Il farmaco è il sintomo
I genitori vogliono il tuo dolore
Per una vita scappi dal genitore credendo di crescere migliore e più forte, scappi dai suoi sguardi severi e dalle sue grida, scappi dal suo bisogno di vederti perfetto.
Ed ad un certo punto ti volti per un attimo a guardare indietro, e lo vedi: lo sguardo di approvazione del genitore per quel tuo momento di gioia.
Ed allora comprendi come sia sempre stato così.
Ed in quel momento capisci che hai sempre vissuto in una realtà parallela, dove il genitore era quello da combattere, da odiare, da non considerare; mentre lui, a suo modo, cercava di indicarti un cammino di non sofferenza.
Anche in natura è cosi, gli altri membri del branco insegnano ai cuccioli, con il loro comportamento, come relazionarsi con l'ambiente.
Avete mai visto un topo che insegna ad un altro topo come farsi mangiare dal predatore?
I nostri genitori fanno la stessa cosa: ci indicano il giusto comportamento per non soffrire, ma è la loro visione, il loro bagaglio esperenziale, noi come figli vorremmo semplicemente sperimentare a nostre spese.
E con questo desiderio a volte finiamo per odiare le nostre stesse radici.
Il mio lavoro mi permette di farti accettare le tue radici, di liberarti da questo bisogno di fuga, e mostrarti come tu sia già libero di essere.
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