenerlo, noi esseri umani abbiamo bisogno di migliorare non solo la nostra salute metabolica, ma anche il nostro sviluppo psicologico, emotivo, intellettuale, spirituale e le nostre relazioni sociali.

Infatti in moltissimi studi la mancanza di connessioni sociali è considerata ormai un fattore di rischio elevato in specifiche fasi della vita, al pari dell’inattività fisica o dell’ipertensione.

Integrare immunomodulanti, vitamine e minerali

Un luogo comune che per una volta risulta vero riguarda il potere antiossidante e di rafforzamento del sistema immunitario della vitamina C.

Un’altra vitamina da tenere in particolare considerazione per un’eventuale supplementazione è la vitamina D. È consigliabile ricorrere a un integratore di vitamina D in autunno/inverno, quando c’è meno sole

Sarebbe utile quindi ricorrere ad integrazioni base di vitamina C e D e successivamente personalizzare rispetto alle esigenze

Migliorare dieta e stile di vita

Integrare senza avere una buona base alimentare è poco utile: importantissimo il consumo di frutta e verdura in ognuno dei 3 pasti principali, in almeno 5 porzioni giornaliere.

Miglioriamo l'efficienza del sistema immunitario eliminando l'infiammazione intestinale e generale. Ricordiamoci che un buon 70% delle cellule immunitarie partono dall'intestino.

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Meno carboidrati più salute

2021-07-21 07:27:15

CONSUMO ECCESSIVO DI ZUCCHERI E DOPAMINA

Un consumo eccessivo di zuccheri è associato ad alta pressione sanguigna, all´insorgenza di alcuni disturbi cardiaci, all’aumento di peso, alla formazione di carie, ad infiammazioni epatiche, al cancro al pancreas, alla gotta, a disturbi renali, può contribuire all’insorgere del diabete e ridurre le performance cerebrali, soprattutto quelle a carico della memoria e dell´apprendimento e incrementare il rischio di essere affetti da demenza di Alzheimer.

Oltre ad avere implicazioni per la salute personale, lo zucchero può creare dipendenza.

In uno studio dell’Università della California 25 ragazzi tra i 13 ei 18 anni che erano stati privati di bevande zuccherate per soli tre giorni hanno riportato mal di testa, craving (desiderio impulsivo) e altri sintomi di astinenza.

In particolare i partecipanti allo studio hanno riferito i seguenti sintomi specifici durante il periodo di tre giorni di cessazione dalle bevande zuccherate: aumento del mal di testa, diminuzione della motivazione a lavorare, mancanza di concentrazione, minore felicità, desiderio impulsivo di consumare bevande zuccherate e un minore benessere generale.

I risultati di questo studio, pubblicati in un articolo, “Proprietà potenzialmente additive di bevande zuccherate da adolescenti tra gli adolescenti”, apparso sul Journal Appetite, sono coerenti con le ricerche precedenti che hanno suggerito come lo zucchero provochi dipendenza.

Il consumo di zuccheri infatti, stimola il nucleo accumbens, il “centro della ricompensa” nel cervello che, rilasciando dopamina, induce uno stato di benessere.

Proprio come le altre droghe che provocano dipendenza, nel tempo il cervello ha bisogno di più zucchero per generare lo stesso livello di benessere.

Questo avviene perché i recettori della dopamina diventano meno sensibili alla presenza di zucchero e così la dipendenza dallo zucchero diventa più forte. Ecco perché risulta estremamente difficile rimuovere lo zucchero dalla dieta.

La buona notizia è,come sapete, che la dipendenza da zucchero può essere sconfitta in 1-2 settimane.

Come? Ne riparleremo, ma nel frattempo riflettiamo

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Meno carboidrati più salute

2021-07-16 09:19:34

L'INFIAMMAZIONE INVISIBILE

Provate a pensare di strofinare ripetutamente con una spazzola rigida la nostra pelle morbida finché non diventa tutta rossa e quasi sanguinante. Pensate di fare questo più volte al giorno, tutti i giorni per cinque anni. Se si potesse sopportare questa dolorosa spazzolatura, si arriverebbe ad avere un’area gonfia, sanguinante e

infetta che si aggrava dopo ogni ripetuto attacco. Questo è un buon modo per visualizzare il processo infiammatorio che potrebbe essere in corso nel vostro corpo in questo momento.

Il processo infiammatorio è lo stesso, indipendentemente da dove avviene, esternamente o internamente.

La parete di un’arteria malata fa pensare proprio a qualcuno che la abbia ripetutamente strofinata con una spazzola. Più volte al giorno, ogni giorno, i cibi che mangiamo creano piccole ferite che si aggiungono a ferite, stimolando l’organismo a rispondere in modo continuo all’infiammazione.

Mentre noi assaporiamo il gusto di un dolce appena cotto, il nostro corpo risponde in modo allarmante, come se un invasore straniero fosse arrivato a dichiarare guerra.

Gli alimenti carichi di zuccheri e carboidrati semplici o elaborati con olii omega-6 per la lunga conservazione, sono ancora il pilastro della dieta da decenni.

Questi alimenti hanno lentamente avvelenato tutti.

Come mai mangiando un semplice dolce l’infiammazione aumenta fino a farti male?

Immaginate di versare dello sciroppo in circolo e di avere una visuale di ciò che avviene all’interno. Quando consumiamo carboidrati semplici come lo zucchero, lo zucchero nel sangue aumenta rapidamente.

In risposta, il pancreas secerne insulina il cui scopo primario è quello di guidare lo zucchero in ogni cellula in cui c’è fabbisogno di glucosio. Se la cellula è piena e non necessita di glucosio, lo zucchero in eccesso viene respinto per evitare di inceppare il meccanismo.

Quando le cellule già sature rifiutano il glucosio extra, lo zucchero nel sangue aumenta, viene prodotta più insulina e il glucosio viene convertito in grasso immagazzinato.

Cosa ha a che fare tutto questo con l’infiammazione? Il livello di glucosio viene controllato in un intervallo molto breve. Le molecole di zucchero in eccesso si uniscono ad una varietà di proteine che a loro volta vanno a colpire la parete del vaso sanguigno. Questo danno ripetuto alla parete del vaso sanguigno scatena l’infiammazione. Quando si supera il livello di zuccheri nel sangue più volte al giorno, ogni giorno, è esattamente come prendere della carta vetrata e strofinarla nei tuoi delicati vasi sanguigni.

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