♦ Sergio Omassi ♦

Life Coach e Formatore

Cosa è reale e cosa è soggettivo?

2019-04-09 05:54:22

Secondo il modello Pragmatico della Comunicazione esistono due tipi di realtà. Vediamole insieme.

Quante realtà esistono?

Realtà di primo ordine


Poniamo il caso che tu sia amante di un certo tipo di biscotti, che ne vai letteralmente pazzo, e che ogni sera ne mangi alcuni dopo cena, leggendo un libro sulla tua poltrona preferita. Ogni lunedì vai al supermercato e ne compri una confezione, che poi travasi in un contenitore di vetro: è la tua scorta fino a domenica sera.
Un martedì, però, ritorni a casa aspettandoti di trovare il vaso ancora piuttosto pieno e scopri che tuo figlio ne ha fatto fuori la metà con alcuni amici che sono venuti a studiare con lui nel pomeriggio.

La realtà di primo ordine è quella oggettiva: il vasetto di biscotti non è più colmo.


Realtà di secondo ordine


Questa è la tua personale realtà, non è oggettiva ma soggettiva: va oltre il dato della quantità di biscotti rimasti nel vasetto, si complica, nel bene o nel male, e possono accadere due cose.

  1. Ci resti male, pensando che tuo figlio non ha considerato che quelli sono i tuoi biscotti preferiti, tendi a vedere il vuoto, focalizzi la tua attenzione sulla mancanza della metà dei biscotti ed entri in una serie di pensieri bui, sentendoti quasi tradito.
  2. Ti rendi conto che tuo figlio si è ricordato di lasciartene un po' e te lo vedi, mentalmente, mentre chiede agli amici di non mangiarli tutti. Sorridi. In questo caso focalizzi l'attenzione su ciò che è rimasto, non sulla mancanza: vedi il pieno, non il vuoto e i tuoi pensieri sono di tutt'altro respiro rispetto al punto 1.


Finché si tratta di biscotti... i problemi sono circoscritti.

Seppure sia un banalissimo esempio, può essere utile per capire che questa dicotomia tra realtà potenzialmente differenti avviene solamente nell'ambito del secondo ordine.


Sia nella prima che nella seconda reazione emotiva, il numero dei biscotti (realtà di primo ordine) rimane identico, a prescindere dagli arabeschi mentali ai quali si può aprire la tua lettura (realtà di secondo ordine).

Il vero problema avviene quando la nostra realtà di secondo ordine viene minata in maniera reiterata dalle letture negative sui comportamenti degli altri o sugli accadimenti della vita.


Tutti noi abbiamo specifici pattern che costituiscono una mappa mentale, su cui costruiamo la nostra personale realtà, che dipendono dalle esperienze, dai turbamenti e dalla qualità delle relazioni che abbiamo intessuto nella vita, dapprima con i nostri genitori, poi con tutte le persone che frequentiamo e con le quali condividiamo esperienze.

Ma a questo punto ti chiedo:

quale dei due approcci in secondo ordine, a tuo parere, ti farà costruire relazioni felici?

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Se vuoi approfondire l'argomento, ecco un testo molto istruttivo: L'arte del cambiamento | Giorgio Nardone e Paul Watzlawick