✳️Romana Prostamo✳️

Founder Senior

L'impotenza appresa.

2019-06-24 17:02:54

Quanti desideri, quanti sogni, quante speranze disattese. E noi? Alla fine ci siamo arresi di fronte all'inevitabile. Siamo sicuri che sia inevitabile?

Non ce la faccio, non sono in grado, non me lo merito, è impossibile, si vede che non è destino.


Quante volte ci siamo ripetuti queste frasi nella testa? Almeno un miliardo di volte! 


Sto esagerando secondo voi? 


Facciamo due conti: tra le situazioni in cui siamo immersi 24 ore su 24, i momenti della vita dove non siamo riusciti a realizzare un desiderio o una necessità, a cambiare lo stato delle cose oppure a dare per scontato che non esistono  soluzioni e i rimuginii mentali.



In psicologia questa "Resa" ha un nome specifico si chiama "Impotenza appresa"

.






I condizionamenti e i giudizi a priori definiscono la convinzione di essere impotenti davanti alle situazioni.



Lo psicologo Martin Seligman coniò il termine "Impotenza appresa"



Osservazioni e sperimentazioni:


Le prime osservazioni per comprendere questo costrutto cognitivo-comportamentale sono state fatte sugli animali (ovviamente), più precisamente sui cani.


Ve lo racconto perchè è molto significativo.

I cani hanno imparato che non potevano scappare dalla gabbia.
Come?


Seguitemi con attenzione, c'è un grande insegnamento sotteso a questo esperimento.

Cosa hanno fatto gli sperimentatori?
hanno messo 3 gruppi di cani dentro a delle gabbie.


  • Il primo gruppo nel cercare di uscire dalla gabbia prendeva una scossa elettrica che però poteva evitare schiacciando una leva e uscire indenne dalla gabbia


  • Il secondo gruppo di cani, e qui lo dico con tristezza, nel tentare di uscire dalla gabbia, prendeva la scossa, ma, lo sportello di uscita era stato bloccato, per cui i loro sforzi risultavano vani.


  • Il terzo era il "gruppo di controllo", in quella gabbia i cani non subivano la scossa elettrica.


Sucessivamente tutti i cani vengono spostati in un altro box in cui erano soggetti a scosse elettriche.



Risultato?


I cani che avano appreso a controllare le scosse con il pedale e i cani del "gruppo di controllo" (che non hanno subito scosse) sono riusciti a scappare.


Gli altri, quelli che pur tentando di liberarsi continuavano a prendere scosse senza riuscire nel loro intento,  si sono arresi malgrado la porta del box fosse aperta e potessero facilmente fuggire

Cosa ci insegna questo esperimento?


 Che aver provato e riprovato a venir fuori da una situazione negativa, difficoltosa, dolorosa, senza esserci riusciti, ci spinge ad ARRENDERCI, a quello che noi consideriamo INEVITABILE.


Prolungati e infruttuosi tentativi di risolvere uno stato di disagio svuotano la persona di fiducia in se stessi, sviluppa un senso di impotenza, viene minata la resistenza a persistere nel tentativo di cercare una risoluzione.


E osservare altre persone che vivono lo stesso insuccesso rafforza lo stato di "Impotenza vicaria" , nel senso che rafforza l'idea che tanto è inutile tentare in quanto lo stato delle cose non cambierà.



Per cui si tende a dare merito dei successi a fattori esterni e peraltro instabili, come per esempio:

  1. l'aiuto di un amico
  2. la situazione si è risolta da sè (fortuna)
  3. la gentilezza di un estraneo ( per cui non è mio il merito)


.......e gli insuccessi a fattori interni e stabili:

  1.  non sono capace
  2. non ne verrò mai fuori
  3. tanto è inutile non riuscirò mai 
  4. si vede che non lo merito
  5. non è destino


Questa percezione della nostra quotidianità ci restituisce la convinzione che qualsiasi cosa possiamo fare, qualsiasi tentativo di risoluzione avrà sempre e inevitabilmente una RISPOSTA INEFFICACE.



 Imparare ad avere più fiducia in se stessi, incrementare le proprie competenze, sviluppare nuovi approcci mentali, imparare a guardare in modo più ampio si può.


Possiamo fare il primo passo e non arrenderci anche se si deve tentare tutta la vita, poi possiamo pensare di farci aiutare a modificare le nostre convinzioni e le nostre costruzioni mentali. 


E' molto utile avere un professionista esterno che ci mette a conoscenza e ci fa toccare con mano differenti modi per approcciarci  alle situazioni difficili e ci aiuta a guardare il mondo con occhi nuovi.


Ci stupiremmo delle nostre capacità sopite, delle nostre incredibili potenzialità inespresse.


La vita ci richiede coraggio e perseveranza, ci mette alla prova, vuol vedere fino in fondo  se davvero vogliamo raggiungere proprio quell'obiettivo.


E NOI.............. FACCIAMOLE VEDERE CHI SIAMO