VegChef diVerso

Parole e poesia per la cucina

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Parole e poesia per la cucina

Ritmo in cucina, tra parole e fornelli.

2020-05-31 07:20:58

Divertimento ritmico in rime alternate e incrociate. Con profumi di cucina, dedizione all'azione, attenzione al non spreco, terra che c'è e che ci sarà, piante che verdi crescono, piatti armonici, stelle in formazione ed altre amenità.

E nell’Azione ritmizzare il mondo

 

E nell’Azione ritmizzare il mondo.

Farsi coraggio e vivere l’Essenza

che si sostanzia in terra, dove affondo

IO oltre l’Essere dei sensi. Presenza.

 

Così nell’energica confusa bara-onda

l’onda del ritmo che manifesta luce

illumina la bara dove in nuce

giace la Vita, che sarà feconda.

 

Il male e il bene nel ritmo della Danza!

Saranno terra e pianta nel Creato

fino a che il mondo intero sia formato.

E si uscirà noi, Stelle, dalla stanza.

Cari amici,

ecco a voi il nuovo articolo di VegChef diVerso!

VegChef diVerso, sì

Che nasce con questo nome perché vuole proporsi con una capacità “di Verso”, di creare suono armonico, attraverso la parola e la cucina. Di creare suggestioni che possano essere condivise, che si riverberino in chi legge come un’onda in uno stagno, una volta gettato un oggetto, come un pensiero o un concetto che provo io così a gettare.

Nulla di particolarmente astruso né diverso da quel che ciascuno di noi fa!

Ciascuno è poeta, come afferma il mio amico Menestrello, ciascuno è un sasso nello stagno delle sue relazioni. Consapevoli di questo cerchiamo, ognuno di noi, di offrire la “lanterna sopra al lucerniere” che siamo, i nostri talenti. 

Ciascuno qualcosa ha da offrire, io vi regalo queste parole e questo cibo, perché mi ci ritrovo e, se saranno apprezzate, ne sarò felice perché avrò capito che erano parole e cibo giusto. Tutto qui.

Oggi vorrei condividere con voi dei versi, visto che ultimamente condivido più che altro pensieri.

Magari il pensiero a cui sono collegati sarà oggetto del prossimo articolo: qui dirò solo dei versi e qualche suggestione in cucina.

I versi che trovate scritti sopra sono un “divertimento ritmico” in rima alternata e incrociata.

Sono direttamente ispirati ad alcune letture a cui mi dedico al mattino.

E' importante ritmizzare la nostra giornata! Una parte per noi, la nostra crescita personale, una parte per la comunità, le relazioni, una parte per la Legge, quello che va fatto nel giorno. Buddha, Sangha, Dharma, se volete. La tripartizione si trova ovunque.

Ma andiamo avanti.

La poesia in ritmo e rima che vedete sopra ha a che vedere con l’AZIONE. Già ho condiviso un articolo al riguardo, che trovate qui:

 

L’azione trasforma il mondo. L’azione dell’uomo, che cucina.

Cucina dal latino colere (coltivare), stessa radice di cultura.

L’avevo già scritto, credo, altrove.

Non è a caso che Claude Levi-Strauss abbia messo al suo più noto libro il titolo de “Il crudo e il cotto”.

La civiltà nasce in cucina, l’uomo diversamente dall’animale si prepara il cibo cucinando. L’animale, mangia.

Noi nell’azione siamo ritmo, diamo ritmo al mondo.

Cucinando ritmizziamo, inseriamo azione e poensiero nelle cose, prendiamo, togliamo, aggiungiamo, lasciamo. Ritmo.

Nell’azionare il coltello sul tagliere, ta ta ta ta ta.

Nel mescolare l’impasto che si deve unire.

Nel girare il cucchiaio di legno dentro alla zuppa sul fuoco, che non si attacchi.

E in tutta la preparazione, diamo ritmo.

Anche una poesia

E' TUTTO RITMO

Il significato arriva poi, ma prima è il ritmo, che ti vibra nelle ossa, che ti entra la pelle, che ci dice di uscire, che ci ordina di entrare.

TUTTO, RITMO.

Dietro questo ritmo, noi, a gestire la regia.

E' in una bara-onda, nel mondo confuso, che la nostra azione agisce, creando “ordine”.

Le parole, che magia! Baraonda è formato da bara, che richiama morte, e onda, che è l'espressione della vita e della luce. Ritmo. Bellissimo!

Ordine, magari generando un piatto, buono.

Buono perché figlio della vita e dell'ordine. Pensato!

Organizzato, fuori dall’entropia.

Vita organica, che agisce sull'inorganico e sulla materia.

La poesia ha anche a che vedere con il NON –SPRECO.

Tutto, anche lo scarto, diventa il “nuovo mondo”. In un continuo rimacinare e cucinare che un giorno (spero vi piacerà l’immagine), tra secoli, millenni, ere ed eoni, potrebbe vedere tutto trasformato, tutto cucinato, tutto considerato.

Nulla gettato, come lo scarto che noi produciamo genera infine terra, necessaria per nuova vita.

Così, un’umanità formichina che, nonostante le molte, moltissime storture che vediamo ogni giorno, ritmizzandosi, rimacinandosi, sarà capace di trasformare le molte pietre di scarto in pietre angolari.

Tutto considerato.

Con-sidere, con formazione di stelle, siderale.

Le parole... che magia!!

Nella poesia ci sono altre suggestioni. Se avrete piacere di parlarne tra i commenti, ne sarò più che felice.

Anzi, chiederò al mio amico Menestrello, che da un po’ non scrive, di condividerla.

Vi lascio quindi con solo qualche piccolo indizio e qualche frase.

Magari, nei prossimi articoli, cercherò di approfondire un po’.

Voi, scrivetemi! Commentate se vi fa piacere! 🙂

Grazie, sempre, del Vostro Gusto!

VegChef diVerso

PS le foto, che sono molto belle. Quella di copertina è della mia amica Maria Conte, fotografa e regista, quelle nel corpo dell'articolo mie o di mia moglie Alessia, che è appassionata di immagini e di fotografia.