Sebastian Canevari

Top Founder Executive

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Il Cavolo Romano e la successione di Fibonacci

2019-01-29 18:53:43

Buonasera amici di Cam.tv ! Neve,freddo e gelo non fermano il nostro orto sinergico, anche oggi abbiamo raccolto la cena !!! Detto anche Broccolo Romanesco è un ortaggio resistente al freddo questa varietà a ciclo tardivo ci darà frutti fino a fine inverno. Il broccolo è un frattale: ossia quello che in geometria si definisce un oggetto dotato di omotetia interna: la sua forma globale si ripete allo stesso modo su scale diverse. Ogni singola rosetta (piccola cima) del broccolo romanesco, in altre parole, ha la forma di un piccolo broccolo. Ma quello che è più stupefacente è che il numero di rosette che compongono il broccolo romanesco è sempre un numero di Fibonacci. Ossia una cifra che fa parte dell’omonima successione, in cui ciascun numero è la somma dei due precedenti. Eccola, la successione di Fibonacci: 0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144… e così via. Ma come è possibile che i broccoli romaneschi imitino una successione numerica? Non è facile da spiegare, ma ci proviamo: la rappresentazione grafica della successione di Fibonacci è infatti una spirale (detta appunto spirale di Fibonacci), riscontrabile anche nelle conchiglie, nei girasoli, nell’ananas, nel numero di petali di numerosi fiori, nella disposizione delle foglie sui rami. Ebbene, dal centro del broccolo romanesco partono tante spirali di Fibonacci (quante? Un numero di Fibonacci, ovviamente), attorno alle quali sorgono le piccole cime. Il loro numero è quindi un numero di Fibonacci. E lo stesso vale per le cime più piccole, alle quali a loro volta partono tante spirali. Ovviamente questo non si ripete all’infinito, perché il broccolo non è un’entità (frattale) ideale, ma vera, buona e concreta. Ma il fascino di questo ortaggio resta intatto, così come il seguire con lo sguardo quelle spirali, quasi una porta verso la perfezione. Anche perché, nessuno ha mai capito il motivo per cui la natura segua questa disposizione: probabilmente per massimizzare l’esposizione ai raggi solari, ma come spiegare allora il ripetersi della successione di Fibonacci nella chimica, nell’economia, nell’elettrotecnica, e perfino nell’arte e nella musica?

Sebastian Canevari

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ORO ROSSO - La salsa di pomodoro, un'antica tradizione familiare

2018-09-04 09:57:04

Questo è il tipico periodo dell’anno durante il quale si prepara la salsa di pomodoro per riempire le dispense, in vista del lungo inverno. Una tradizione che unisce, da generazioni, le famiglie italiane. Abbiamo la fortuna di avere un grande orto biologico e da quest'anno abbiamo deciso di rispolverare questa tradizione che sta andando persa e abbiamo colto l'occasione per riunire le nostre famiglie che felici hanno ben accettato di aiutarci . L'obbiettivo era quella di avere salsa di pomodoro per tutti i mesi freddi , abbiamo lavorato tutta l'estate ogni week-end per avere una buona produzione di diverse qualità di pomodori tra cui San Marzano, Costoluti Fiorentini, Cuore di Bue, Perini, Ciliegini e molti altri. La preparazione è piuttosto semplice, si devono lavare i pomodori con cura, magari utilizzando anche qualche cucchiaio di bicarbonato. Farli bollire fino a quando la buccia non inizierà a raggrinzirsi. A questo punto bisogna passarli al passaverdure. È importante utilizzare barattoli a chiusura ermetica ben puliti ed asciutti per ottenere un’ottima conservazione. Per sterilizzare i barattoli bisogna farli bollire in un pentolone pieno d’acqua per almeno 30 minuti poi si lasciano raffreddare fino a quando si riescono di nuovo a maneggiare. A questo punto si versa la salsa nei barattoli senza riempirli troppo e si mettono i vasetti capovolti in una pentola piena d’acqua, facendoli bollire altri 30 minuti si creerà il sottovuoto. Quest’ultimo è un passaggio fondamentale per garantire la lunga conservazione della salsa. Al termine si dovranno riporre in un luogo fresco e asciutto e porteranno un po’ sapori estivi nel vostro inverno. Abbiamo fatto diverse varianti di salsa provando a mischiare le diverse qualità di pomodori oppure aggiungendo al sugo le cipolle, il basilico e altre aromatiche e ovviamente non mancano salse piccanti coi nostri peperoncini . Di questi tempi la vera innovazione è tornare alle origini .

Sebastian Canevari

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Macerato di Ortica

2018-06-26 12:20:40

Questo macerato ha molteplici funzioni, grazie all’elevato contenuto di acido salicilico e acido formico, l’ortica è un ingrediente perfetto per la preparazione di un ottimo antiparassitario naturale fai da te da utilizzare per la cura dell’orto: il macerato di ortica. Senza contare che il suo contenuto di azoto, ferro, sali minerali e vitamine, stimola la naturale crescita delle piante, quindi è anche un fertilizzante. Preparazione : Innanzitutto, prima di raccogliere l’ortica ricordate che si tratta di una pianta urticante, pertanto munitevi di guanti da giardino e non strofinatevela addosso sulla pelle ! Prendete il solito contenitore, io uso sempre quelli di plastica perché li ho a disposizione ma qualsiasi contenitore può andar bene quindi prendete un chilo circa di piante di ortica tagliate alla base (le radici non servono al macerato), da lasciar macerare in 10 litri di acqua. Il tempo di infusione va dai 3 ai 7 giorni dopo di che il composto va filtrato ed è pronto da usare, irrorandolo sulle piante. Attenzione perché il macerato di ortica è molto maleodorante quindi tenetelo lontano dai luoghi di passaggio e sopratutto lontano dai vicini di casa e di orto.

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