♦ Sergio Omassi ♦

Life Coach e Formatore

Quanto sono pericolose le persone stupide?

2019-03-22 07:38:46

Ripropongo un mio vecchio articolo, probabilmente ancora attuale, sperando sia utile a tutti...

Lo stupido: se lo conosci, lo eviti

Fin da bambini siamo stati abituati, chi più chi meno, a sentirci chiamare stupidi qualche volta, da amici, da insegnanti vecchio stampo, da genitori, da preti e compagnia bella. Credo inoltre che la maggior parte di noi abbia a sua volta dato questo titolo a qualcuno, magari solo col pensiero.

Prendiamo il primo vocabolario di lingua italiana che abbiamo a portata di click, ad esempio Garzanti, e leggiamo la definizione della parola STUPIDO: tardo nel comprendere, ottuso di mente, poco intelligente.

Chi ha avuto a che fare con uno o più stupidi nella vita, leggendo una definizione del genere potrebbe pensare "Magari!". Sì, perché lo stupido non è solamente tardo nel comprendere, ottuso di mente e poco intelligente.

Lo stupido fa danni.

Facciamo un po' di chiarezza su questo ruolo - che spessissimo è una professione portata avanti con maestria e ostinazione da alcuni specialisti - chiedendo aiuto a un esperto della stupidità umana, il Dott. Carlo M. Cipolla.

Lo storico italiano, infatti, probabilmente incuriosito dagli stupidi che da sempre si annidano in quasi ogni ambiente, ha cercato di approfondire scientificamente l'argomento, quantomeno per avere una sorta di paradigma grazie al quale riconoscerli in tempo. Ed evitarli se possibile.

Innanzitutto è bene ricordare che anche le persone intelligenti possono comportarsi stupidamente in certe occasioni, come è vero che uno stupido può avere un lampo di genio. Perfino Forrest Gump, il personaggio "idiota" del film interpretato da un sublime Tom Hanks, ripeteva spesso una frase della mamma dimostrando di aver capito che si può anche essere intelligenti ma comportarsi da cretini: "stupido è chi lo stupido fa." Ciò non toglie che esista "lo stupido specializzato", una sorta di Primario, Professore fedele alla causa, che nel suo reparto aiuta anche gli altri ad essere stupidi.

È più corretto, tuttavia, parlare di COMPORTAMENTI piuttosto che di persone, a mio parere.

Nel libro Le leggi fondamentali della stupidità umana (1976), che nel 1988 fu finalmente stampato anche per il grande pubblico (prima di allora l'autore lo stampò in tirature limitate destinate ad amici e conoscenti), il Dott. Cipolla formulò per primo la teoria sulla stupidità destinata a diventare famosa negli ambienti, come quello psicologico, in cui si studiano i comportamenti umani, forse meno famosa, invece, a livello globale. Sono convinto che, spesso, molti non sappiano riconoscere uno stupido (o un comportamento stupido), e ne diventino vittime.

Lo considero uno studio molto divertente, quindi te lo racconto, sintetizzando parecchio.

Nel diagramma qui sopra, c’è la sintesi della teoria di Cipolla: quattro quadranti, formati da un'ascissa (BENE PER GLI ALTRI / MALE PER GLI ALTRI) e da un'ordinata (BENE PER SÉ / MALE PER SÉ), corrispondono alle tipologie di individuo/comportamento.

Secondo Cipolla, le persone con comportamenti intelligenti (quadrante verde) sono quelle che ottengono i massimi vantaggi per se stesse ed eguali vantaggi per gli altri, in una splendida ottica di gioco a somma diversa da zero. Sembra che, in questo quadrante, ci sia un buon numero di individui, ma pochi raggiungono l’apice dell’intelligenza gruppale.

All’opposto (quadrante rosso), si posizionano gli individui con comportamenti stupidi e gli stupidi patentati.

La massima espressione della stupidità si raggiunge generando un danno per se stessi e un danno per gli altri.

Lo stupido non genera mai del bene: può causare solo più o meno danni.

Ognuno degli altri due quadranti, l’azzurro e l’arancione, presenta delle zone “osmotiche”.

Lo sprovveduto-intelligente (S.I.) è colui che genera il bene per gli altri, causando danno a se stesso, ma è il vicino di casa dello sprovveduto-stupido (S.S.), il quale, oltre all’atto di masochismo spesso inconsapevole, crea noie o dolori per gli altri (famiglia, gruppo, team, squadra, ecc).

Dall’altra parte, incontriamo banditi-intelligenti (B.I.), quelli che pensano per sé ma cercano di arrecare il minor danno possibile agli altri, e banditi-stupidi, ovvero coloro che raggiungono un bene per se stessi, con conseguenze negative sugli altri, anche gravi.

Per concludere, torniamo agli stupidi e diamo un’occhiata alle leggi di Cipolla:

  1. Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero degli individui stupidi in circolazione.
  2. La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona, spesso ha l'aspetto innocuo/ingenuo e ciò fa abbassare la guardia.
  3. Una persona stupida è chi causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
  4. Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide.
  5. La persona stupida è il tipo di persona più pericolosa che esista.

Corollario alla legge 5: Una persona stupida è più pericolosa di un bandito.


Sembra tutto molto semplice, una volta prese in mano le regole. A complicare le cose è il fatto che esiste qualche intelligente travestito da stupido, e... un esercito di stupidi travestiti da intelligenti. Esistono banditi travestiti da sprovveduti e viceversa. Forse la cosa migliore sarebbe che ognuno di noi sapesse farsi un'autoanalisi quando agisce, domandandosi per esempio: "Questa azione giova a me e in qualche modo al sistema?" Dubito, però, che uno veramente stupido sappia darsi una risposta sensata.

Ricordandoti di scappare sempre davanti a uno stupido, ti lascio con un adagio di Oscar Wilde:

Mai discutere con un idiota,
ti trascina al suo livello
e ti batte con l'esperienza.